Fuori l'ORGOGLIO!
lunedė 16 gennaio 2012 - 07:42
di Daniele Faranna
Ultimi in classifica, quarta sconfitta consecutiva in trasferta, seconda di fila con sei reti subite e una segnata. Rassegnazione, rabbia e delusione. E’ questo il panorama novarese in questo freddissimo lunedì mattina. Bisogna però fare una lucida e serena analisi. Chi vi scrive, insieme a molti frequentatori di questo storico sito ha vissuto parecchi anni con la propria squadra ultima in classifica. Molte volte abbiamo guardato questa impietosa griglia non in serie A ma bensì in C2. Per chi si è già dimenticato, oppure non lo sa proprio in quanto in quel periodo frequentava altri stadi, un anno in C2 arrivammo a Natale a quota 7 punti. Abbiamo assaporato spesso la vergogna di essere ultimi e la consapevolezza di avere una società e giocatori dilettantistici. Abbiamo lottato per molti anni di fila nei play out dell’inferno della lega pro. Siamo andati con il cuore in gola a Fiorenzuola. Se quella gara si fosse persa, credetemi, oggi non saremmo qui a commentare un Cesena Novara ma bensì una gara degli azzurri a Cologno Monzese; il Novara sarebbe fallito. Eccoci qui, arriviamo da due anni stupendi, dove ogni cosa che facevamo diventava oro. Una doppia promozione che ci ricorderemo per tutta la vita. Ieri,distrutto psicologicamente dall’ennesima figuraccia, nel tunnel del “Manuzzi” ho abbracciato Rigoni e gli ho detto “Marco oggi dopo il terzo gol subito ho maledetto la tua rete contro la Reggina.” La sua risposta è stata “Danny sei pazzo? Vuol dire che oggi avremo giocato con l’Albinoleffe”. Dobbiamo ripartire dalla risposta di Marco. Siamo a Gennaio, non possiamo archiviare già così prematuramente questa stupenda categoria. Sarà difficilissimo, quasi impossibile ma bisogna provarci. Lo urlo ai giocatori, visti troppo rinunciatari e molto superficiali in queste gare contro la Fiorentina e i romagnoli. Molti di loro nel bene o nel male a Giugno torneranno nelle loro società i appartenenza ma nel loro curriculum rimarrà una sonora retrocessione in maglia azzurra. Non credo possa essere una buona referenza per una carriera gloriosa.
Bisogna anche essere razionali e sereni anche noi tifosi. Non stiamo affondando in C2, non stiamo rischiando di naufragare in serie D, stiamo solamente rischiando di tornare a “casa” dopo una bellissima esperienza “all’estero”. Tornare in B non è assolutamente un dramma. Anzi, questa stagione anche se terminerà male porterà sicuramente esperienza a tutto l’ambiente. Anni fa il Piacenza venne promosso in serie A e retrocedette immediatamente. In serie B l’anno successivo riuscì nell’impresa di centrare nuovamente la promozione e a restare per molti anni nel “Paradiso” della serie A. Abbiamo una società serie, un amministratore delegato giovane, ambizioso e vincente. Credetemi non siamo il Treviso e l’Ancona. Oggi tutti ci deridono e ci ignorano. Ne riparleremo tra tre-quattro anni. Ne sono certo e chi oggi ci denigra prima o poi si inginocchierà a noi…. |