4 chiacchiere con... Mario Tacca
lunedì 03 gennaio 2011 - 16:06
di Massimo Corsano
Mario Tacca (nella foto a destra, assieme a Corsano) nasce a Novara il 7 febbraio 1967. Inizia a giocare con gli Esordienti del Novara nel 1975; il suo esordio in prima squadra risale al 1983 nella partita di Coppa Italia contro il Casale, vinta dagli azzurri per 1-0. Tacca resterà in maglia azzurra fino al 1990 totalizzando ben 260 presenze e 7 reti. Tra il '90 e il '94 approderà poi al Legnano disputando tre campionati in C2 ed uno in serie D, a seguire nella stagione 1994/95 giocherà con la Biellese in serie D, per poi passare al Magenta (Eccellenza), Vignale, Caltignaga e Cameri (queste ultime tutte in Promozione), fino all'Olimpia (1a categoria). Terminerà la sua carriera nel Bellinzago (2a categoria) dove si fermerà dal 2002 al 2005. Nella stagione 2009/10 inizia la sua avventura di allenatore al fianco di Camillo Bugnolo con gli allievi della Sparta, mentre attualmente è allenatore dei Giovanissimi regionali '96 a Magenta (scuola calcio Milan). Difensore destro, sempre leale e corretto con gli avversari, ha saputo farsi rispettare in campo ed ha giocato per dieci stagioni nel calcio professionistico.
Per Mario Tacca un debutto assoluto in maglia azzurra, che parte addirittura dagli Esordienti. “All'inizio ho incontrato parecchie difficoltà, tutti volevano mettersi in mostra, poi dai Giovanissimi fino alla Berretti sono riuscito a conquistarmi un posto da titolare. Ho avuto la fortuna di partecipare ad un ritiro con la prima squadra, nella quale ho iniziato a giocare qualche minuto nel 1983; poi negli anni successivi sono partito quasi sempre titolare. Sono stato molto aiutato da gente come Balacich, Scienza e Matteo Paladin, che da difensore mi ha insegnato molte cose”.
Curioso destino quello di Tacca: da giocatore nel settore “Giovanissimi” ad allenatore degli stessi. “Quando giocavo il mio pensiero era quello di andare agli allenamenti e di giocare il meglio possibile; da allenatore oltre a dare un'impostazione tattica alla squadra, bisogna riuscire a capire i ragazzi per ottenere il massimo rendimento da parte loro. Penso che grazie al mio passato calcistico abbia incontrato meno difficoltà rispetto a chi non ha mai giocato a pallone”.
Da qualche anno si fanno diverse riflessioni sul settore giovanile italiano. “Ci sono due tipi di valutazione da fare, la prima è che non diamo la giusta importanza al giovane che viene portato in prima squadra, si veda ad esempio Giovinco che poteva essere sfruttato meglio nella Juventus ed invece, per far vedere le sue doti, è dovuto andare via; la seconda è che bisognerebbe ridurre il numero di giocatori stranieri nelle prime squadre... non me ne vogliano i tifosi nerazzurri ma il riferimento all'Inter non è casuale... un grave errore a mio avviso è stato anche quello di cedere un talento come Balotelli ad una squadra inglese”.
Tornando al Novara, in tante stagioni vi sarà stata sicuramente una che Mario Tacca ricorda con più soddisfazione. “Quella del quarto anno nella stagione 1986/87, abbiamo fatto una cavalcata lunghissima insieme a Torres e Derthona, purtroppo la sconfitta in casa per 1-0 contro quest'ultima finì per compromettere la nostra promozione in C1. Ancora oggi, a distanza di anni, mi brucia molto perché avevamo tutte le credenziali per meritare il salto di categoria”.
Fra tanti momenti felici, a volte ci si dimentica di quelli particolarmente difficili. Il più significativo in questo senso. “Lo spareggio salvezza a Modena perso 3-1 col Pontedera nel 1990... decisi a malincuore, essendo nato e cresciuto nel Novara, di andare a giocare a Legnano in C2 per rimanere tra i professionisti, il Novara fu poi ripescato e oggi in tutta onestà qualche rammarico lo conservo”.
Ma qual è il giocatore del Novara di oggi che somiglia di più a Tacca ? “Credo Andrea Lisuzzo, anche se il mio esempio sia come uomo che in veste di giocatore è stato il grande Pietro Vierchowod”.
Le aspettative dei tifosi sono cresciute in questi anni e appaiono ben diverse da quelle di un tempo. Il Novara può farcela a raggiungere uno storico traguardo ? “Sono certo che arriverà molto in alto, c'è un organizzazione societaria grandissima sia a livello dirigenziale che di mercato, basti pensare agli acquisti di Marianini e Morganella, che inseriti come titolari hanno offerto un ulteriore salto di qualità alla già grandiosa stagione precedente”.
E' normale porsi degli obiettivi. Quello di Mario Tacca per l'anno appena iniziato ? “Dopo i quattro mesi che ho fatto a Magenta con i Giovanissimi regionali e considerando i miglioramenti ottenuti e l'inserimento di tre ragazzi nuovi, spero di riuscire a centrare i play-off, dai quali attualmente distiamo solo 3 punti”.
Mario Tacca conosce il sito forzanovara.net e vuole lasciare un messaggio ai suoi lettori. “Auguro agli utenti del sito e a tutti i tifosi azzurri un grande 2011, li saluto e spero che il Novara raggiunga il risultato che noi tutti vogliamo, ma che per scaramanzia evitiamo accuratamente di pronunciare”.
Massimo Corsano |