L'editoriale azzurro
domenica 13 aprile 2014 - 10:52
di Massimo Barbero
5 gol incassati nel giorno del mio compleanno… 4 in quello del grande Claudio Vannucci… Meno male che Danny Faranna compirà i suoi 32 in luglio quando questo incubo sarà finalmente finito… altrimenti avremmo dovuto portarci in trasferta il pallottoliere…
Ho cominciato con un’amara battuta perché non so davvero più cosa scrivere di questa squadra… Non sono mai d’accordo con i ritiri punitivi… ma fossi al posto di De Salvo chiuderei tutti i giocatori sotto contratto a Novarello (infortunati compresi) senza tv e con cellulare o affini vietati… sino a giovedì sera… Quando dal tunnel del “Piola”dovranno uscire 11 leoni… non la banda di comparse che inseguiamo per gli stadi di tutta Italia… da fine agosto ad oggi…
Non ci sono alibi e guai ad aggiungerne degli altri a questo gruppo di giocatori. L’inizio della fine è stato quando questa società ha cominciato a mettere in discussione Tesser. Eppoi Gattuso. Eppoi Aglietti. Eppoi Calori. Eppoi (dicono gli espertoni di mercato) ancora Aglietti… Eh no signori, in campo ci vanno loro… quei calciatori che ieri si sono fatti sopraffare senza resistenza alcuna da Ristovski ed Alhassan ancor prima che da Jonathas e Jefferson.
Io ci credo e voi ragazzi azzurri? Che avete in testa? Il rinnovo del contratto? L’adeguamento? Il prolungamento? Le bizze di una società che in questo momento non ascolta il vostro procuratore che vorrebbe…? Le vacanze estive o il ponte “rovinato” dalle partite con Pescara e Palermo? Io nulla di tutto questo. Io ho in mente il Trapani, solo il Trapani, null’altro che il Trapani!!!
Perché so quanto conta la partita di giovedì. Perché so che una vittoria ci permetterebbe di guardare la classifica in maniera diversa. Ma so anche altrettanto bene che un’altra “non vittoria”risulterebbe terribile alla vigilia di un ciclo di ferro che ci porterà ad affrontare Pescara, Palermo e Modena in rapida sequenza… con due gare in trasferta (sigh) ed un impegno in casa contro la formazione più forte del campionato.
Perché sono stato, come molti di voi, per anni a Fiorenzuola, Ospitaletto, Brescello e Crevalcore e non voglio tornarci… O meglio non accetto di tornarci solo per i limiti caratteriali di una rosa che avrebbe le potenzialità per regalarci un anno di B quantomeno dignitoso, all’altezza di coloro che sgomitano nel gruppone del campionato.
Purtroppo a questo Novara manca qualcuno nello spogliatoio che faccia da vero leader. Che trascini i compagni in campo quando c’è chi si fa prendere dalla paura. Che afferri per il collo qualcuno quando è il caso… E’ una carenza strutturale che può essere colmata solo con la crescita collettiva di tutto il gruppo. Si può e si deve dare di più. Molto di più.
Ho esultato come un matto per la salvezza in C2 del Novara di Vallongo… la squadra più scarsa che la mia memoria di tifoso possa ricordare… Ma quello era un gruppo di giocatori che, accantonate le utopie di Chierico, aveva capito, a dispetto del blasone, di essere il più debole del lotto (o quasi) e si era messo a lottare fino alla fine per difendere un posticino nel calcio professionistico. Ne era nata una squadra che si arroccava nella propria area di rigore, pronta a difendere in ogni maniera la solita punizione gol di GianMario Consonni o lo spunto isolato di un Giordano ormai sul viale del tramonto… Quegli azzurri avevano capito che in caso di una retrocessione a Novara… per molti di loro non ci sarebbe stato più posto nemmeno in C2… e lottarono fino alla fine… per un ideale (il nostro) ed un posto di lavoro…
Qui la situazione non è molto diversa…In caso di fallimento sportivo a Novara… per quanti di questa rosa ci sarà ancora posto in serie B o ancora più in alto? Prima o poi i contratti più o meno lunghi finiscono… e non sempre al pur bravo procuratore riesce l’ennesimo miracolo…
Cari calciatori azzurri… non smetterò di inseguirvi lungo tutta la penisola… Fino a fine maggio (e forse oltre) a Bari… quando dovrete guardare negli occhi coloro che in questa stagione hanno affrontato decine di migliaia di chilometri convinti di poter seguire una squadra che fosse almeno parente (magari alla lontana) di quella esaltante della “remuntada”…
Io ci credo, ci credo ancora! Io sono convinto che in un modo o nell’altro ce la faremo… Come lo ero nell’anno di Fiorenzuola quando eravamo a 4 punti a dicembre, Como o dei play out con Imperia e Voghera. E non pretendo nulla di più che la certezza di vedere la stessa convinzione negli occhi e nelle gambe di coloro che indossano la maglia azurrra. Siamo in guerra, ma i soldati in prima linea… sono loro… quelli che vanno in campo ogni settimana… Noi siamo pronti ad accompagnare ogni loro assalto… ma la carica deve partire dai protagonisti… Un secondo tempo come quello di ieri… smonta anche il più inguaribile degli ottimisti… E’ stato difficile commentare quei 45 minuti alla radio… e gettare gli occhi verso quel settore azzurro che si svuotava mammano, con così grande anticipo…
Sono giorni nerissimi per chi ama davvero il Novara. Il cuore dei veri appassionati sanguina. Ma chi ha vissuto da vicino gli ultimi trenta-quaranta anni (o anche solo quindici-venti) di questa società… sa benissimo che abbiamo sette vite… che quando l’abisso pare inevitabile… tiriamo fuori il nostro orgoglio ed il nostro meglio… Io ci credo e continuerò a crederci… Fino alla fine… Gli altri stiano pure a casa giovedì sera… di tutto abbiamo bisogno tranne che del pur lucido pessimismo dei soliti “sotuttoio…”... Forza Novara sempre!
Massimo Barbero
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