Lente d'ingrandimento
venerdė 13 aprile 2012 - 07:29
di Simona Ragusa
A Parma serviva un Novara coraggioso e arrabbiato, ma purtroppo quello sceso in campo al Tardini non è stato niente di tutto ciò.
L’assetto scelto da Tesser, l’atteggiamento degli undici titolari e anche di chi è subentrato nella ripresa ha restituito un’immagine del Novara che non ci aspettavamo. O almeno, avremmo voluto vedere un Novara completamente diverso: aggressivo su ogni pallone e pronto alla reazione dopo il primo e anche dopo il secondo gol gialloblù. La reazione c’è stata, certo, ma troppo timida per poter sorprendere giocatori esperti come Zaccardo e compagni.
I cambi optati da Tesser hanno rivelato il chiaro tentativo di provare a ribaltare un risultato che il Parma ha saputo difendere senza tirare fuori gli artigli, perché non ne ha avuto bisogno.
La coppia d’attacco schierata in partenza, formata da Mascara e Morimoto, non ha mai dato filo da torcere alla retroguardia emiliana. E neppure gli inserimenti di Rubino e Jeda hanno mai mandato in tilt i padroni di casa. Troppo statici e mai operai. L’atteggiamento attendista della prima frazione non ci ha mai permesso di rubare palla e di affacciarci dalle parti di Mirante. Ci siamo riusciti una sola volta, fallendo in fase di conclusione con Rigoni, con conseguente capovolgimento di fronte e vantaggio emiliano.
Il raddoppio di Jonathan è il riassunto perfetto di una stagione che ci ha visto troppe volte puniti per amnesie difensive che oggi paghiamo a caro prezzo. Reo di colpe è però anche il centrocampo. Da qui dovrebbero partire le idee, dal piedino di Pesce, dall’estro di Rigoni come dalla forza di Porcari. Ma a Parma abbiamo assistito ad un altro film, il cui finale è stato inaspettato, così come il copione andato in scena.
Un 2-0 che avremmo voluto e potuto evitare. Che non ci avrebbe regalato la permanenza in A, ma che ci avrebbe tenuto aggrappati ad una speranza, ancora più affievolita da un Lecce da prendere come esempio e da una Lazio, prossimo avversario che, reduce dalla sconfitta in casa della Juve, ha mille buoni motivi per volersi tenere stretto quel terzo posto. |