L'intervista a Stefano Dall'Acqua
lunedì 26 marzo 2007 - 21:17
Dall'Acqua: " Dopo aver conosciuto Massimo De Salvo e aver parlato con Sergio Borgo sono convinto di voler sposare il progetto Novara. Massimo De Salvo e’ giovane ma ha entusiasmo, mezzi, passione e grandi progetti. Con Borgo c’e’ una stima reciproca enorme..."
- Ciao Stefano, parto col ringraziarti della disponibilita’ e ti chiedo subito notizie sulle tue condizioni... " Sto meglio, riprendero’ domani ad allenarmi col gruppo. Ho provato sino a venerdi per esser presente col Venezia ma ho dovuto desistere, anche perche’ non mi ero allenato nemmeno un giorno e rischiare sarebbe stato pericoloso ". - La partita di Grosseto non e’ ancora stata digerita da noi tifosi… " Guarda, e’ stata dura da digerire pero’ il calcio sta vivendo un momento particolare, quindi andiamo avanti, e’ chiaro che la partita di Grosseto ha fatto arrabbiare tutti, io ho discusso con il collaboratore di Passeri, chiedendo spiegazioni sul fallo di mano non ravvisato e lui mi ha risposto che il braccio era lungo il corpo, ma in realta’ il braccio era ben aperto. Il fallo su Espi era netto e non so’ davvero cosa abbia visto l’arbitro. Vabbe’, dimentichiamo quella partita, non voglio nemmeno pensare a cose strane… ". - Domenica ti abbiamo visto soffrire in tribuna, ed esultare come un ultras al gol di Espinal, a conferma di quanto sia unito il gruppo... " Si si…ho esultato come un ultras! Ti racconto il pre-partita, ho detto ad Espi…”…ei nero”, lo chiamo simpaticamente cosi, ”oggi la devi buttare dentro, vai convinto, cattivo che la butti dentro”. Cosi e’ stato, ha fatto un gran gol, e’ un attaccante generosissimo, siamo diventati amici subito. Deve esser piu’ convinto dei suoi mezzi. Giocando e sacrificandosi molto per la squadra, spesso arriva stanco in zona gol ma e’ una fortuna averlo come compagno, anche perche’ e’ un ragazzo d’oro! " - Ci hai messo davvero poco per entrare nel cuore dei tifosi azzurri… " Si e ne sono contento, molto contento. Quando sono arrivato a Novara, ho subito sentito fiducia e stima da parte di tutti, sin da subito mi han chiesto di farmi perdonare la doppietta quando giocavo a Busto, ma ti assicuro che tutti quelli che incontravo mi riempivano di complimenti, avvertivo fiducia, quella fiducia che a Foggia purtroppo non ho mai trovato. Proprio la mancanza di fiducia mi ha limitato. Non e’ semplice giocare dove ti insultano ogni momento, dove, nonostante il mister mi stimasse, giocavamo con un modulo che non mi aiutava, ho fatto 2 gol ma non ho mai praticamente tirato in porta. Comunque ho fatto fare 5 gol a Salgado. La non era calcio, o almeno non era il calcio che piaceva a me, il calcio e’ passione, e’ divertimento…" - Il tuo cartellino e’ di proprieta’ del Treviso, che sta onestamente guadagnando la permanenza nel campionato cadetto. L’anno prossimo preferiresti tornare in serie B, oppure sposare il progetto De Salvo e magari andare in B con dodici mesi di ritardo? " Io sono di Treviso, ma ti assicuro che non ho intenzione di tornarci. Dopo aver conosciuto Massimo De Salvo e aver parlato con Sergio Borgo sono convinto di voler sposare il progetto Novara. Massimo De Salvo e’ giovane ma ha entusiasmo, mezzi, passione e grandi progetti. Con Borgo c’e’ una stima reciproca enorme. Ti racconto una cosa… In quei famosi play-off, ce ne siamo dette di tutti i colori, ci siamo insultati, ma sempre stimandosi molto. A gennaio ero convinto di andare a Pisa, o Venezia o Grosseto, che fortemente mi avevano cercato, ma quando il mio procuratore Catellani mi disse che l’interessamento di Borgo era forte non ho esitato a decidere e sono venuto a Novara di corsa. Anche perche’ erano un paio d’anni che il Novara mi cercava. L’unico rammarico e’ quello di non esser arrivato a luglio, chissa’ a quest’ora, senza presunzione, con questo modulo e con questi compagni avrei potuto avere almeno 15 reti ". - Per chi ha “assaggiato” la serie A, e’ difficile trovare le giuste motivazioni in un categoria come la serie C? " Sai, alla fine il calcio vero e’ quello di serie A, piu’ che le motivazioni forse contano i campioni, se giocassi con kaka’ e Ronaldo farei gol a grappoli…! ". - In passato un certo Raffaele Rubino dopo aver portato il Siena in A, disse,tornando a Novara, di mal digerire la terza serie… " Si lo conosco bene, ci siamo scambiati la maglia dopo un Siena-Reggina, so’ che ha avuto qualche momento sfortunato quando e’ tornato qua, ma ti ripeto, l’importante e’ rimettersi sempre in discussione, io in A ci sono stato, ho fatto 16 presenze, ho avuto modo di vedere da vicino molti campioni tra cui Totti e Roberto Baggio, per il quale secondo me bisognerebbe pagare il biglietto solo per vedere il suo riscaldamento. In A voglio ritornarci e una delle ricette per riuscirci e lavorare in un ambiente fantastico come quello che c’e’ qui a Novara ". - Quando sei arrivato a gennaio, ti sei portato dietro molte critiche provenienti da Foggia, critiche peraltro ingiuste. Quanto e’ importante per un giocatore sentire la fiducia attorno a se da parte di tutti? " Ho avuto seri problemi di ambientamento come ti avevo gia’ accennato prima, stavo davvero male, le cose non andavano come volevo, non mi sono ambientato mai, persino i miei genitori erano preoccupati, ma ora che sono qua ho trovato il posto adatto per rilanciarmi. Sentirsi amato e stimato non ha prezzo. Contro il Pavia c’erano in tribuna mio fratello ed un mio amico. Quando sono tornati a casa, subito hanno detto ai miei di stare tranquilli che qui sono amato, stimato, che qui sono tranquillo, rinato ". - Sei a mio avviso un attaccante completo, sai fare in pratica tutto la davanti. Sei forte di testa, sai accorciare, sai fare la sponda, sai giocare di prima e soprattutto hai una tecnica di base invidiabile. Mi sento di dire che in serie C tu sia un vero e proprio lusso, non ho visto attaccanti piu’ forti di te…." Sei troppo buono, grazie! Ti assicuro che, per quelle che sono le mie caratteristiche, avere a fianco due esterni come Matteassi e Chiappara mi mette nelle condizioni adatte per dare il massimo. Loro due sono i migliori esterni offensivi di tutta la serie C, girone B compreso ". - Dimmi come nasce l’idea della mitraglietta… " Pro Patria-Poggibonsi, ho fatto un gol incredibile, una fucilata da fuori area di potenza, mi sono stupito pure io, ed un mio compagno mi disse che gli avevo ricordato Batistuta, che dopo ogni gol mimava la mitraglietta e la feci subito. La domenica dopo vengo a giocare a Novara, i tifosi della Pro mi avevano chiesto di rivedere la mitraglietta, li acontentai, due gol. Poi non l’ho piu’ riproposta fino a quando sono tornato qua, quando alcuni ragazzi della curva mi avevano detto scherzosamente che per meritare il loro perdono dovevo rifare la mitraglietta sotto la curva…sono felice di averli accontentati ! " - Ti metto a disposizione 10 righe per poter dire cio’ che vuoi alla tifoseria azzurra… " Saluto tutti i tifosi azzurri e ringrazio loro per la grande accoglienza con la quale mi hanno accettato, io mi sento di promettere a voi massimo impegno e massima abnegazione, sono uno di quelli che magari sbaglia dei gol ma esce sempre con la maglia sudata, non mi risparmio mai. Da me l’impegno e l’attaccamento alla maglia saranno sempre massimi ". Un saluto ed un ringraziamento a Stefano Dall’Acqua, con l’augurio di rivedere presto la sua “mitraglietta”. FORZANOVARA
Thomas Gianotti |