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L'opinione di Massimo Barbero
martedė 08 marzo 2011 - 09:42
Atalanta - Novara 1-1
Da dove si comincia ? Da dove si comincia a raccontare una giornata così ? Al gol di Rubino siamo tutti impazziti di gioia in sala stampa. Se avessimo potuto in quel frangente… avremmo (tentato) di arrampicarci verso la curva azzurra ad esultare assieme a quello spicchio di stadio in festa mentre altrove era calato il gelo.
Onore all’Atalanta. Non me ne vogliano a Siena, ma ritengo la squadra di Colantuono la più forte del campionato. Però contro il Novara non è mai riuscita a vincere ed i due confronti diretti hanno avuto un andamento simile: grande partenza nerazzurra, ma prepotente finale della formazione di Tesser che nella mezzora conclusiva ha dimostrato di avere più birra in corpo, come all’andata.
Si respirava un'atmosfera magica ieri a Bergamo. Pareva di vivere un match di coppa con quello stadio quasi pieno. Per chi aveva vissuto quell’impianto unicamente per… un Virescit-Novara… l’impatto è stato enorme.
L’Atalanta ha cominciato a gran ritmo. Carmona e soprattutto Barreto parevano due indemoniati in mezzo al campo. Erano sempre lì a proteggere i quattro di difesa, ma altrettanto rapidi ad alimentare l’azione offensiva. Il Novara però ha retto benissimo in difesa con Lisuzzo e Ludi che hanno sempre reso la vita durissima ai due attaccanti di casa. Abbiamo corso un rischio terribile (palo) unicamente in occasione di una ripartenza, con la squadra sbilanciata in avanti. Gli azzurri non hanno mai rinunciato a spingere, ma nella prima frazione la solidità della retroguardia di casa pareva inattaccabile.
L’Atalanta ha segnato quando sembrava che il Novara fosse assolutamente padrone della situazione ed il peggio ormai alle spalle. Una serie di errori ha dato spazio a Padoin per il rasoterra vincente. In quel frangente dilagavano tra noi i cattivi pensieri. Temevamo di rivivere un'altra Livorno, con il Novara incapace di creare pericoli ad una squadra schierata.
Invece è cominciato un assalto entusiasmante. L’ingresso di Rubino ha dato peso offensivo ad un Novara che ha preso il controllo del centrocampo. La difesa di casa è andata in affanno; quei palloni spariti, quel cartellino giallo a Consigli, quelle perdite di tempo hanno dato ulteriore coraggio agli ospiti.
Sarebbe stato un vero peccato non pareggiare una partita così. E’ stato splendido farlo non tanto per il punticino in classifica quanto per il modo con cui è arrivato. Da Bergamo è partito un chiaro messaggio al campionato ed ai soliti scettici: il Novara c’è ancora e lotterà fino alla fine. Come ha fatto ieri sera.
Mi ha fatto particolarmente piacere veder segnare Rubino. Raffaele meritava una soddisfazione del genere. Mi sono piaciute soprattutto le sue parole nel dopogara a difesa di Gonzalez: “Adesso tutti a parlare di lui… Troppo facile adesso. Ma se siamo terzi in classifica a questo punto della stagione il merito è anche e soprattutto dei suoi 12 gol”.
Io credo che Pablo in questo momento abbia bisogno di un incoraggiamento speciale, a prescindere dal suo rendimento. Chessò... uno striscione o una particolare dimostrazione di affetto. Lo stesso calore che i tifosi azzurri hanno riservato alla squadra intera domenica mattina; potrebbe essere la miglior medicina per lui.
Per anni… sfogliando gli almanacchi ho invidiato le sensazioni provate dai tifosi novaresi a Bergamo in occasione di quel gol del pareggio di Fiaschi a tempo scaduto (mi pare nel 1975…). Stavolta le ho provate in prima persona e non posso che dire grazie, ad una squadra che sta facendo riassaporare alla città emozioni che parevano confinate nell’album dei ricordi.
Ora bisogna recuperare le energie in vista del Sassuolo. Un’altra battaglia… la serie B non dà tregua… ma ci siamo anche noi… il sogno non è finito… ed anche se un giorno dovesse finire non dovremo mai dimenticare le emozioni provate in questa esaltante corsa… Forza Novara sempre !
Massimo Barbero
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