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Addio sogni di gloria. Con la sconfitta odierna, obiettivamente giusta per quanto potuto osservare oggi, il Novara conferma evidenti problematiche che non si limitano alla sola retroguardia, bensì a tutta la squadra, dalla condizione fisica di alcuni giocatori all’inserimento nel modulo scelto da Mister Bellotto, apparso quantomeno “anomalo” al cospetto di un avversario decisamente “in palla”.

I padroni di casa hanno disputato una gara attenta, dove maggior prestanza fisica e determinazione hanno di fatto caratterizzato la gara, portando alla vittoria un gruppo molto più giovane degli azzurri, ma non per questo da sottovalutare.

Forse proprio un approccio sbagliato nell’affrontare la sfida, è risultato fatale ai giocatori del Novara, che sin dalle prime battute hanno sofferto la pressione del Legnano. Di fronte ad una fitta serie di passaggi di prima e veloci ripartenze, Ciuffetelli e compagni non hanno saputo impostare una partita che permettesse loro di colpire l’avversario in contropiede, oppure di  trovare una giocata personale che sbloccasse il risultato a loro favore. Raffaele Rubino, meritevole per la consueta grinta e volontà dimostrata, (che lo premia con il tredicesimo gol stagionale), è apparso troppo isolato in avanti ed in balia dei propri marcatori, in uno schema che a nostro avviso risulta estremamente difensivo e penalizzante nelle azioni di rimessa.

Nell’arco di tutta la gara, gli azzurri hanno cercato più volte di impensierire la difesa lilla con passaggi lunghi, senza ottenere alcun risultato e con l’aggravio di non aver mai creato un’azione concreta che potesse sfociare in una marcatura.

In uno schema iniziale che ha visto ancora una volta Matteassi destinato alla panchina, sebbene quest’ultimo abbia potuto giocare buona parte della gara per l’infortunio occorso a Chiappara, restano ancora decisamente troppi i dubbi legati alla formazione, cui Bellotto sembra essersi affidato per il proseguo dell’attuale stagione. Inoltre, qualche perplessità in tribuna si è manifestata all’ingresso in campo di Bresciani al posto di Sinigaglia, non tanto per le qualità tecniche del giocatore, ma principalmente perché di fronte ad un passivo ormai più che netto, ci si sarebbe aspettato l’ingresso di un attaccante in più, (N.d.R. Chiaretti), che aiutasse Rubino nelle manovre d’attacco. I tre gol subiti nella partita odierna non lasciano dubbi al fatto che, per la prossima stagione, si dovrà intervenire pesantemente per rafforzare la difesa, attualmente la più perforata di tutto il girone. Detto questo va però sottolineato che contro il Legnano non si può addossare la colpa soltanto alla retroguardia, ma la stessa debba essere concretamente distribuita fra tutti, indistintamente, giocatori e staff tecnico.

Al termine della gara la delusione per quello che si è potuto osservare, (o meglio, purtroppo, per ciò che non si è potuto gustare), accresce la rabbia per aver gettato l’ennesima e forse ultima chance di agganciare il gruppo di testa della classifica. Mentre qualcuno potrà godere di una personale rivincita per il successo scaturito, la dirigenza azzurra dovrà per forza analizzare con attenzione le lacune della squadra, capirne i motivi per i quali il gruppo non riesce a dare una continuità ai propri risultati, infondere sicurezza nei propri uomini e programmare fin da ora la prossima stagione, quella che rappresenterà il Centenario del Novara. Per il bene di tutti, ma fondamentalmente della squadra, meglio concentrarsi sulle prossime gare senza più effettuare alcun calcolo. Play-off o play-out, per gli azzurri diverrà indispensabile affrontare ogni singolo impegno con grinta, tenacia e determinazione. Ovvero con ciò che oggi, ed in altre occasioni, è venuto meno ai nostri giocatori, che non possono e non devono arrendersi ad una stagione incolore, per il rispetto nei confronti dei propri Tifosi e per la gloriosa maglia che indossano e, sostanzialmente, perché come professionisti hanno il dovere di impiegare tutte le energie a loro disposizione. Quando vedremo tutto ciò, anche a fronte di un passivo, si potrà sempre essere fieri della propria squadra e dei propri giocatori. Ma oggi, consentitecelo, proprio no. L’ultima nota va al fatto che con il rigore della gara di oggi, (corretto stante il regolamento), il Novara si è visto assegnare contro il primo penalty della stagione. Un peccato che Berti non l’abbia respinto, sebbene avesse intuito la direzione del tiro.

Gli altri risultati della giornata confermano, in sostanza, il gruppo di testa (con una posizione, l’ultima, ancora incerta ed alla quale puntano diverse squadre). In attesa di conoscere l’esito del posticipo di domani sera fra Sassuolo e Cavese, che potrebbe rappresentare il primo posto in solitaria per gli emiliani in caso di vittoria, il Cittadella si gode il momentaneo primato grazie alla vittoria per 3-1 sulla Cremonese, in un incontro dove ben tre reti, sulle quattro realizzate, sono scaturite da un calcio di rigore. Grazie a questo risultato il Cittadella supera in classifica proprio i lombardi, che seguono ad un punto. Monza (prossimo avversario degli azzurri) e Foligno, si dividono la posta in palio, con la squadra di casa che raggiunge il pareggio soltanto sul finire di gara. Altro pareggio, sempre per 1-1, quello fra Lecco e Padova, dove questa volta è la squadra ospite a raggiungere il pareggio quasi allo scadere. Il risultato più eclatante è sicuramente quello della sconfitta interna del Venezia a favore della Pro Patria, con il minimo risultato di 1-0. Gol giunto a soli sei minuti dal termine e che permette alla squadra “bustocca” di portarsi a sole due lunghezze di distanza dagli azzurri in classifica. Successo esterno anche per la Pro Sesto, che a Manfredonia si limita a siglare un solo gol che basta ad incamerare tre punti preziosi in chiave salvezza. Il Foggia passa sul campo di Pagani con un calcio di rigore a dieci minuti dal termine, che permette ai rossoneri di agganciare la quinta posizione in compagnia del Padova. Termina l’analisi la gara fra Ternana e Verona, partita fra nobili decadute, che sancisce la triste realtà della squadra scaligera, sconfitta per 2-0 e relegata sempre all’ultimo posto, a quattro lunghezze dalla Paganese penultima.

La sosta di campionato prevista per domenica prossima, potrà aiutare gli azzurri a ritrovare la necessaria condizione, venuta meno nell’incontro di oggi. Punto fisso, ad ogni modo, dovrà restare quello di affrontare qualsiasi impegno con la grinta e la determinazione necessarie a vincere contro ogni avversario. Ritrovare quella “fame di vittorie” che caratterizza l’andamento della partita, che infonde entusiasmo nei Tifosi, che a loro volta incitano ancor di più i propri beniamini. Ci sono ancora nove partite al termine ed alcune contro avversari accreditati per la vittoria finale. Beh… togliamoci qualche soddisfazione e complichiamo loro la vita. Dimostriamo che contro il Novara non è facile imporsi. E allora sì che comincerà il vero divertimento…

Forza Novara sempre !

Giovanni Chiorazzi

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