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L'editoriale del 25-4-2012
mercoledė 25 aprile 2012 - 18:45
di Massimo barbero
In questi casi il verbo più appropriato da utilizzare è “rosicare”… E’ quello che è successo a Reja che ha definito il pubblico di Novara: “il più maleducato che abbia mai incontrato in tutta la mia carriera”. Forse il tecnico goriziano dovrebbe insegnare anche ai componenti della propria panchina a non rispondere ai tifosi avversari… Una cosa è certa. Nel “correttissimo” Olimpico, date le distanze, per insultare qualcuno che sta sul terreno verde (o ai bordi) bisogna avere sottomano il numero di cellulare del destinatario… perché a voce è praticamente impossibile, salvo che si disponga di ugola sovrumana… Il tecnico della Lazio ha però certamente toppato quando ha aggiunto: “io a Novara non ero mai venuto…”. Eh no, caro mister gli almanacchi non mentono… Non ti dice nulla un 4-1 incassato con il Monselice con tripletta di tal Luciano Masuero? O un 3-0 subito dal tuo Gorizia l’anno dopo? O un 4-0 visto dalla panchina del Mestre, con doppietta dell’oggetto misterioso Fabrizi? A questi lontani ricordi ora si aggiungerà l’immagine a colori della prodezza di Mascara… Sta di fatto che, ogni tanto, la storia si ripete. Ed oggi per la settima volta consecutiva il piccolo Novara in una gara di campionato ha battuto in casa la grande Lazio. Chissà cosa ne pensano coloro che ci avevano sotterrato di commenti impietosi dopo il 3-0 dell’andata…. Siamo ancora una squadra “improponibile” e “impresentabile”? O è stata tutta colpa del sintetico? O di quell’assistente irriverente che ha cambiato idea sul gol del 2-1 per gli ospiti? Sfido l’opinione di Reja, per dire che questa è stata soprattutto la vittoria del pubblico. Di quella gente che oggi è venuta a tifare Novara nonostante il rischio di una retrocessione matematica e la prospettiva di un ponte o una una gita fuori porta con annessa grigliata.. Oggi eravamo forse meno del solito, ma molto più “veri” delle gare in cui c’è il cartello “tutto esaurito”. Sul campo questo Novara-Lazio è la migliore dimostrazione possibile che il calcio è affascinante soprattutto perché fatto di episodi. Gli azzurri hanno dato tutto, sono stati propositivi e ben ispirati nel condurre trame di gioco. Hanno ridotto al minimo il gap contro una squadra che in classifica ci precede a distanza siderale. Però questa partita poteva finire con qualsiasi altro risultato senza che nessuno avesse a gridare allo scandalo. Il rammarico è proprio questo: se vittorie del genere fossero arrivate del girone d’andata (ripenso alle gare casalinghe contro Catania, Bologna, Lazio o anche Palermo…) forse la nostra stagione avrebbe preso una piega diversa. Credo che Tesser abbia vinto questa partita con la scelta di confermare la fiducia a Fontana dopo la partita di Napoli. Escluderlo dopo un errore tanto vistoso sarebbe stato “bocciare” un uomo ed un portiere che in questi due anni e mezzo hanno dato tanto a questa squadra e tantissimo a questo gruppo. Magari ci sarà spazio per lasciare una chance a Coser nelle ultime gare, ma Jimmy non meritava proprio un’uscita di scena da sconfitto o peggio da “colpevole”. Per il resto faccio i complimenti a Mazzarani e Morimoto per essersi fatti trovare pronti alla prima da titolare dopo tanto tempo. E sottolineo (ma è superfluo) come questo Mascara discontinuo ci abbia già regalato almeno tre prodezze da conservare in cineteca. Ed ora la Juve… Mi ricordo l’emozione di quando da bambino il Novara giocava in C2 e aspettavo di vedere dal vivo, una volta all’anno, i vari Bettega o Platini… Stavolta invece non sarà una festa, né una passerella. Ma una partita di calcio molto importante in cui c’è in palio un pezzo di scudetto. Ed un’altra piccola-grande fetta di dignità per la nostra squadra del cuore che per 90’ avrà addosso gli occhi di tutti. Si deve tifare Novara (e non indirettamente Milan, Inter o Toro…) con l’orgoglio di essere arrivati a giocare una sfida del genere che fino a due anni rappresentava un utopia... Chiudo prendendo a prestito una frase che mi ripeteva spesso un supertifoso del Novara residente sul Lago d’Orta, quando facevo servizio civile verso la fine degli anni novanta. Ricordo qualcosa del genere, scusandomi fin d’ora con gli esteti del dialetto: “quand a ghera mia la creatina, la “goeba” la bastunavan a Nuara…”. Traduzione semplice: “Quando non si utilizzava la creatina (erano i tempi delle prima denuncia Zeman) la Juve le prendeva a Novara…” Mi parlava con lo stesso orgoglio degli anni della serie A vissuti dal vivo, come della squadra di allora (che si apprestava a giocare l’ennesimo play out di C2) che seguiva alla radio… Ora ha passato l’ottantina e vede tutte le partite alla tv. Ma figli e nipoti sono immancabilmente al “Piola” la domenica… Anche per gente così è doveroso urlare a squarciagola… Forza Novara sempre! |
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