L'intervista a Laurent Lanteri
mercoledė 06 aprile 2011 - 00:19
di Alberto Battimo
Ragazzo giovane ma con le idee già molto chiare: pronto ad impegnarsi per la causa Azzurra cercando di mettere in difficoltà il mister. Contro l'Albinoleffe è arrivato il suo debutto in serie B: un altro passo importante raggiunto a livello personale. Il presente si chiama Novara, il futuro ? Non ora. Lui è... Laurent Lanteri.
Contro l'Ascoli è arrivata la tanto attesa vittoria condita dal gioco spettacolare che ha caratterizzato, per molti mesi, la squadra di mister Tesser. In particolare quali qualità hai rivisto finalmente in campo del Novara che conosciamo ? “ Per prima cosa vorrei dire che noi lavoriamo sempre nello stesso modo in qualsiasi match e può capitare che durante le partite non si riesca ad esprimere qualche schema o modulo preparato in allenamento. Durante la settimana pre-Ascoli abbiamo trattato per bene alcuni particolari che erano da rivedere e sabato siamo scesi tutti in campo con tanta voglia di fare bene e, come abbiamo ben visto, è scaturita una bella prestazione da parte di tutti. Se proprio devo dire una qualità che ho visto sabato scorso è la notevole intensità di gioco che non ha permesso agli avversari di tenerci a bada ”.
Non c'è stata partita sin dall'inizio: solo una questione di mentalità o la differenza tecnica si è sentita molto ? “ Certo, le nostre qualità tecniche sono elevate rispetto alle loro e poi avere giocatori che oltre alla tecnica hanno grande velocità come Bertani e Gonzalez porta le squadre avversarie a non scoprirsi troppo per non lasciare liberi i nostri attaccanti. Non dimentichiamo però le capacità enormi del mister: è riuscito a trovare degli schemi perfetti che ci hanno permesso di creare il nostro gioco rendendo la vita difficile per chi ci affronta. Non penso che sia stata questione di mentalità aver ottenuto il successo sabato scorso perché questo tipo di concezione ce l'abbiamo in tutte le partite. È vero che abbiamo avuto una fase di flessione, ma può capitare: in un campionato lungo come quello della serie B uscire indenni da tutti gli stadi non è possibile. Contro l'Ascoli siamo tornati alla vittoria ma, ripeto, non c'è stato un cambio di mentalità. La nostra mentalità è semplice e unica: scendere in campo per giocare consapevoli dei nostri mezzi, sapendo che possiamo vincere su qualsiasi campo ”.
La prossima partita ci vedrà impegnati ad Empoli. Una gara tutt'altro che facile, ma in un campionato come quello cadetto è importante la continuità di risultati. Che partita ti aspetti ? “ Ormai non esistono più gare facili: ogni avversaria che ci capiterà da Empoli in avanti avrà un obiettivo da raggiungere e quindi bisognerà prestare attenzione contro chiunque. Detto ciò l'Empoli viene da un pareggio casalingo contro il Padova e quindi cercherà ancora di più la vittoria contro di noi. Sarà una partita difficile ma come ho detto prima noi cercheremo di ottenere i tre punti. Se poi sul campo gli avversari dimostrano di aver fatto meglio di noi tanto di cappello, ma una cosa è certa: cercheremo di tirar fuori tutte le nostre qualità per battere la squadra toscana ” !
Contro l’Albinoleffe è arrivato il tuo debutto nella serie B italiana. Che emozioni hai provato ? “ Sono stato molto contento di aver debuttato in serie B ma ammetto di non averci pensato tanto durante gli attimi precedenti al mio ingresso, perché stavamo perdendo ed ero concentrato, insieme al mister, su come potevo essere utile alla squadra per cercare di portare il risultato a nostro favore. Rimarrà comunque un bel ricordo, peccato solo che sia macchiato da una sconfitta ”.
Durante il match di Bergamo il mister ti ha schierato sulla fascia destra pronto a sfornare cross per gli attaccanti e a volte ti abbiamo visto anche aiutare la difesa. Il ruolo che hai occupato è quello tuo ideale oppure è stata una posizione di “emergenza” ? “ Da quando sono arrivato in Italia, il mio ruolo principale è stato sempre fare la punta. Sono ormai due anni che lavoro col mister e durante gli allenamenti mi chiede spesso questo “sacrificio”, quello di correre sulla fascia e di aiutare la difesa. Io mi metto sempre a disposizione della squadra e dell'allenatore e darò il massimo in qualsiasi ruolo cercando di aiutare al meglio la squadra nelle mie possibilità. Specifichiamo che vengo anche provato nel ruolo di punta però in quell'istante, contro l'Albinoleffe, serviva il Lanteri pronto a dare una mano sulla fascia: e così è stato ”.
Prima di tornare a Novara quest’anno eri in prestito al Casale in Lega Pro Seconda Divisione. Ti aspettavi di ritornare così presto a Novara ? Cosa ha spinto la società a riprenderti ? Sei pronto a giocarti le tue chance ? “ Non è che me l'aspettavo, però mi aveva anticipato qualcosa il mio procuratore sul ritorno a Novara già a gennaio. Abbiamo valutato insieme a lui se la cosa era fattibile ed alla fine tutto si è risolto a buon fine; adesso sono contento di essere a Novara. Penso che la scelta di riprendermi da parte della società sia dovuta al fatto che dopo la partenza di Ventola e Gigliotti si aveva necessità di trovare un altro attaccante non titolare, pronto comunque a dar manforte alla squadra. Il mister mi conosceva, sapeva quanto potevo contribuire grazie alle mie capacità e hanno deciso di puntare su di me. Sono pronto a giocarmi al massimo le mie possibilità. In allenamento sono sempre pronto a dimostrare le mie qualità ”.
L’interesse verso di te di alcune squadre, soprattutto di Lega Pro, è costante. Sono voci cui dai attenzione oppure adesso hai altri pensieri per la testa ? “ Ho solo un pensiero per la testa e si chiama Novara Calcio. Quando poi finirà il campionato tracceremo, in base ai risultati raggiunti, quale sarà la giusta destinazione per me. Voglio ribadire che io a Novara mi trovo bene e vorrei dimostrare che posso fare parte di questa rosa anche in futuro ”.
Anche se in ritardo, fai comunque parte di quella categoria dei giocatori azzurri che la società ha riconfermato dopo la rivoluzione svolta nella stagione della promozione in B. Hai notato dei cambiamenti all’interno dello spogliatoio rispetto alla tua prima stagione in Azzurro ? “ Da quando sono arrivato a Novara la prima volta, il gruppo è stato sempre molto bello: cambiano gli interpreti ma l'ambiente si mantiene sempre positivo. A gennaio ho ritrovato amici come Bertani, Gheller e Ludi e ho visto con i miei occhi il clima bellissimo che si respira in squadra ogni giorno. I risultati aiutano anche a mantenere l'ambiente sereno, ma per fare un discorso generale il gruppo Novara Calcio è rimasto sempre unito alla ricerca di un obiettivo comune, di squadra. Non ho mai visto nessun problema all'interno dello spogliatoio del Novara ”.
Con quale giocatore hai legato di più ? “ Oltre ad aver rivisto con grande gioia i compagni già presenti nella mia prima esperienza azzurra, ho legato tanto con i compagni di squadra francesi: diciamo che il fatto di parlare la stessa lingua ha aiutato di più nell'interagire soprattutto con loro. Come dicevo prima del gruppo, siamo tutti amici quindi alla fine si va d'accordo con tutti: base importante per partire col piede giusto in ogni match e raggiungere la vittoria ”.
Un messaggio per i tifosi… “ noi giocatori daremo sempre il massimo per raggiungere l'obiettivo stabilito. Stateci vicini come sempre avete fatto e approfitto di questa intervista per ringraziarvi per tutto quello che state facendo per noi per raggiungere insieme importanti risultati: GRAZIE ” !
Grazie a Laurent Lanteri per la disponibilità nel concederci questa intervista. Un ringraziamento anche all'Ufficio Stampa del Novara Calcio per la concessione rilasciataci nella stessa.
Alberto Battimo |