Storie di ex...mister Notaristefano
martedì 18 ottobre 2011 - 21:08
di Massimo Barbero
C’è sempre la Spal nel destino di Egidio Notaristefano… Proprio una sconfitta interna contro la squadra ferrarese aveva sbarrato definitivamente le porte dei play off al suo Novara nel 2009. Pochi mesi dopo l’ex regista del Como si era preso la rivincita… rilevando Aldo Dolcetti sulla panchina dei biancoazzurri. La scorsa settimana Notaristefano ha ricevuto la chiamata del Carpi in cerca di un sostituto dopo le dimissioni di Maddaloni… Manco a dirlo… il primo avversario è stata la Spal di Arma, reduce da un clamoroso poker infrasettimanale ai danni del Pavia… Questa volta la partenza è stata di quelle giuste: 1-0 per il Carpi con gol di Cesca ad allontanare gli spettri delle tre sconfitte consecutive rimediate dai predecessori. Proprio mentre, ahinoi, al “Piola” ci toccava ricordare che l’ultima “vera” battuta d’arresto casalinga prima dello 0-2 col Bologna… risaliva proprio a quello sfortunatissimo Novara-Spal, sotto la pioggia battente, targato Notaristefano… e deciso da Arma…
Il nuovo tecnico biancorosso, però, preferisce guardare avanti: “Sono contento che la mia squadra abbia vinto, l’avversario non mi interessa. Non covavo alcun desiderio di rivincita nei confronti della Spal (che l’aveva esonerato a febbraio ndr) né altri sentimenti particolari…”. Ed allora parliamo del Carpi che dopo la finale play off per la B persa nel 1997 con il Monza (e la successiva cancellazione nell’estate 2000) si riaffaccia in terza serie con buone prospettive: “L’obiettivo è quello di mantenere la categoria – spiega il mister – abbiamo tanti giovani e vogliamo disputare un campionato tranquillo. Ho trovato tutte le condizioni per far bene, compresa una società sana che mi ricorda molto il Novara…”.
Tanti giovani, ma non solo. Tra i protagonisti in difesa c’è sempre il nostro grande ex Cioffi che, per carica ed entusiasmo, pare comunque un ragazzino: “Lele è un professionista con la P maiuscola. Si allena ogni giorno con grande scrupolo e cura il proprio fisico con un attenzione incredibile. I giocatori che, come lui, hanno avuto seri problemi al ginocchio sanno quanto sia importante fare sempre una vita da atleta”. La voce di Notaristefano si fa un po’ più flebile. Evidentemente il suo pensiero torna al 1988; allora militava nel Como ed un incidente ha un po’ condizionato la carriera di uno dei centrocampisti allora più promettenti del calcio italiano.
Ma torniamo al presente, per noi un po’ amaro dopo la battuta d’arresto di domenica: “Il Novara resta una buona squadra – afferma il neo tecnico del Carpi – Ha tutte le carte in regola per salvarsi. Può sfruttare una società seria e l’entusiasmo per i due campionati vinti. Eppoi ha dei giocatori davvero interessanti….”.
La provocazione è troppo ghiotta per lasciarla cadere. Nell’estate 2010 il Novara ha abbandonato il vecchio terreno infangato (dove anche la squadra di Tesser vinse “solo” 9 partite interne su 17 in Lega Pro) per un sintetico che avrebbe esaltato anche le qualità della squadra di Notaristefano: “Per favore non mi faccia questa domanda… altrimenti riparte il coro della curva… (“Anche oggi campo pesante!!!” ndr). La realtà è che da dicembre a febbraio abbiamo giocato su un terreno indecente. Su cui giocatori già avanti con gli anni facevano fatica maggiore. E che favoriva infortuni muscolari…”
Resta il rimpianto per un campionato cominciato in maniera entusiasmante e finito troppo presto, davanti a spalti deserti: “A Novara mi sono trovato bene. E sono contento che questa piazza abbia finalmente raggiunto le categorie che meritava. Il grande rammarico per me rimane quello di non avere partecipato in prima persona ai festeggiamenti. La mia è stata un’annata strana e poco fortunata. Abbiamo pagato tantissimo i guai fisici di Bertani e Gallo nel girone di ritorno. Anche quando li avevo a disposizione non potevo “spremerli” in allenamento per paura di perderli di nuovo. Ci eravamo imbattuti in un inverno molto particolare, con tanta neve. Non erano ancora pronti i campi sintetici. Così finivamo spesso con l’allenarsi sotto il “pallone” con notevoli conseguenze di natura fisica…”.
Le ultime righe sono tutte per Egidio Notaristefano: “Saluto tutti gli sportivi novaresi. E mi auguro veramente che possano vivere per diversi anni le gioie degli ultimi mesi. Con un presidente ed una società del genere ci sono grandi possibilità che ciò accada…”.
Massimo Barbero |