L'intervista a Michel Morganella
mercoledì 22 settembre 2010 - 07:35
di Alberto Battimo
La nostra intervista settimanale vede come protagonista il giocatore svizzero Michel Morganella. La sua qualità di attaccare, partendo dal ruolo di terzino, fa sì che rappresenti uno dei pochi giocatori capaci sia di difendere che di dare una mano agli attaccanti offrendo numerosi assist. Un giocatore prezioso e completo.
Hai iniziato la tua carriera calcistica con il ruolo di attaccante. Pian piano hai sempre più arretrato la tua posizione in campo fino ad occupare il ruolo attuale di laterale destro di difesa e, quando serve, anche di centrocampo: come nasce questo cambiamento ? Pensi di aver raggiunto il tuo ruolo ideale ? " La mia carriera è partita proprio giocando come attaccante. A decidere questa mia posizione fu il direttore sportivo del Basilea che mi aveva acquistato per occupare il ruolo di centravanti. Ho ricoperto questo ruolo quando giocavo nell’Under 16 e nell’Under 18. Gli attaccanti però erano troppi e la mie qualità erano soprattutto la velocità e la resistenza fisica e mi hanno inserito sulla fascia nel ruolo di centrocampista. Alla fine l’allenatore della prima squadra del Basilea mi ha portato con lui facendomi occupare il ruolo di terzino destro che occupo tuttora: ecco perché spesso mi vedete in attacco o comunque spingere tante volte. Fin da piccolo mi è sempre piaciuto fare l’attaccante, ma da quando sono terzino accetto il mio ruolo e più gioco in questa posizione e più mi piace. All'inizio pensai: “Ma che ci faccio terzino ?” Poi ora sono convinto, possono passare anche anni, ma il ruolo di Morganella sarà il terzino ".
Secondo te quali sono gli aspetti positivi dimostrati anche a Torino, in inferiorità numerica, dai quali ripartirete per cercare il bottino pieno già sabato col Livorno ? " Come in tutte le altre gare disputate di positivo c’è l’unità del gruppo e giochiamo sempre per il bene della squadra e mai per noi stessi. Sottolineerei ancor di più il concetto di squadra che abbiamo anche quando le cose vanno male durante una partita: penso al match contro il Torino dove, in 11 contro 9, abbiamo quasi pareggiato ".
Sei uno dei giocatori che ha da poco cominciato il suo cammino con la maglia Azzurra: con chi hai legato o chi ti ha aiutato di più a inserirti ? " Io sto bene con tutti ma, parlando come lingua base il francese, dialogavo inizialmente soprattutto con Guillaume Gigliotti e Jean Christophe Coubronne. Poi, da quando sono arrivato, tutti mi hanno aiutato, a partire dal capitano e da Rijat Shala, svizzero anche lui. Mi sono sentito subito parte del gruppo ".
Quali sono le tue prime impressioni nel disputare le partite su un campo sintetico rispetto a quello in erba naturale ? " In Svizzera sono già due stagioni che esiste il sintetico e quindi avevo già provato in passato questo tipo di campo. E’ positivo avere un campo sintetico perché è molto morbido rispetto ad un campo naturale e permette quindi più facilità di gioco. Può cambiare qualcosa a livello tecnico: se sbagli su un campo sintetico non si può dare di certo colpa al terreno di gioco, mentre in erba ci possono essere zone del campo irregolari che portano un giocatore a sbagliare ".
Sei un ragazzo giovane e hai già avuto la possibilità di visitare molte città: come ti trovi a Novara ? " Benissimo !! E’ una città piccola ma molto carina. Prima di arrivare a Novara mi ero informato sia sulla squadra che sulla città e devo dire che ho trovato parole positive su tutto. Messo a piede a Novara posso confermare queste parole: che dire… sto veramente bene ! ".
Cosa ne pensi del campionato di Serie B ? Per te ci saranno delle sorprese o alla fine ritieni che le squadre favorite alla lunga vengano fuori ? " Sulla carta le squadre favorite sono le solite: Livorno, Siena, Atalanta e Torino che hanno dei giocatori importanti. Come tutti i campionati di scritto non c’è nulla: non si può mai sapere cosa succederà. Non escludo che questo campionato riservi delle sorprese e venga promossa in serie A una squadra che inizialmente non partiva come possibile favorita. Un conto è sulla carta, ma le partite si devono giocare, sembra una banalità ma è così ".
Lascia un messaggio ai tifosi. " I tifosi sono stupendi. Già in Coppa Italia erano venuti in tanti, ma vorrei sottolineare una particolarità di loro: anche se subiamo una rete, o comunque nei momenti della partita dove magari soffriamo un po’, i nostri sostenitori sono sempre dietro di noi e ci incitano sempre. Per la squadra è molto importante questo appoggio, ci aiutano molto e l’unico consiglio che vi posso dare è quello di continuare così e noi faremo il possibile per rendervi contenti ".
Grazie a Michel Morganella per la disponibilità nel concederci questa intervista. Un ringraziamento anche all'Ufficio Stampa del Novara Calcio per la concessione rilasciataci nella stessa. Alberto Battimo |