Inizio questo articolo con un ringraziamento a Marco Rigoni, perché ha fatto vivere un’emozione indescrivibile a tutti i tifosi novaresi e poi, chiaramente, a tutta la squadra per averci regalato questa finale, che alla luce dell’intero campionato è sicuramente meritata !
Siamo arrivati al quel sogno che da mesi aspettavamo e l’avversario è quel Padova che a metà campionato, senza ombra di dubbio, in pochi si sarebbero aspettati giungesse alla fase finale.
Dopo un inizio decisamente negativo e dopo aver raggiunto la zona play-out, la società veneta si è vista costretta ad esonerare mister Calori, affidando “provvisoriamente” la squadra all’allenatore della primavera Dal Canto, ma visti gli ottimi risultati della sua gestione è stato in seguito confermato alla guida dei biancoscudati.
La carriera di mister Dal Canto inizia proprio il 15 marzo 2011, dopo aver allenato nelle giovanili del Padova. Nasce a Castelfranco Veneto il 10 marzo 1975 ed è l’allenatore più giovane di tutta la serie B.
Passiamo ora alla consueta analisi statistica, con un po’ di numeri a confronto.
Nel girone di andata 42 punti conquistati dal Novara (e primo posto in classifica assieme all’Atalanta), 29 quelli del Padova.
In quello di ritorno 28 punti per gli azzurri, 33 quelli del Padova (meglio hanno fatto solo Siena ed Atalanta con 37).
Per esaminare al meglio questi numeri è giusto sottolineare che 25, dei 33 punti totalizzati dal Padova nel girone di ritorno, sono stati conquistati dall’arrivo di Dal Canto nelle ultime 10 giornate, con una rimonta impressionante senza nemmeno una sconfitta. La striscia positiva è continuata in seguito anche nelle semifinali play-off contro il Varese.
All’ “Euganeo” il Padova ha costruito la sua scalata ai play-off, totalizzando 12 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte, realizzando 40 reti e subendone 18, in linea con gli azzurri che al “Piola” ne hanno fatti 38 e subiti 17.
Lontano dalle mura amiche i numeri dicono che la discordanza con il Novara è decisamente più evidente, in quanto il Padova ha ottenuto 3 vittorie, 10 pareggi ed 8 sconfitte, mentre il Novara 7 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte.
Bisogna però dire che questi numeri, a differenza di altre volte, lasciano un po’ il tempo che trovano, perché la compagine veneta è come se avesse disputato due campionati diversi, mancando di continuità negli stessi: una pessima prima parte ed uno splendido recupero successivamente.
La squadra ha sempre avuto sin dall’avvio della stagione un ottimo organico, ma solo nel finale ha espresso a pieno le sue potenzialità; sicuramente i nomi di spicco sono El Shaarawy (in prestito dal Genoa), De Paola e Ardemagni, ma da rimarcare anche il nostro ex Legati (autore di una splendida stagione e di un gol nei play-off) oltre a Vantaggiato, Cuffa ed Italiano.
Il capocannoniere è ancora oggi, nonostante sia infortunato da diversi mesi, Succi con 15 reti, alle sue spalle Vantaggiato con 11 reti ed El Shaarawy con 9.
I precedenti tra le due formazioni sono 27 ed il computo totale vede gli azzurri in vantaggio con 11 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte.
Dopo la sceneggiata di Tedesco nell’ultima gara contro la Reggina, il Giudice Sportivo ha “dovuto” infliggere un turno di squalifica a Bertani (espulso) ed uno a Morganella, quest’ultimo ammonito e già in diffida; inoltre ad oggi le speranze di un recupero integrale per Ludi, uscito per infortunio domenica scorsa, sono ridotte al lumicino. Sono certo, però, che arrivati a questo punto le motivazioni sono talmente alte che le nostre “riserve” saranno all’altezza della situazione.
Come previsto già tutto esaurito all’ “Euganeo” ed anche a Novara è facile prevedere altrettanto, quindi è ora di lasciare spazio ai protagonisti, che sapranno farci vivere tante emozioni come nelle semifinali.
Prima di concludere, però, voglio dire ai ragazzi ed al mister che io (e penso tutti i tifosi azzurri), domenica sera, vogliamo fare tardi, molto molto tardi !!!
FORZA NOVARA !!! Noi ci crediAmo !!!
Fabio Fornari