L'intervista a Fabio Gallo
mercoledė 06 giugno 2007 - 12:53
Rilasciata al sito tornonews
Com’è nata la decisione di scegliere il Novara come prossima destinazione? “ Per la famiglia, ora mi sto trasferendo a Bergamo e farò avanti e indietro con Novara per gli allenamenti “.
Non le fa un po’ effetto passare dalla A alla C1? “ Assolutamente no, non ho mai fatto questioni di categoria. Scelgo sempre un progetto che mi possa gratificare e questo può diventarlo “.
Lei è stato annunciato al Novara poche ore prima che De Biasi fosse licenziato da Cairo… “ Pensa che ci sia un nesso con la mia scelta? No, pur essendo particolarmente legato al mister, la decisione di andare al Novara era già stata presa da alcune settimane e De Biasi ne era al corrente. Per cui non c’entra niente con il suo allontanamento. Ne avevo già parlato con Cairo, per correttezza e serietà ho voluto incontrare il presidente per avvertirlo della mia decisione “.
Cairo non le ha fatto controproposte? “ Non c’è stata possibilità perché avevo già fatto la mia scelta, non sapendo ancora nemmeno i programmi futuri del Toro. Lo ringrazio di tutto perché è stata sempre una persona corretta nei miei confronti “.
Qual è la dote più importante per un regista? “ E’ fondamentale avere una visione di gioco globale tra tutti i reparti e giocare a due tocchi, a me non è mai piaciuto dribblare troppo, ma passare la palla più velocemente possibile “.
Il suo ruolo sta quasi scomparendo e i registi che ci sono hanno ormai una certa età, da Pirlo a Corini, per fare qualche esempio. Come mai ? “ A volte penso che se avessi avuto dieci anni in meno avrei avuto molta più soddisfazione in A. Per fortuna ho sempre avuto estimatori e anche adesso sono stato parecchio ricercato sul mercato. In fondo sono arrivato al Toro a 35 anni e mi sono tolto delle belle soddisfazioni. Il problema è alla base, non si insegna più la tecnica ai ragazzini, solo forza e velocità. Per questo è un ruolo quasi in estinzione “.
Tempo fa si parlava bene di un certo Baronio, lo consiglierebbe al Toro? “ Non saprei se consigliarlo o meno, giocare a Torino non è semplice. Ha avuto una carriera in chiaroscuro rispetto a quanto prometteva anni fa. Lo conosco perché siamo stati insieme al Brescia, lui ha le caratteristiche del classico regista “.
Un suo ormai ex compagno di squadra ha avuto molti problemi quest’anno, Abbruscato. Gli consiglierebbe di cambiare aria? “ Purtroppo non è esploso come tutti si aspettavano, ci sono annate storte che girano così. Secondo me quanto non gli è riuscito quest’anno lo farà il prossimo. Non so se può ripartire dal Toro, non è semplice per lui, deve ricominciare da zero e quella granata non è una piazza che sa aspettare molto. Comunque ha la forza morale e qualitativa per riemergere alla grande. Non dimentichiamoci che era anche il suo primo anno in A “.
Che rapporto ha avuto con Zaccheroni? “ A me personalmente non è andata molto bene con lui, Zac vedeva il calcio in modo diverso rispetto agli interpreti che aveva a disposizione. Ho sempre rispettato le sue scelte com’era giusto che fosse, ma quando i risultati non sono venuti doveva cercare di cambiare gli interpreti, cosa che non ha fatto subito. Però devo dire che sul piano umano è un’ottima persona e non è mai mancato il dialogo con lui “.
Qual è stato il momento più esaltante della sua esperienza in granata? “ Senza dubbio la finale playoff contro il Mantova. Uno stadio straordinario, a molti il Delle Alpi non piaceva, ma pieno com’è stato in quell’occasione è stato bellissimo. Il periodo più negativo invece è coinciso con la sconfitta contro il Chievo, anzi a dire il vero tutta la settimana vissuta prima dell’impegno veronese è stata difficile. Per fortuna con il Cagliari, con il ritorno di De Biasi, abbiamo vinto e ci siamo risollevati “.
Un saluto ai tifosi granata? “ Li ringrazio tutti, perché ci sono stati sempre vicini. La tifoseria granata è consapevole e competente, ho accettato le critiche quando giocavo male, così come mi hanno fatto piacere gli elogi quando ho fatto bene. Ho vissuto momenti indimenticabili e sono orgoglioso di aver vestito questa maglia “.
A Novara aspira alla promozione in B? “ Certo, altrimenti non mi compravano! (Ride). Io sono esperto di promozioni! “
intervista pubblicata con l'autorizzazione di toronews.it (Marina Beccuti) |