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L'editoriale del 29-04-2012
domenica 29 aprile 2012 - 20:26
di Massimo Barbero
A volte anche un sogno può trasformarsi in un incubo… Nei lunghi anni di C2 chissà cosa avremmo dato per vivere una giornata del genere… Una domenica in cui nel nostro stadio la squadra storicamente dal maggior seguito di tifosi… si gioca una bella fetta di scudetto… contro il Novara, con addosso i riflettori di tutta Italia… Invece è stata una lunga agonia… A cominciare dal contorno. Non ce l’ho di certo con gli juventini “veri” che magari seguivano la squadra settimanalmente anche in serie B o negli anni (recentissimi) in cui i bianconeri lottavano per il settimo posto… Mi fanno arrabbiare quelli che: “Abbiamo vinto… hanno perso…”. Coloro che lo scorso 12 giugno hanno appeso una bandiera azzurra sul loro balcone… E che oggi si sono buttati con altrettanta disinvoltura nelle braccia della Vecchia Signora, ad un passo dal titolo. Un tifoso (o forse sarebbe giusto dire “un simpatizzante”) mi ha rovinato il pranzo chiedendomi: “Sono abbonato in Curva Nord, ma oggi voglio andare in Curva Ospiti. Come devo fare? Mi aiuti?”. La Tribuna d’onore nella mezzora antecedente la gara pareva teatro di una sfilata più che la degna cornice di una partita di calcio decisiva: gente che sbucava da ogniddove (sì, anche i politici o le persone in servizio per la Croce Rossa…) con un telefonino in mano, pronta a fotografare tizio o caio. Uno juventino sciarpato è piombato nella nostra cabina (ma dov’erano gli steward?) per chiedermi: “Mi presti il tuo pass…? Sai devo fotografare Platini…”. Purtroppo sul campo lo spettacolo, in chiave novarese, è stato ancor più deludente. Forse era un’utopia pensare di poter fermare questa Juve ad un passo dal tricolore. Però mi aspettavo una partita decisamente diversa. Ad esempio come quella vista in casa contro il Milan, peraltro nel momento peggiore della nostra stagione. Anche quel giorno si era capito che i rossoneri rimangono di un altro pianeta. Però avevamo mantenuto lo 0-0 per almeno un’ora di gioco… Potevamo passare in vantaggio con Caracciolo ad inizio ripresa… ed alla fine avevamo almeno due episodi arbitrali (sullo 0-1 e sullo 0-2) per recriminare a buon diritto. Stavolta non c’è stata storia. La Juve è stata padrona assoluta della situazione per tutto l’arco della gara. Forse ha ragione Paolo Molina quando sostiene (come del resto anche Tesser, almeno in parte) che ci eravamo bruciati quasi tutto il nostro tesoretto di energie psico-fisiche nell’esaltante mezzogiorno contro la Lazio. Lo ripetiamo da un po’ di tempo. Questo Novara può competere con le avversarie in serie A solo se riesce ad aggiungere il massimo dell’intensità a qualità tecniche inferiori a quelle degli avversari. Oggi forse è avvenuto addirittura il contrario. La Juve aveva più forza fisica degli azzurri. E ci ha triturato in mezzo al campo. Al di là delle simpatie calcistiche, vanno fatti i complimenti a Conte per il lavoro svolto in nove mesi di Juventus. Ha rigenerato una squadra che pareva da rifondare. Questo aggiunge valore anche ai nostri risultati dell’autunno 2010 quando il Novara di Tesser andò a tener testa a domicilio al “Franchi” di Siena alla squadra allora allenata dal tecnico pugliese, senza Bertani e con una difesa a pezzi nella ripresa. Siamo arrivati terzi dietro due autentiche corazzate: una era guidata dall’allenatore che oggi si gioca lo scudetto con i favori del pronostico; l’altra adesso senza la penalizzazione sarebbe da Europa League. Le ripetute sconfitte di Genoa e Lecce ci lasciano ulteriori rimpianti. Non per i punti non fatti oggi (davvero fuori portata) ma per quelli lasciati, anche per un pizzico di sfortuna, nelle due gare casalinghe contro salentini e rossoblu. Con quelle due vittorie oggi la nostra classifica avrebbe ancora un senso. Ed invece l’unico obiettivo resta quello di tenere a distanza un Cesena comunque ancora vivo ed orgoglioso. Molti conserveranno gadgets e foto ricordo di questa domenica allo stadio. Io ne porterò nel cuore un ricordo non piacevole, al di là dei quattro gol al passivo. Ho visto il nostro “tempio” invaso non tanto da una tifoseria avversaria appassionata, quanto da un pubblico occasionale, in cerca del nome e dell’evento più che della vera fede per una squadra di calcio. Mercoledì (e domenica) staremo più comodi e più larghi… L’obiettivo però rimane quello di riportare, prima possibile, la Juventus o il Milan nel nostro stadio per una gara di campionato… Sono un po’ in contraddizione con quanto scritto fino a qualche riga fa? E’ vero, me ne rendo conto... ma non tutti i sogni finiscono sempre così male… Arriverà anche la volta che… E quel giorno sopporteremo anche i tifosi improvvisati di qualunque fede siano… Forza Novara sempre!
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