Il prossimo avversario: il SIENA
venerdė 16 marzo 2012 - 14:43
Analizziamo nel dettagio i prossimi rivali che incontreremo domenica pomeriggio all'Artemio Franchi
La vittoria contro l'Udinese ha ridato entusiasmo alla piazza: l'impresa rimane proibitiva, ma Tesser e i suoi ragazzi ci crederanno finché la matematica autorizzerà a sperare. La trasferta di Siena e la successiva partita interna contro il Lecce diventano due gare da vincere assolutamente. Ora o mai più.
SANNINO. Non sarà comunque facile espugnare la città toscana, feudo di Giuseppe Sannino, un tecnico giunto al grande palcoscenico della serie A a 54 anni suonati, dopo un ventennio di gavetta in provincia. La sua è una storia molto affascinante: nasce a Ottaviano (NA) ma si trasferisce ben presto a Torino, dove il padre lavora alla FIAT. Da estroso centocampista milita in molte squadre lombarde semi-professionistiche (Voghera, Fanfulla, Vigevano), poi nel 1988 intraprende la strada dell'allenatore iniziando dagli Allievi del Voghera. Una decina di anni dopo approda alla Biellese, poi al Sudtirol (dove ottiene una promozione in C2); riporta Lecco e Pergocrema in C1 nel 2007 e nel 2008; infine arriva il suo vero capolavoro, cioè il doppio salto con il Varese dalla C2 alla B, che gli vale la panchina d'oro della Lega Pro nel 2010 e quella di serie B l'anno successivo. La sua fama di grande motivatore, unita all'esperienza decennale nelle serie minori, gli ha permesso di non sfigurare al primo impatto con la grande ribalta.
RISULTATI. Il Siena è reduce da una striscia positiva molto importante, con tre vittorie consecutive raccolte nelle ultime tre uscite di campionato contro Palermo e Cagliari (al Franchi) e contro il Cesena (fuori casa). Questo filotto ha permesso ai bianconeri di portarsi a quota 32 punti, sopravanzando Parma e Cagliari, a +7 dal terz'ultimo posto occupato dal Lecce. Ricordiamo che all'andata la gara del Piola era finita in parità sull'1-1, con reti di Calaiò e pareggio di Gemiti.
CAMPO. Il modulo preferito di Sannino è senz'altro il 4-4-2, un vero dogma per lui. Il Siena era già abbastanza rodato su tale impianto di gioco, in quanto anche il predecessore Antonio Conte amava schierarsi in questo modo, magari solo con gli esterni di centrocampo un po' più offensivi. Facile ipotizzare per domenica una conferma in blocco della difesa: davanti a Pegolo (Brkic sarà ancora una volta out) dovrebbero agire, da destra a sinistra, Vitiello, Rossettini, Terzi e Del Grosso. Il centrocampo potrebbe subire invece qualche variazione, anche in vista dell'impegno infrasettimanale contro il Napoli nel ritorno della semifinale di Coppa Italia: vanno messe in conto le probabili defezioni di D'Agostino e Bolzoni, quindi come interni rimangono Gazzi, Vergassola e Parravicini per due posti, mentre sugli esterni bisogna sceglierne due tra l'ex Giorgi, Brienza, Grossi e Angelo (con i primi due favoriti). Attacco privo di Calaiò per il resto della stagione (l'arciere ha subito una frattura al perone): largo dunque al tandem Destro-Bogdani, con Pablo Gonzalez in fase di recupero da una lombalgia che l'ha frenato nelle ultime settimane.
SIENA (4-4-2): Pegolo; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Giorgi, Gazzi, Vergassola, Brienza; Destro, Bogdani.
Marco Rebuffo
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