L'editoriale del 6-11-2011
domenica 06 novembre 2011 - 01:14
di Massimo Barbero
Dobbiamo essere ancora ottimisti, a dispetto dei numeri. Ieri il Novara ha perso, ma ha ritrovato la propria identità smarrita dopo il promettente primo tempo con il Bologna. Stavolta siamo stati di nuovo “il Novara”. Ovvero una squadra costruita con esborsi inferiori a quelli delle proprie concorrenti che se la gioca a testa alta con tutti. Anche con le grandi. Che cerca il risultato attraverso il gioco le ripartenze, senza mai rinunciare a offendere. Che almeno per tutti i 90’ ha avuto un sostegno commovente da parte del proprio pubblico (bellissimo quel coro “Attilio-Attilio” ad inizio partita…). Non so se questo basterà a farci mantenere una categoria conquistata con un miracolo tecnico. Di certo è sufficiente per farmi sentire comunque orgoglioso di quello che il Novara ci ha proposto in questa notte di pioggia e rimpianti. Un punto non avrebbe cambiato granchè la nostra classifica, ma oggi ci farebbe vedere tutto meno nero… E rappresenterebbe un premio per una prestazione coraggiosa ed a tratti convincente.
Quando affronti una squadra dal tasso tecnico certamente superiore al tuo… molto spesso gli episodi non ti sono favorevoli... Non si tratta di semplice casualità, è quasi una legge calcistica “obbligata”. Però la sequenza avvenuta tra il 70’ ed il 75’ della sfida con la Roma è stata micidiale: gol fallito da Meggiorini, vantaggio giallorosso di Bojan; palo di Porcari, raddoppio di Osvaldo. Rimpiangeremo a lungo quell’occasione non concretizzata dal “Meggio”. Ma in realtà il vero rimpianto non dev’essere tanto quell’errore sottoporta, ma il fatto di essere andati solo una volta a tu per tu con Stekelemburg al cospetto di una Roma tanto sbilanciata.
Nei primi 45’ Luis Enrique ha proposto un 4-3-1-2 che sembrava più un 2-5-1-2 per la spinta incessante di Rosi e Taddei, sempre in proiezione offensiva. Abbiamo sofferto qualcosina soprattutto per le discese del ragazzo romano sulla destra. Ma l’ottima prova del nostro centrocampo ci ha permesso di affrontare il duo Cassetti-Burdisso (aiutati da un mediano a turno) in tante situazioni tre contro tre che meritavano miglior sorte. Non mi piace “sparlare” dei singoli, ma stavolta Morimoto mi è parso particolarmente a disagio in una partita che pareva ottimale per esaltare le sue caratteristiche.
Nella ripresa la Roma ha fatto decisamente di più. Ma il gol del vantaggio ospite è arrivato quando pareva che ci stessimo riassestando dopo qualche momento d’affanno. Luis Enrique ha risolto la partita con l’innesto di Bojan, purtroppo decisivo. Ci resta tanto amaro in bocca perché se fossimo passati in vantaggio… sarebbe forse finita come contro l’Inter o quasi… Così pure se contro i nerazzurri non fossimo riusciti a concretizzare con Meggiorini quel primo tempo tanto buono… probabilmente sarebbe anche allora avremmo pagato pedaggio nella ripresa. Con o senza Gasperini.
Paci ha ricordato di essersi salvato dopo aver girato a 12 punti alla fine del girone d’andata. Io aggiungo che ho visto il Novara salvarsi (e comunque non finire nelle ultime tre prima dei play out) dopo che aveva chiuso il girone d’andata in C2 con 11 punti. Altri tempi, altre categorie…? Forse, ma il calcio, in fondo, è tutto uguale. Quando le cose non ti girano bene… perdi anche le partite che potresti pareggiare e, forse, con un pizzico di fortuna persino vincere… Poi basta qualche episodio favorevole e le porte avversarie, come d’incanto, tornano ad essere grandi ed ospitali per i tuoi attaccanti… e la tua difesa nuovamente granitica come un tempo. La ruota tornerà a girare presto anche per noi. Guai a smettere di crederci… Forza Novara sempre! |