L'intervista a Massimo De Salvo
martedì 29 maggio 2007 - 12:52
Intervista a tutto campo all'AD azzurro, Massimo De Salvo
Nella giornata di oggi abbiamo fatto un'interessante e simpatica intervista all'A.D. Massimo De Salvo:
Cominciamo con una domanda soft. Prima di diventare il “primo tifoso del Novara” di chi era tifoso Massimo De Salvo? Quale era il suo idolo da bambino? " Sono da sempre juventino. Il primo ricordo è legato alla tragica finale di Bruxelles. Quello decisamente più lieto alla Finale di Coppa Intercontinentale con l’Argentinos Juniors giocata di notte. Il mio idolo era Platini. Poi ho nel cuore Lippi perché ha riportato la Juve alla vittoria dopo anni di sfottò a scuola di milanisti ed interisti… "
Torniamo al Novara. Come spiega un simile calo nel ritorno? " Sinceramente ero preoccupato sin da prima che cominciasse la flessione. Consideravo infatti Sacchetti persona non idonea. Anche se molti non saranno d’accordo, non so se ci saremmo salvati senza il cambio di allenatore. E’ stata una scelta ponderata per il bene della squadra. Io e Borgo non siamo gente a cui piace cambiare per il gusto di cambiare. Io dico che abbiamo limitato i danni. Gattuso ha dovuto ricominciare la preparazione quasi daccapo. Abbiamo disputato anche delle buone partite, specialmente con le squadre forti ".
Da quanto conosce Borgo? " Dall’inizio di settembre 2006. Lui era alla ricerca di sinergie per aiutare la squadra, io aspettavo di incontrare l’uomo che incarnasse la mia idea di calcio per entrare nel calcio professionistico. Ci siamo trovati ed è iniziata questa avventura ".
Ci descriva Sergio Borgo in tre parole... " E’ una persona onesta, intelligente e competente. Io metto l’onestà al di sopra di tutto. E dico intelligente anche per il modo con cui riesce a parlare ed a farsi capire dai calciatori ".
Da appassionato di calcio, qual è il giocatore avversario che le è piaciuto di più quest’anno? " Così su due piedi… dico il portiere della Sangiovannese a Novara e…. Manzoni del Padova ".
Di sicuro non ci farà mai dei nomi… ma quanti giocatori servono a questo Novara per diventare competitivo per l’alta classifica? " Discepoli predilige un calcio palla a terra e noi dobbiamo cercare uomini adatti per questo tipo di gioco. E’ difficile dire quante persone servano. Bisogna partire dalle conferme eppoi vedere quello che manca ".
Quale sarà il destino dei giocatori in prestito? " E’ difficile dirlo perché non dipende solo da noi e nemmeno dai giocatori. Non posso promettere nulla, anche se qualcuno vorremmo proprio tenerlo…. Per Dall’Acqua il discorso è più complesso. E’ un attaccante forte ed un ragazzo serio però ci sono dei problemi che non sono legati all’ingaggio. Il Treviso vorrebbe monetizzare una sua eventuale cessione e lo sforzo complessivo potrebbe essere davvero troppo elevato ".
Cosa l’ha colpita in questi primi mesi nel calcio professionistico? " Mi aspettavo una maggiore organizzazione, quella che cerco di dare alla nostra società. Non è sufficiente per essere competitivi, ma è un valido inizio. Dobbiamo allontanarci dal calcio dei mecenati, di coloro che abbandonano se la loro azienda va meno bene. Vogliamo creare una struttura che renda la nostra realtà appetibile anche nel caso in cui ci sia una proprietà che per qualsivoglia ragione decida di passare la mano. Qualcuno dice che nel Novara non c’è una chiara divisione di ruoli, invece è vero l’esatto contrario. I compiti sono precisissimi e nessuno si permette di invadere competenze altrui, nemmeno il sottoscritto ".
C’è una società modello in serie A a cui vorrebbe assomigliasse il suo Novara? " Vorrei che il Novara creasse il proprio modello prendendo spunto anche dalle realtà diverse. Ma questo ovviamente è un traguardo ancora molto lontano da raggiungere ".
Discorso arbitrale… Lei è intervenuto pubblicamente dopo la partita di Grosseto… Successivamente c’è stata qualche altra direzione poco convincente… Come vanno le cose? " Io ho scelto di fare una riflessione precisa con gli organi competenti, in forma scritta senza proteste confuse o deferimenti. Noi non abbiamo parlato di sistema, ma della necessità di avere maggiore professionalità ed arbitri capaci. E’ chiaro che un Novara più forte potrebbe avere una maggiore tutela anche in questo senso ".
In poche parole, come definisce il pubblico di Novara? " Appassionato, rispettoso, civile. Quello che manca ancora è quell’amore per la squadra “al di là di tutto”. Mi spiego meglio. Da tifoso mi piacciono anche le vittorie ottenute di fortuna al 91’… Quelle sono difficili da ottenere se il pubblico fischia perché la squadra gioca male durante la gara. A fine partita è giusto criticare o fischiare, ma durante la gara bisogna mettere i giocatori nelle condizioni di rendere al meglio. Faccio un esempio: voi lavorate meglio con un datore di lavoro che si complimenta con voi, che vi incoraggia, vi stimola o con uno che non fa altro che rimproverarvi? Io credo nella prima ipotesi. Il pubblico per i calciatori in campo è un po’ come un datore di lavoro che deve dare gli stimoli giusti… Poi a fine partita/lavoro c’è spazio e tempo per criticare… ".
Qualche volta ha scritto sul “muro” del nostro sito. Sinceramente cosa ne pensa? Crede davvero che il sito possa essere uno strumento di confronto aperto tra società e tifosi? " Certamente, lo guardo spesso. Io sono disponibile al dialogo con tutti. Non a caso quando sono stato allontanato dal campo sono andato in curva, non in tribuna d’onore. Io credo si debba accettare il “muro” nel bene o nel male. Anche le critiche vanno rispettate perché per fortuna in Italia c’è la libera manifestazione di pensiero. Mi sono permesso di intervenire a chiarire quando lo ritenevo opportuno. Lo farò ancora, ma senza esagerare perché credo che il “muro” debba essere soprattutto lo spazio per la libera espressione dei tifosi ".
Nelle ultime domeniche la sua presenza allo stadio è andata via via diminuendo. Come mai? " E’ stata una scelta precisa. A me piace lottare, ma con le mie regole. Amo lottare per vincere, lottare per non perdere non fa parte del mio modo di essere. Ma in quel momento la squadra aveva anche bisogno di quello. La mia presenza era soprattutto legata al futuro. Ma in quel frangente avevamo soprattutto necessità contingenti di fare punti ed ho rispettato a distanza lo sforzo della squadra. Per poi tornare, puntualmente, a Busto quando potevamo finalmente guardare al futuro... ".
Abbonamenti 2007-2008, cosa avete in programma? " Stiamo studiando una Campagna Abbonamenti efficace. A breve avrete le novità al proposito. Ci saranno dei vantaggi economici per alcune categorie di persone. Vogliamo vedere allo stadio le famiglie... ".
Di solito ci si innamora di una squadra di calcio tra gli 8 ed i 16 anni. Farete qualcosa per avvicinare allo stadio i giovanissimi, per coinvolgere le scuole? " Siamo stati ieri a Torino per un Progetto della Regione Piemonte che ci ha sempre visto e ci vede in prima linea. Per le scuole abbiamo tante idee in testa. Vogliamo l’approvazione del Provveditore per organizzare delle visite guidate, degli incontri nelle scuole. Ci piacerebbe avere in ogni scuola un “Novara fan’s club”, un settore della Tribuna riservato agli studenti, con tifosi del Novara come “stewards” ad avviarli alla stessa passione. Vorremmo organizzare delle gite-trasferte con visite reciproche con altri ragazzi di altre città che avremo come avversarie ".
Che ne sarà del “Piola”? Come vanno le trattative per acquistarlo? Qual è il vostro progetto per renderlo a norma in qualsiasi caso? " Le trattative stanno proseguendo. Attendiamo in tempi rapidi la disponibilità per iniziare i lavori che la Commissione di Vigilanza ci ha indicato... ".
Come opererete sul Settore Giovanile? Ci saranno finalmente delle strutture adeguate? " Il settore giovanile ha un ruolo determinante nel nostro progetto. Se la prima squadra è un costo, il vivaio può essere un investimento. Col progetto Sestante vogliamo avvicinare a noi tutte le squadre del territorio. Per quanto riguarda le strutture, ci saranno novità importanti a breve. Ho letto da qualche parte che abbiamo lasciato perdere i nostri progetti iniziali. Non è vero, i nostri progetti non muoiono mai ".
Ringraziamo l'AD Massimo De Salvo per la grande simpatia con cui ha affrontato la nostra intervista e, come promesso, torneremo presto...
redazione forzanovara.it
|