Il prossimo avversario: la ROMA
venerdė 30 marzo 2012 - 14:26
All'Olimpico a testa alta!
Roma, stadio Olimpico: una trasferta, quella con i giallorossi, che manca addirittura dalla stagione 1955-56, quando i padroni di casa si imposero per 2 reti a 1. L'archivio ci propone anche una vittoria azzurra per 3-1 nella "città eterna", datata 1940! Oggi sarà Luis Enrique contro Attilio Tesser: il tecnico asturiano incarna il tanto decantato "progetto" che la dirigenza americana vorrebbe mettere in atto nella Capitale, imperniato sui giovani e su un calcio spettacolare. La stagione in corso è stata alquanto interlocutoria in questo senso, infatti la Roma ha alternato sprazzi di bel gioco e buoni risultati a lunghi momenti di sterile possesso palla, sconfitte pesanti (specie in trasferta) e attimi di nervosismo eccessivo. Le ultime uscite dei giallorossi dimostrano questa tendenza assai altalenante, in cui difficilmente vi sono vie di mezzo, intese come pareggi: in 7 partite sono arrivate 3 vittorie e 4 sconfitte, la più pesante delle quali è stata sicuramente quella di Bergamo, preceduta dal discusso caso-De Rossi. Insomma a nove giornate dal termine Luis Enrique divide ancora le folle, tra chi sostiene le sue idee e la sua concezione del calcio e chi afferma che è inadatto al campionato italiano. Dalla sua parte c'è comunque la lodevole volontà di lanciare i giovani: Lamela, Pjanic, Borini, Bojan, Marquinho, José Angel, Rosi sono tutti poco più che ventenni entrati più o meno stabilmente tra i titolari di questa Roma. Non dimentichiamo poi i ragazzi della "cantera" Greco, Viviani e Piscitella, saltuariamente impiegati in campo.
L'allenatore spagnolo, in ogni caso, è lungi dal farsi influenzare dai media e mette in pratica la sua filosofia in barba a qualsiasi critica: 4-3-3 d'ordinanza, che in teoria dovrebbe ricalcare il modulo blaugrana, di cui "Lucho" allenava la squadra B fino allo scorso campionato. Tra i pali una delle note liete della campagna acquisti estiva, cioè il portierone olandese Maarten Stekelenburg, protagonista della finale degli ultimi mondiali sudafricani. Difesa in emergenza, viste le sicure defezioni di Burdisso, Juan e Heinze (quest'ultimo squalificato): i centrali saranno con ogni probabilità Kjaer e Daniele De Rossi, chiamato a ricoprire un ruolo solitamente non suo, ma nel quale si è già disimpegnato bene in alcune circostanze, senza dimenticare che abitualmente, in fase di attacco, "capitan futuro" scala sulla linea dei centrali facendo salire i due terzini in posizione di ali. Sugli esterni ballottaggio per due maglie tra Taddei, Rosi e José Angel. Centrocampo con Gago sicuro; ai suoi lati Pjanic (anche se il bosniaco ieri ha accusato un problemino muscolare) e Marquinho, favorito su Simplicio. Attacco a tre con Osvaldo (recuperato dall'affaticamento muscolare di inizio settimana e dalla piccola distorsione alla caviglia di mercoledì), Lamela e Totti: il capitano non è ancora al meglio, ma dovrebbe stringere i denti, con Bojan pronto in panchina in caso di necessità. Il protagonista indiscusso degli ultimi mesi, Fabio Borini (fresco di 21° compleanno), è invece costretto ai box per uno stiramento e dovrà seguire i compagni dalla tribuna.
Roma (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Kjaer, De Rossi, José Angel (Rosi); Pjanic (Simplicio), Gago, Marquinho; Totti, Lamela, Osvaldo.
Marco Rebuffo |