L'editoriale del 7-3-2012
mercoledė 07 marzo 2012 - 21:21
di Massimo Barbero
Ho atteso appositamente più di 24 ore prima di scrivere qualcosa. Non volevo che l’emotività legata al ritorno di Tesser (che ritengo di gran lunga il miglior allenatore passato da Novara, dal punto di vista tecnico ed umano) mi condizionasse nei giudizi.
Innanzitutto dico che mi spiace comunque per l’uomo Mondonico. Credo che un personaggio del genere (anche e soprattutto per il suo passato recente) non meritasse una fiducia “a tempo”. Evidentemente Massimo De Salvo ha voluto tracciare una riga su una delle scelte meno comprensibili (anche per la tempistica) della sua gestione. Con tutto il rispetto, il curriculum del “Mondo” parla chiaro: negli ultimi quattro campionati di A prima dell’esperienza di Novara (troppo breve per essere giudicata) aveva raccolto tre retrocessioni (con Atalanta, Torino e Napoli) ed un allontanamento ad ottobre (Fiorentina). Non aveva senso zavorrare dell’amarezza di un esonero un allenatore che aveva vinto due campionati consecutivi… per mettere al suo posto un collega che non aggiungeva nulla alle (ahinoi già scarse) speranze di salvezza. Credo che questo “esonero bis” sia stato determinato dal profilo eccessivamente basso adottato nelle ultime due trasferte. Dopo l’1-0 di San Siro eravamo a due punti dal Lecce che oggi è ancora in piena corsa per il quart’ultimo posto. Forse valeva la pena di provarci… anziché persistere nell’ostinata caccia agli 0-0… Non credo siano piaciute alla proprietà nemmeno la rinuncia quasi totale (Caracciolo a parte) agli acquisti di gennaio e certe scelte discutibili… sul modo di trascorrere le vigilie di gare determinanti…
Si volta pagina, dunque. Senza Pederzoli che lascia Novara senza troppi rimpianti (almeno da parte nostra). Se per la campagna acquisti estiva ha certamente delle giustificazioni (budget ridotto e poco tempo per operare) sono molto più deluso da quanto ha fatto nel mercato di riparazione. Non tanto e non solo per i giocatori che sono arrivati, quanto per il fatto che siano state rinnegate subito in maniera clamorosa le principali scommesse estive (Meggiorini, Giorgi e quasi… Morimoto) con il risultato di sbagliare due volte.
Ovviamente non è stato solo Pederzoli a commettere degli errori e tutti i problemi non sono certo finiti con la sua partenza. Questa serie A ci ha scottato enormemente, ma ci sono fondate speranze per credere che questa società possa crescere ulteriormente anche dai propri sbagli. Commessi in una situazione obiettivamente difficile (la “quota salvezza” in serie A da un paio d’anni a questa parte è estremamente alta per tutti) ed in un contesto di generale euforia (dopo due promozioni il rischio di sopravvalutarsi sarebbe alto per chiunque).
Questo campionato ci ha insegnato soprattutto che occorre tornare ad un “direttore” che abbia pieni poteri, che si carichi sulle spalle la squadra, nel bene o nel male, come facevano Borgo e Sensibile, che non si limiti a frase di circostanza, ma che faccia sentire la propria voce forte ad una piazza che ha bisogno di sentirsi coinvolta per scoprirsi passionale. Direttori “alla Pederzoli”vanno bene in società come il Palermo o il Cagliari dove c’è un presidente-padrone alla Zamparini o Cellino che fa e disfa. Lo stile ed il rispetto dei ruoli che utilizza la proprietà del Novara impongono dal punto di vista tecnico una presenza ben più ingombrante sulla scrivania e talvolta sul campo.
Ripartiamo come fossimo… sull’1-2 con la Reggina ai play off… Con più di un piede in B, ma con il dovere morale di lottare fino alla fine… per il massimo dei traguardi possibili… E se stavolta il miracolo non si dovesse concretizzare… potremmo ricominciare come avremmo fatto se quel Rigoni non avesse mai compiuto quel capolavoro (per il quale non smetterò comunque mai di ringraziarlo…). Ancora con Tesser e con un nuovo direttore sportivo. Senza illusioni pericolose, ma con la coscienza di avere una società ed una squadra in grado di darci altre soddisfazioni in una categoria (la B) che fino a tre anni fa per questa città era una chimera.
Chiudo con una calorosa stretta di mano all’uomo ed all’allenatore Mondonico. E con una grande pacca sulla spalla ad Attilio Tesser ed al suo staff che nemmeno per un istante erano usciti dal mio (nostro) cuore. E’ stato triste e bello assieme cogliere la loro umanissima e genuina sofferenza nei giorni del dopo Palermo. Un sentimento che ne ha rafforzato la popolarità e la riconoscenza dell’intera città per le imprese degli anni scorsi. E ci farà tornare allo stadio domenica sera pieni di entusiasmo, pur da ultimi in classifica… Perché dal tunnel sbucherà di nuovo il NOSTRO mister… Tanti applausi a lui, ma anche a Massimo De Salvo che aspettiamo di nuovo tra noi al “Piola”… I battimani non devono essere per forza sinonimo di consenso pieno… Ma in certe circostanze possono e debbono rappresentare uno stimolo per ripartire… perché al di là delle opinioni differenti… remiamo tutti dalla stessa parte… Forza Massimo, Forza Attilio, Forza Novara sempre! |