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L'opinione di Massimo Barbero
sabato 26 febbraio 2011 - 19:48
Novara - Varese 1-1
Chissà se oggi pomeriggio il ministro Maroni ed i signori dell’Osservatorio ed affini hanno avuto il tempo di guardare la partita alla tivù... Lo spettacolo colorato di oggi al “Piola” è la migliore conferma che le tessere ed i divieti rappresentano l’anticamera della morte del calcio. Meglio uno stadio pieno (sì, anche di tifosi ospiti) con due tifoserie vocianti e colorate, forse non “oxfordiane” nel loro linguaggio, ma dal comportamento certamente meno censurabile di chi “bypassa” proibizioni (non importa se più o meno giustificate) con la violenza. In questo senso in Viale Kennedy oggi sembrava di essere tornati negli anni ottanta, quando gli stadi della serie B erano regolarmente stracolmi di gente, regolarmente di fede calcistica diversa. E Novara e Varese rappresentano uno spot per il calcio, per come hanno saputo proporsi da debuttanti nel grande calderone della serie cadetta dove spesso circolano cifre da capogiro.
Il Varese è un osso duro. Lo sapevamo ed il campo l’ha confermato. Nel corso di questo esaltante biennio la squadra di Sannino ha imparato anche a dosare le forze, da grande squadra. Prima spesso partiva a mille all’ora e talvolta finiva in riserva. Oggi i biancorossi sanno anche amministrarsi ed hanno disputato una ripresa in evidente crescendo. Forse con il Frosinone i nostri avversari sono stati raggiunti in maniera tanto clamorosa proprio perché avevano giocato con una riserva di energie al pensiero della gara di oggi.
Il Novara non ha più la brillantezza di inizio stagione. E forse sarebbe utopistico pretenderlo da una squadra che ha dato tantissimo nel primo scorcio di campionato, quando dopo 33 anni si riaffacciava alla B con tutte le incognite della matricola. Però il primo tempo della squadra di Tesser ha rasentato la perfezione. Gli azzurri hanno controllato la gara senza correre rischi (punizioni dal limite a parte). Sono passati in vantaggio grazie ad un’azione da cineteca ed avrebbero potuto raddoppiare prima dell’intervallo (vero, Pinzani ?) senza che nessuno avesse da ridire. L’arco temporale dei nostri rimpianti è concentrato tra il gol di Bertani e l’intervallo.
Nella ripresa però il Varese ha sicuramente meritato il pareggio. Il Novara non ha nemmeno avuto il tempo di assestarsi (come era successo con il Torino, ad esempio) ed impostare una gara diversa che ha incassato l’1-1 (che distrazione su quella punizione). Sul punteggio di parità l’inerzia psicologica della gara è tornata a favore degli ospiti. I nostri giocatori sono parsi schiacciati dal peso di un biennio senza successi nei confronti diretti con i lombardi. Ho visto tanta generosità, accompagnata però da errori non certo abituali per gli azzurri. Nel complesso il Varese se l’è giocata meglio in quel frangente. Potevamo vincere nel finale con Rubino, ma avremmo potuto anche perdere su quell’inserimento di Tripoli.
La nota lieta di questa giornata è data dalla prestazione di Pinardi. L’ex cagliaritano, dopo qualche partita in chiaroscuro, ha dimostrato di aver ritrovato una condizione sufficiente per farlo diventare decisivo, almeno in questa categoria.
Voltiamo pagina e pensiamo alla gara con il Portgruaro. Sarà difficile, come era difficile vincere in casa in Lega Pro quando affrontavamo squadre inferiori (sulla carta) con l’obbligo assoluto di fare i tre punti. Martedì non conta giocare bene o convincere, ma solo fare bottino pieno, in una maniera o nell’altra. Dimentichiamo il 5-1 dell’andata quando i granata ci avevano affrontato con un po’ di supponenza (ed una difesa alta) e Gonzalez era in grado di fare gol anche stando sul pullman… Si riparte da 0-0 ed ottenere il risultato che noi tutto speriamo ci darebbe carica vitale per affrontare la trasferta di Bergamo con lo spirito giusto…
Non mi piace sostituirmi a Tesser, ma fossi in lui… penserei a qualche avvicendamento in vista della partita di martedì. C’è gente che ha bisogno da rifiatare e forze fresche che attendono in panchina o in tribuna l’occasione giusta… Butto lì due o tre nomi, senza alcuna pretesa di essere attendibile, tanto per non essere troppo fumoso… Parola o Shala in mezzo al campo. E Rubino in avanti per dare un po’ di peso ad un attacco che non riesce più a dialogare in velocità come ai bei tempi. Nei dieci minuti giocati oggi Raffa ha sprecato occasioni invitanti… ma è stato anche il terminale offensivo (ricordo almeno tre situazioni pericolose) che prima era mancato.
Martedì non saremo certamente in tanti come oggi… Poco importa, pochi ma buoni. L’importante è venire allo stadio convinti… Ci sarà da soffrire (se difendere il secondo posto in B può essere considerata una sofferenza…) ed il pubblico dovrà saper soffrire con la squadra… il nostro cammino continua… Forza Novara sempre !
Massimo Barbero |
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