Tornando da Cremona ...
lunedė 12 novembre 2007 - 20:35
di Thomas Gianotti
Tornando da Cremona ieri sera, inevitabilmente ho pensato, come tutti presumo, alla morte di Gabriele Sandri. Pur non avendo ancora chiaro quanto avvenuto, la memoria e’ tornata ad una trasferta di qualche tempo fa in Umbria. Dopo una sosta in autogrill, mentre il nostro bus ripartiva, da un’aiuola e’ uscito un gruppo di scalmanati che ha preso a bastonate la parte posteriore del mezzo gia’ in movimento. Non sono riuscito a non pensare a cosa avrebbe potuto scatenare quella bravata, alla luce di cio’ che e’ accaduto ieri. Mi e’ venuto spontaneo fare un parallelo con quanto successo ieri in Toscana e quanto successo tempo fa. Mi sono domandato come avrei potuto reagire se fosse successa una cosa simile quella domenica per noi festosa, a come avrei guardato in faccia i genitori, a come avrei potuto tornare allo stadio senza piu’ vedere uno di noi, come avrei potuto accettare di vedere il suo posto inesorabilmente vuoto. Mi sono chiesto se avrebbe ancora senso impegnarsi cosi tanto per coinvolgere piu’ gente possibile a seguire il Novara. Non sono stato capace di darmi una risposta. Si e’ discusso in tv sino alla nausea della giornata di ieri e trovo vomitevole come si sia cercato di spostare l’attenzione della piazza sui tafferugli di Bergamo e Roma, facendo quasi passare in secondo piano la morte di un uomo. Non approvo la rabbia e la vendetta del mondo ultras, ma mi aspettavo piu’ rispetto per chi purtroppo non c’e’ piu’, perche’ morire cosi e’ incredibilmente assurdo e inaccettabile, perche’ poteva benissimo esser uno di noi, un amico, con il quale dividi la passione per il Novara. Ora da risolvere non ci sara’ solo il problema “ultras”, ora la priorita’ va data alla sicurezza individuale e in special modo al rapporto tra istituzioni e cittadini. Ormai la fiducia nelle istituzioni rasenta lo zero, spesso le forze dell’ordine sono costrette ad applicare norme che loro stesse reputano assurde. Pensavo che dopo la tragedia Raciti si fosse toccato il fondo, ma mi sono grossolanamente sbagliato. La sconfitta di Cremona passa in secondo piano, Gabriele invece a casa sua non tornera’ piu’ ed ancora una volta tremo al solo pensiero che la stessa cosa, la stessa assurda ed evitabile cosa poteva accadere ad uno di noi, ad uno dei miei amici. No, non mi fido piu’ nemmeno io…
Thomas Gianotti |