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Comunicato Gruppo Sezione
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Comunicato Curva Nord Novara
• del 15 Aprile 2014
martedė 11 ottobre 2011 - 14:30
Le motivazioni della non sottoscrizione della TDT

Il “Gruppo Sezione Novara” ha deciso, in seguito a diverse riunioni svoltesi nel periodo estivo, di non sottoscrivere la tessera del tifoso. Le motivazioni sono tantissime, ma per comprenderle pienamente ci teniamo a fare una piccola introduzione al problema.

Per noi, a differenza degli altri tifosi che popolano gli altri settori, il Novara non è solo una squadra da tifare. Lo stadio, che noi riteniamo come casa nostra, non è solo il luogo dove andare a vedere le partite. Sono parte di un ambiente che occupa gran parte della nostra vita!
Un vecchio slogan “curvaiolo” dice “ 7 giorni su 7”. Noi in questa visione ci ritroviamo in pieno, perché la nostra partita dura tutti i giorni della settimana, trovandoci alle riunioni, uscendo nei week end tutti insieme, bevendo una semplice birra nella nostra sede o discutendo per una settimana su che linea prendere con il gruppo riguardo qualsiasi argomento. Il tifo è aggregazione, è amicizia, fratellanza! Proprio per questo abbiamo deciso di viverlo in questo maniera, unendoci in un gruppo e vivendo il calcio a modo nostro, tutta la settimana!

Il gruppo e la Curva Nord sono la nostra vita, per essa spendiamo soldi, tempo, giriamo l’Italia da anni e siamo sempre pronti a esporci per salvaguardare ciò che abbiamo creato con il passare degli anni.

Ora arriviamo alla tessera del tifoso. La domanda che spesso la gente comune ci fa è: “ma perché vi impuntate a non fare la tessera del tifoso, se poi prendendo il biglietto singolo c’è scritto lo stesso nome e cognome? Non è la stessa cosa? Allora per cosa protestate?”. La risposta è semplice. Chi ha vissuto lo stadio in prima linea come abbiamo fatto noi Ultras bianco-azzurri si ricorderà benissimo il susseguirsi di leggi per complicarci la vita.
Inizialmente allo stadio erano presenti bandieroni, tamburi, coreografie, megafoni per organizzare i cori e fumogeni per colorare i nostri settori, quelli più caldi del tifo organizzato!
Dopo il divieto di portare all’interno dell’impianto tutte queste cose (i bandieroni li hanno fatti rientrare solo da un paio di stagioni) son entrati in vigore anno dopo anno ulteriori assurdi divieti!!
A inizio 2007, negli stadi italiani è uscita una legge che obbligava le tifoserie a portare negli stadi solo gli striscioni “ignifughi”, cosi tutte le curve si son ritrovate a mettere in cantina gli striscioni storici. Magari che da più di 20 anni giravano tutti gli stadi d‘Italia.
Un anno dopo il problema cambia, gli striscioni se pur “ignifughi”, devono essere non più lunghi di un metro (o poco più, dipende dalle varie questure). I gruppi italiani si dividono, alcuni come la Nord novarese decide di portare solo stendardi per colorare la curva, altri tagliano gli striscioni in maniera tali da rientrare nella legislatura e poterli riavvicinare successivamente una volta entrati nel settore, per fargli prendere la forma originaria.

Anche questa volta la legge cambia, non può entrare nessuno striscione se non presenta i colori sociali o contiene la scritta ultras.
La “follia” non si ferma e poco dopo esce un’altra legge. Si ordina che tutte le coreografie e striscioni vengano di volta in volta descritti, fotografati e mandati in questura tramite fax con il nominativo di un responsabile, per avere la conferma della possibilità la domenica successiva d’appenderli.

Per lo stato tutte queste leggi non bastano e come nessun altro stato in Europa si crea un ulteriore “furbata”, il Biglietto Nominale. Nome e cognome ben in vista all’entrata di tutti gli stadi, mostrare a più riprese la carta d’identità ed essere consapevoli che il proprio nome è in questura, in maniera tale da trovare i colpevoli nel caso succedano incidenti.

Ovviamente le nuove normative a contrastare il tifo organizzato continuano. Le partite non saranno più considerate uguali, dovranno essere classificate in partite a porte aperte, a porte chiuse, quelle semi-aperte, quelle con la vendita solo a chi è residente in Provincia, quelle con il divieto fuori della Regione, ecc. ecc .
Arriviamo alla “ciliegina sulla torta”, la creazione della tessera del tifoso.
Inizialmente dava la possibilità per chi l’aveva sottoscritta di partecipare alle trasferte anche se a porte chiuse. Dall’anno successivo invece diventa obbligatoria per seguire la propria squadra nel settore ospiti, mettendo a grave repentaglio la sicurezza dei tifosi non tesserati, costretti a tifare a contatto con i tifosi locali.

La stagione 2011-2012 si apre con un ulteriore novità. La Tessera del Tifoso è considerata necessaria non solo per far l’abbonamento, facendo pagare molto di più l’ingresso allo stadio a fine stagione ai non tesserati, ma diventa obbligatoria per recarsi in qualsiasi settore dello stadio avversario durante una trasferta.
Il passo successivo sarà quello di creare un data base che segnalerà qualsiasi tipo di condanna, anche minima e già scontata, che permetterà all’Osservatorio delle manifestazioni sportive di togliere la tessera e negare l’accesso in qualsiasi stadio d’Italia.
Questo vorrà dire per esempio che se una persona manda a quel paese il proprio collega e questo la denuncia, la persona denunciata perderà il diritto alla famosa tessera del tifoso. Allo stadio potranno andare solamente persone con la fedina completamente pulita!

E’ scontato che il tutto sia studiato per allontanare le persone dallo stadio (riuscendoci alla grande) e distruggere completamente il mondo del tifo organizzato, considerato pericoloso in quanto da sempre contestatore delle tv private che trasmettono il calcio. Non va dimenticato che i gruppi organizzati avvicinano tantissimi ragazzi negli stadi, entusiasti dalla passione e dal calore del tifo cittadino. Certamente a qualcuno questo dà fastidio.


Arriviamo alla decisione del nostro gruppo, maturata dopo tantissime riunioni per decidere come comportarci nella stagione 2011-2012.
Il gruppo portante della curva, gli Ultras Novara 1908, coloro che negli ultimi anni han sempre sostenuto il Novara in ogni stadio anche quando tifare gli azzurri non andava di moda, ha preso la decisione di boicottare la tessera del tifoso. La curva si è divisa e toccava schierarsi con i tesserati o con i non tesserati. Noi abbiamo scelto la strada più ardua e difficile da percorrere, boicottandola.

Riteniamo nostro dovere morale difendere il nostro mondo del tifo organizzato, ribellandoci all’estrema limitazione che siamo costretti a subire!
L’elenco delle normative anti ultras precedentemente descritte, servono a far capire quanti problemi abbiamo dovuto subire durante gli ultimi anni.
La tessera del tifoso è la “goccia che fa traboccare il vaso”!

Le prime partite di campionato abbiamo presenziato fuori dai settori ospiti con striscioni e materiale (il tutto documentato su www.grupposezionenovara.com). Una nostra rappresentanza è andata perfino a Cagliari, spendendo fior di soldi di tasca loro per vedersi cacciare dalla polizia locale dalla zona adiacente il settore ospiti.
Durante la trasferta di Bergamo i nostri esponenti son stati fermati e identificati, solo perché presenti fuori dallo stadio senza la tessera del tifoso. Facile quando davanti si ha una tifoseria non tesserata poco numerosa come quella di Novara, perché invece davanti ad altre più agguerrite il comportamento non si rivela lo stesso?

Di tutto questo siamo stufi, noi amiamo la nostra curva, i nostri striscioni e le nostre bandiere, le lunghissime trasferte, la risate durante esse o i momenti di difficoltà da vivere insieme trovandosi in pochi davanti a uno stadio gremito e rivale.
Questo è il nostro stile di vita, fatto d’aggregazione, amicizia e passione verso i propri colori sociali!
Negli stadi calcistici tutto questo non sarà più possibile viverlo.
Fino a quando sarà possibile saremo vicini al nostro Novara. Quest’ anno soltanto in casa non potendo affrontare le trasferte, tra cui tantissime da sempre sognate fin da quando eravamo piccoli, o citate per scherzare al ritorno da qualche trasferta sognando il Novara in A.

Per salvaguardare il nostro stile di vita saremo anche pronti a sostenere altri sport, magari meno famosi ma sicuramente non meno belli. Dove i soldi contano ancora fino a un certo punto e quel che conta è la passione per una città e per uno sport! Potendo rivivere certe emozioni fianco a fianco con i nostri amici e potendoci identificare dietro il nostro striscione, senza dover chiedere permessi o mandare fax. Siamo sicuri che tantissimi altri ci seguiranno, affascinati da una curva colorata e festante come i vecchi tempi! Magari sarà la possibilità per rivalutare sport in declino da anni.
Noi, nel caso ci negassero completamente l’accesso al Silvio Piola, saremo sempre presenti a sostenere la nostra città! Pronti a difendere la nostra dignità, la nostra passione, i nostri colori! Sempre a testa alta!

Gruppo Sezione Novara

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