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L'intervista a Giuseppe Gemiti
mercoledì 12 gennaio 2011 - 08:50
di Alberto Battimo
Un treno viaggia sulla fascia: difficile da fermare, quando parte è inarrestabile. La parola stanchezza non è nel suo DNA, per tutta la partita s'impegna al massimo e i suoi cross sono una manna per gli uomini d’area Azzurri che spesso concludono a rete grazie ai suoi assist. Lui è Giuseppe Gemiti.
Ormai è da un anno che sei a Novara e hai sempre sfoderato prestazioni molto positive: cuore, grinta e corsa sempre presenti ! La tua carriera parla da sola eppure solo l’occhio di un intenditore di calcio come il Direttore Sensibile ha puntato su di te dopo l’infortunio rilevandoti a parametro zero. Come mai molte società tendono ad acquistare giocatori da altri club invece di puntare su qualche giocatore senza contratto visto che, tu l’anno scorso e Parola quest’anno, ne siete l’esempio; ci sono anche lì grandi giocatori ? Nel vostro caso anche in piena maturità calcistica… “ Vero… ci sono tanti giocatori disoccupati tra cui molti nomi importanti. La società del Novara ha più coraggio, rispetto alle altre, nell’andare a cercare giocatori senza contratto. Magari molte società non puntano su questi giocatori perché pensano che non possano più riacquistare i ritmi partita, invece no. Il Novara ci crede, si è visto la stagione scorsa e anche quest’anno. Soprattutto nel mese di gennaio, quando le squadre tendono a completare l’organico con giocatori a costo zero, ma ormai il mercato in generale è in ribasso. Effettivamente sono d’accordo con la tua domanda, sono poche le società pronte ad acquistare giocatori senza squadra, dovrebbero dare più attenzione anche alla lista dei disoccupati ”.
Si è concluso un girone d’andata a dir poco straordinario: quasi tutti i primati spettano al Novara… un tuo pensiero su questa prima metà del campionato ? Che girone di ritorno ti aspetti ? “ All’inizio della stagione non era facile capire come potesse andare il girone d’andata e infatti le prime partite sono servite per capire il nostro ruolo in questo campionato, la nostra forza e il nostro livello di squadra rispetto agli avversari. Siamo partiti bene e poi siamo andati avanti mantenendo sempre delle ottime prestazioni, spesso coincise anche con ottimi risultati. Definirei il girone di andata semplicemente strepitoso: 42 punti, media di 2 punti a partita, è tanto. Forse non tutti si aspettavano di trovarsi primi in classifica però noi giocatori siamo sempre consapevoli della nostra forza, dello spirito di gruppo e grazie all’appoggio e alla carica dei tifosi abbiamo raggiunto delle vittorie importanti occupando ora il primo posto. Il girone di ritorno ? Speriamo di fare altrettanti punti ! Penso che Atalanta e Siena rimarranno nelle posizioni di vertice, non dimentichiamo il Torino che nelle ultime partite si è ripreso e potrebbe fare un girone di ritorno migliore rispetto a quello dell’andata. Non credo ci siano altre sorprese, penso che il girone appena concluso abbia delineato quali squadre lottino per le posizioni di vertice, chi in centro classifica e chi si gioca la salvezza: quello si è già capito ”.
Era inevitabile arrivare a gennaio e vedere l’interesse di molte società, sia italiane che estere, rivolto ai nostri giocatori. Molti sono i tifosi che non vedono l’ora che arrivi febbraio per chiudere la finestra di mercato e pensare solo al calcio giocato, soprattutto nella testa dei calciatori. Quanto possono influire sulla prestazione di un giocatore le voci di mercato durante la sessione aperta ? “ Dipende dalla reazione del giocatore. Può succedere che le voci di mercato possano distrarre un giocatore e quindi durante le partite si trovi meno concentrato del solito, oppure se un giocatore è accostato a squadre altisonanti potrebbe essere ancora più carico. Può avere effetti sia negativi che positivi. Gonzalez ? Dal campo posso dirti che sta facendo delle cose che anche nei mesi precedenti svolgeva, non mi sembra distratto dalle voci di mercato ”.
La prima partita del 2011 ci ha visto uscire sconfitti contro il Modena. Secondo te cosa non ha funzionato nello scacchiere di mister Tesser ? L’espulsione di Bertani ha influito sul risultato ? “ La sconfitta di Modena è nata perché siamo stati meno brillanti del solito ma c’è anche da dire che abbiamo subito due reti da calci da fermo: uno su calcio d’angolo e una su punizione dove ci puoi fare poco. Poi, certo, giocare in 10 complica le cose ma il gesto di Bertani dal campo non mi sembrava fatto apposta: lui protegge la palla e sfortuna vuole che dietro di lui c’era un giocatore abbastanza piccolo e con il gomito ha trovato il viso e quindi metterei in dubbio l’espulsione perché non era un fallo cattivo. Anche in inferiorità abbiamo reagito bene: abbiamo accorciato le distanze ma purtroppo non è bastato ”.
Guardiamo avanti e il prossimo avversario si chiama Padova: prima sfida del 2011 al “Piola”. Avversaria da prendere con attenzione, vista la rosa e il cammino fin qui intrapreso. Come si può battere la squadra di mister Calori ? Se volessi puntare su un giocatore Azzurro, secondo te decisivo contro i patavini, chi sceglieresti ? “ Il Padova è una buona squadra: è importante tenere alti i ritmi cercando di metterli in difficoltà. Punterei sui nostri attaccanti contro il Padova anche se tutti sono importanti, se stiamo bene sarà difficile per chiunque batterci ”.
Precedentemente hai giocato sia in serie A che in serie B vestendo maglie di squadre molto importanti (Udinese, Genoa, Chievo, ad esempio) dove le società sono serie e sempre alla ricerca di giovani talenti. Dopo l’approdo a Novara, la visione di Novarello e il lavoro svolto dalla società, dove collocheresti l’ambiente Azzurro rispetto alle tue esperienze passate ? “ A livello di strutture Novara è una società di serie A: non tutti hanno un centro sportivo come noi. Il lavoro svolto dalla società è un misto tra esperti e giovani interessanti e i risultati si vedono, Pablo (Gonzalez N.d.R.) per esempio è giovane ed è in gran spolvero. Sono stato anche a Udine, dove lavorano molto bene e il modo di rapportarsi al mercato è simile a quello Azzurro. L’obiettivo è quello di prendere giovani di grande prospettiva, farli crescere e valorizzarli, per poi aumentare il loro costo per un’eventuale cessione, non perdendoci nulla a livello economico anzi… questa è la strada giusta ”.
Le tue prestazioni sono sempre state all’altezza della situazione fino al fischio finale. Non è facile correre per 90 e più minuti sulla fascia e ogni volta che arrivi dal fondo sforni cross sempre precisi senza risentire della corsa appena fatta. Cosa si nasconde dietro a questa tua qualità ? E’ solo grazie al preparatore atletico oppure ti impegni anche fuori dagli allenamenti ? “ La preparazione è fondamentale… durante le partite si capisce subito se la preparazione settimanale è stata svolta bene o meno. Grande merito va a Renosto. Sicuramente entra in gioco anche la voglia di fare, di correre, l'impegno di ogni giocatore anche a livello mentale. Quando gioco penso a divertirmi e spesso è capitato all’andata di far divertire anche i tifosi. Quando ti diverti ti diventa tutto più facile, corri di più e senti meno la stanchezza ”.
Il 2011 è iniziato da poco… un desiderio per la squadra e uno tuo personale a livello di carriera. “ Come desiderio per la squadra vorrei che il nostro girone di ritorno sia simile a quello di andata e se veramente succedesse sono convinto che si riuscirebbe ad andare su… sarebbe la cosa più bella per tutti. E’ un unico desiderio che soddisferebbe contemporaneamente sia me stesso, che Novara e tifosi ”.
Cosa vuoi dire ai tifosi ? “ Spero che anche nel 2011 i tifosi ci accompagnino in tutte le partite, come fatto finora. Il vostro sostegno è importante e stateci vicini… sempre ” !!!
Grazie a Giuseppe Gemiti per la disponibilità nel concederci questa intervista. Un ringraziamento anche all'Ufficio Stampa del Novara Calcio per la concessione rilasciataci nella stessa.
Alberto Battimo
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