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mercoledì 24 novembre 2010 - 15:19
di Luca Armilli

Giunge per i tifosi azzurri una delle trasferte più belle ed interessanti di tutta la stagione agonistica, sia per la bellezza cittadina e la valenza storica che la stessa rappresenta, sia per l’importante posta in palio a disposizione dei nostri ragazzi. Tutti a Siena per sostenere gli azzurri in questo momento delicato !

La squadra: Fondata nel lontano 1904, dopo pochi anni acquisisce una denominazione ricordata ancora oggi, quella di società sportiva “Robur”. Il nome è alquanto insolito ma venne scelto per distinguere il Siena Calcio dalle altre squadre cittadine, quale la “Virtus” e la “Mens Sana”, entrambe legate al panorama di basket. Il nome “Società Calcio Siena” comparirà soltanto nel 1933.
Dopo un debutto in serie B durato un solo anno nella stagione 1935 (subito retrocessi), i bianconeri dovranno attenderne altri due prima di un'ulteriore risalita nella categoria, dove rimarranno fino alla stagione 1946/47, annata contraddistinta da un'ennesima retrocessione.
La squadra toscana troverà una propria stabilità, alternandosi fra la serie C a qualche comparsa fra i dilettanti, senza mai sfondare nel calcio che conta.
Arriviamo finalmente all’annata 1999/00 dove il Siena, battendo per 2-0 il San Donà e classificandosi al primo posto al termine della stagione, riabbraccia la serie B dopo ben 55 anni. I successivi due campionati non risulteranno entusiasmanti, fino al campionato 2002/03, nel quale il Siena con una serie di prestazioni superlative concluderà al primo posto la stagione, guadagnandosi con diritto l’esordio assoluto nella massima serie.
Il resto è storia recente: nella scorsa stagione (2009/10) i bianconeri subiscono un'amara retrocessione, che riporta la squadra toscana in cadetteria, sebbene con tutte le credenziali necessarie per un pronto riscatto ed un'immediata risalita.

Compito sicuramente non facile, dato che il Siena non è certamente l’unica squadra ambiziosa di questo campionato, dove fin dalle prime giornate si sono messe in risalto numerose rivali, fra cui ovviamente il nostro Novara.


La città: La leggenda narra che Siena sia stata fondata dai figli di Remo, il famoso fratello di Romolo, con il quale fondò la città capitolina. I due sarebbe fuggiti dalla loro città nativa causa la persecuzione dello zio, trovando rifugio in terra toscana. La città infatti presenta diverse statue della lupa che nutre i due gemelli, anche se manca un fondamento storico che dimostri la leggenda. Ritrovamenti invece di necropoli e singole tombe, testimoniano con certezza l’origine etrusca di Siena. Non tanto come formazione urbana ma come una serie di piccoli insediamenti distribuiti sul territorio.
Il centro cittadino è considerato “patrimonio dell’umanità UNESCO” dal 1995; visitato ogni anno da milioni di turisti ha come punto di riferimento la famosa piazza medioevale denominata “del campo”.
Il significato del nome della città non ha una chiara origine. Sempre seguendo la mitologia cittadina si dice possa derivare da “Senio”, il nome di uno dei due fratelli figli di Remo.

Lo stadio: L’Artemio Franchi venne inaugurato nel 1938 con un'amichevole contro gli storici rivali dell'Empoli. Negli anni successivi la struttura è stata sottoposta ad una serie consistente di ristrutturazioni, per aumentare la capienza fino all’attuale di 15.560.
La curva di casa è la “Robur” che può ospitare ben 4.700 spettatori ed è il settore più ampio dello stadio.
Per raggiungere l'“Artemio Franchi” percorrendo l'autostrada A1 è necessario uscire a Firenze Certosa, proseguire sulla superstrada Firenze-Siena ed uscire a “Siena Ovest”, seguendo le indicazioni per il centro. Lo stadio infatti è in posizione centrale, molto vicino alla famosa piazza del “Campo”.


Curiosità: I colori sociali riportati sulla maglia del Siena sono gli stessi dello stemma cittadino e derivano dalla leggenda relativa alla fondazione della città. Lo scudo cittadino è diviso in due parti, la parte superiore bianca e quella inferiore di colore nera. Ci sono due teorie in merito a questo abbinamento cromatico: la prima sostiene che essi simboleggino il fumo emesso da un fuoco, acceso probabilmente in maniera augurale, dai due fratelli all’arrivo sul nuovo territorio. La seconda, più famosa di quella precedente, riconoscerebbe nei colori cittadini il cavallo bianco e nero che avrebbe portato i due romani lontano dal pericoloso zio, nella futura terra senese. Entrambe appaiono molto fantasiose.
L’inno della squadra è una melodia di “stampo antico”; non si hanno notizie certe sulla sua composizione ma sono diversi anni che accompagna i bianconeri nelle loro apparizioni casalinghe. Cogliendo l'occasione, con la quale è giusto sottolineare che ogni città debba essere fiera delle proprie tradizioni, che simboleggiano fedeltà alla squadra che rappresenta e passione della tifoseria stessa, sarebbe davvero molto bello che anche nel nostro caso, ad accompagnare i giocatori azzurri al “Silvio Piola”, tornasse a suonare il nostro vecchio ma glorioso “Va Novara va”: un inno nel quale molti tifosi azzurri si rispecchiano.


Piatti tipici: Lungo la via “Franchigena” si possono trovare diverse osterie dove poter assaporare i tipici piatti cittadini. Molto famosi i “Pici”, grossi spaghetti fatti a mano conditi con diversi sughi. A Siena si predilige condirli con pomodoro e tantissimo aglio, il sugo infatti viene chiamato “all’aglione”. La ribollita invece è una zuppa di verdure e fagioli servita su bruschette: viene chiamata così perché il suo sapore migliora in proporzione al numero di volte che la stessa viene riscaldata.
Un ottimo “secondo” è rappresentato dall’arista di maiale, che consiste in carne tagliata a fette insaporita con rosmarino e salvia, oppure, una classica tagliata di manzo che in Toscana non delude mai.
Il chianti è il vino locale che rappresenta la città in Italia e all’estero. Altro ottimo vino è il “Nobile di Montepulciano”, ottimo per accompagnare piatti di carne.


La tifoseria: Il gruppo portante della curva toscana sono gli “Ultras Fighters Siena 1979”. Il gruppo non aveva un solo capo ma diverse figure di spicco, che senza alcuna responsabilità ufficiale provarono ad animare il tifo bianconero. Come in tutte le altre città d'Italia, l'organizzazione iniziale della curva presentò numerose difficoltà, in primis la mancanza di fondi. Ma i senesi non si persero d'animo e per non far mancare il colore (ed il calore) nel proprio settore, trovarono uno stratagemma: il giorno prima della gara, facendo “tappa” nel magazzino delle ferrovie,  riuscivano ad impossessarsi di torce e fumogeni da riutilizzare la domenica. Nel '84 venne creato un nuovo ed imponente striscione, che venne issato al centro della curva, simile al precedente ma con un diverso carattere di scrittura. Le lettere, infatti, erano composte da una serie di ossa e lo striscione misurava ben 17 metri. Un altro gruppo storico è quello dei “Rubon Alcool”. Nato nel 1997 da un distaccamento degli “Ultras Fighters” si contraddistingue subito per un diverso approccio alla visione delle partite: goliardici e legatissimi alle tradizioni della propria città. I “senatori” del tifo senese sono invece i “Fedelissimi”. Nati negli anni '70 occupano la parte centrale della gradinata.

Dalla stagione 2006/07 in curva appare un nuovo striscione, lungo ben 60 metri, esposto nella parte centrale della curva, che rappresenta un gruppo di tifosi più moderato “Ghibellini Robur 1904”. Il nome racchiude in sé l’anima dei senesi: la fierezza di essere ghibellini e l’amore verso la Robur 1904.

E' corretto ad ogni modo sottolineare che vi sono numerosi altri striscioni e stemmi, dalle tradizioni meno radicate, che svettano all'Artemio Franchi nel corso dell'attuale stagione. Storico il gemellaggio con i Pistoiesi, anche se non si hanno notizie certe se lo stesso sia ancora attualmente in vigore. Le rivalità più accese sono invece con le vicine toscane Empoli, Grosseto, Arezzo e Fiorentina. Qualche dissapore anche con i cosentini, per un episodio avvenuto in passato: nel 2003, durante una trasferta in terra calabrese, i senesi rubarono uno striscione alla tifoseria di casa. Nel 2009 si ritrovarono per un'amichevole che restò tale solo sulla carta, riconfermando infatti la forte rivalità tra le due curve.

Luca Armilli

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