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Il grande ex: Pablo Andrés Gonzalez
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lunedì 24 ottobre 2011 - 18:58
di redazione forzanovara.net

Settantatre presenze e venticinque goal all’attivo con la maglia azzurra nel biennio 2009-2011, fra cui quella punizione dal limite dell’area scoccata sotto la curva Nord, lo scorso 12 giugno, nella finale di ritorno contro il Padova. La rete che di fatto che ha sancito la conquista della Serie A. Nel mezzo tanti goal e tante giocate di classe: l’uomo che entrava dalla panchina e metteva in crisi le difese con la sua velocità; la quaterna al Friuli contro il Portogruaro, la rete al Milan in Coppa Italia, quei tiri dalla distanza supersonici che finivano spesso alle spalle dei portieri avversari… Anche un momento buio, è vero, coinciso con i rumors di mercato e la cessione al Palermo... Tutti però consapevoli sino alla fine di aver a che fare con un grande professionista ed una persona squisita. Sì, avete capito bene, stiamo parlando proprio di lui, Pablo Andrés Gonzalez. Uno dei protagonisti della doppia cavalcata dalla Prima Divisione alla massima serie, che lo scorso anno in coppia con l’altro gemello del goal ha trascinato una città intera verso un sogno che nessuno avrebbe mai osato immaginare. Girato dall’ex direttore Sensibile al Palermo durante lo scorso mercato di gennaio, nell’affare che ha portato al rinnovo delle comproprietà di Morganella e Ujkani, la società del presidente Zamparini non ha creduto sino in fondo nelle sue potenzialità e lo ha dirottato sul gong del calciomercato in prestito, in quel di Siena. Destinato a fare il suo debutto al Piola con la maglia rosanero alla prima giornata – poi rinviata al 21 dicembre – ritorna con un paio di mesi di ritardo in quello stadio che è stata la sua seconda casa per gli scorsi due anni. Abbiamo avuto il piacere e la possibilità di intervistarlo telefonicamente nel pomeriggio di oggi una volta approdato a Baveno (VB), sede del ritiro senese in vista della trasferta di mercoledì. Gli chiediamo subito un’impressione sull’ambiente e sulla città: “mi trovo bene a Siena, la città mi piace ed è tranquillo. Mi sono inserito bene subito con i compagni sia per quanto riguarda la gente in giro. Si respira un’aria serena e questo inevitabilmente ha giovato nel mio inserimento”. La città piccola, di provincia, ricorda un po’ Novara sotto certi punti vista: “beh che dire… A Novara ci ho lasciato il cuore, ho vissuto due anni bellissimi e la città la sento ancora e più che mai mia. A prescindere dai risultati sportivi mi son affezionato proprio in questo tempo che ho passato da voi alla città. A Novara poi ho potuto anche concretizzare un sogno non calcistico (ndr: il matrimonio) per cui non potevo chiedere di più. E poi, ora a Siena, come a Novara non c’è quella pressione che ti assilla quando vai in giro”. Ma veniamo direi agli aspetti di campo. Non possiamo esimerci dalla domanda di rito relativa al goal contro il Cesena: prima marcatura assoluta in Serie A alla quinta presenza stagionale. Come è stato vissuto il tuo primo goal in Serie A? Racconta cosa hai provato in quel momento: “personalmente sono contentissimo per il goal, ma l’importante al di là della gioia personale per la prima rete in A è che sia servito alla squadra. Ieri (ndr: domenica per chi legge) affrontavamo una diretta concorrente per la salvezza: non potevano lasciarci scappare l’occasione di vincere. Sono contento che abbia potuto dare un contributo in più grazie al mio goal. Per un attaccante segnare è il massimo: sicuramente ricorderò molto volentieri questa partita e questo goal. Vittoria e primo in serie A: una giornata speciale, non potevo chiedere di più!!!!”. Passiamo ora al rapporto con i compagni e con il tecnico: “con i compagni mi trovo bene, sin da quando sono arrivato a fine agosto. non era semplice perché era il secondo cambio in pochissimi mesi per cui forse all’inizio potevano esserci dei problemi di adattamento. Per fortuna così non è stato, anzi. Sono stati subito bravi a farmi inserire all’interno del gruppo. Il gruppo è buono e sicuramente questo mi aiuta a cercare di svolgere il mio lavoro al meglio”. Quest’anno ad allenarlo non c’è più mister Tesser ma quel Sannino che nel biennio a Novara hai avuto modo di incrociare ben quattro volte alla guida del Varese. Parlaci un po’ di lui, sappiamo che lo scorso anno ti temeva molto ed ora ha la fortuna di allenarti: “Sì vero, il mister è una brava persona e secondo me anche un ottimo tecnico. C’è un buon rapporto fra me e lui e son sicuro che durante questa stagione non ci saranno problemi. Del resto sono pronto ad accettare qualsiasi scelta: lui è il tecnico, il mio compito è quello di cercar di farmi trovare sempre pronto e cercare di giocare al meglio quando deciderà di puntare su di me”. Diciamo che, ad oggi, non sta di certo deludendo le aspettative. Quando gli ricordiamo della rivalità che negli anni si è creata tra la tifoseria novarese e l’esuberante mister dal cranio pelato, Pablo non lesina una risata: “a parte gli scherzi e gli sfottò, devo dire che l’ho trovato molto preparato. Un tecnico che sa cosa vuole e cerca di trasmettere la sua mentalità a noi ragazzi. E’ un bene per lui che sia arrivato in Serie A: se la merita e spero possa fare bene come bene fece in passato”. Inevitabile la conversazione si sposta sul recente passato: “i colori azzurri comunque me li sento ancora addosso, qui spero di aver fatto bene e so di aver lasciato un bel ricordo. Son molto contento, che dire… il Novara calcio è stato e sempre sarà una parte fondamentale della mia vita”. L’ex postino di Tandil doveva già esordire al Piola alla prima, poi per qualche situazione particolare questo esordio è stato rimandato. Non più con la maglia rosanero ma con quella bianconera. Quali saranno le emozioni mercoledì sera: “Un’emozione immensa… non so ancora, non ho parole per immaginare… rincontrerà tanti persone che mi hanno voluto e mi voglio bene, tanti amici davvero… boh, non saprei dirti altro ora”.
Nel ricordare assieme le tante prodezze che hanno permesso ai tifosi di vivere momenti di autentico delirio, ancor oggi indescrivibili, gli auguriamo malamente di sparare in curva i tiri a giro che qui lo hanno reso celebre: “(ndr: ride)… Beh è vero che c’è un’amicizia fraterna fra me e i miei ex compagni, però sono un professionista. Gioco con’altra casacca ora… Diciamo che questa amicizia s’interromperà per un paio d’ore al massimo, non di più: fai dalle nove meno un quarto alle undici al massimo… giusto il tempo che possa parlare il campo! Poi chiaramente andrò a fare un saluto ai miei ex compagni e torneremo a scherzare come prima!!!” Gli chiediamo, inevitabilmente, dell’inizio di campionato di Ludi & soci e come valuta la precaria situazione di classifica degli azzurri: “certo, come potrei non aver seguito. Il Novara ha allestito una rosa importante, di qualità… E’ vero siamo andati via in un po’ rispetto allo scorso anno ma alla fine l’ossatura della squadra è rimasta quella. E sono sicuro che il gruppo, lo spirito, sia rimasto quello che ho respirato io. L’inizio non è stato dei migliori vero, complice anche molta sfortuna… forse ci si poteva aspettare qualcosa di più... ma sono sicuro che il Novara possa salvarsi: ha tutte le potenzialità per farlo e me lo auguro di tutto cuore!”.
Ringraziando Pablo per la sua gentilezza e la sua disponibilità, oltre al tempo prezioso che ci ha concesso, lo invitiamo a fare un saluto ai simpatizzanti di ForzaNovara.net e ai tifosi azzurri: “saluto tutti i tifosi novaresi, mi avete voluto bene questi due anni… mi avete fatto sentire davvero bene da voi e non posso che ringraziarvi per tutto quello che mi avete dato… ci vediamo mercoledì al Piola!!!”. Grazie a te Pablo della chiacchierata: ad oggi un ex solo per i colori che ti vedremo indossare, ma ancora novarese e sempre nel cuore di tutti noi. Nella speranza che magari le strade possano re-incontrarsi nuovamente, lo salutiamo caldamente anche noi.

Daniele Faranna
Matteo Francesco Faranna

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