Il punto della 30a giornata
domenica 06 aprile 2008 - 20:29
di Giovanni Chiorazzi
In settimana avevamo chiesto a società e giocatori una partita vera, che onorasse la gloriosa maglia azzurra e riscattasse la deludente prestazione dell’andata… E’ così è stato !
Il successo odierno, maturato nei confronti di un avversario davvero ben organizzato, capace per lunghi tratti di mantenere le redini del gioco, (specie nel primo tempo), ma presentatosi a Novara con poca convinzione ed un po’ troppa arroganza, rappresenta il premio più bello per gli sforzi che la squadra di Bellotto ha impiegato, nell’affrontare una squadra dall’alto valore tecnico ma incapace di rendersi seriamente pericolosa.
Il più classico degli esempi, dove si evidenzia che nel calcio non contano i nomi altisonanti, i giocatori pagati a peso d’oro ed i proclami di “corazzata”, ma soltanto grinta, umiltà, cuore e fame di vittoria !
Con alcune assenze di spicco fra gli azzurri, in special modo quella di Ludi in difesa, si è potuto gustare un incontro interessante, con azioni da ambo le parti e con un finale di gara intenso ed al cardiopalma.
Segnali più che positivi sono giunti da tutti i reparti: in difesa la prova più significativa resta quella di non aver subito alcun gol al passivo, evento che non accadeva dalla 16a giornata contro il Verona, quando gli azzurri si imposero per 1-0. Lo stesso Brichetto, in un paio di interventi, è apparso più sicuro e determinato, forse grazie anche ad una ritrovata serenità. A centrocampo si è forse sofferto un po’ troppo, ma va anche sottolineato che nel caso di Coletto potesse pesare, “inconsciamente”, il fatto di giocare contro la propria ex squadra. Per il resto solite prestazioni generose di Brizzi ed Amore, quest’ultimo ambientatosi alla perfezione negli schemi del tecnico azzurro, dal suo arrivo dal recente mercato di riparazione. In avanti, alla consueta dimostrazione di quanto peso abbia Rubino in questa squadra, (che al raggiungimento del suo sedicesimo gol in questo campionato, si può considerare ormai il giocatore-chiave di tutto il gruppo), va sottolineato il generoso apporto di Espinal, devastante nelle sue “sgroppate” sulle fasce e capace di tenere in costante apprensione la retroguardia grigiorossa. Il primo tempo, condizionato un po’ troppo dalla tensione nell’affrontare un avversario di valore, ha visto gli azzurri condurre una gara difensiva ma attenta, con tutti i giocatori abili a stroncare sul nascere ogni possibile rischio. Nella ripresa il Novara ha trovato la condizione necessaria per spostare il baricentro del gioco e giungere con più frequenza nei pressi dell’area avversaria, al punto da trovare con Rubino l’episodio che ha fornito la svolta decisiva alla gara. Ma a mio avviso, ciò che ha influito più di tutto sulla vittoria finale, è stato ritrovare finalmente quel pizzico di cinismo, che in più di un’occasione era venuto meno a Ciuffetelli e compagni. Passare in vantaggio e mantenere quest’ultimo, pur soffrendo, ma lottando con grinta e determinazione su ogni pallone, ha di fatto dimostrato quanto gli azzurri tenessero a questa vittoria e quanta volontà ci fosse, da parte loro, di regalare una rivincita ai propri tifosi, oggi vicini alla squadra con il loro tifo per tutta la durata della partita.
Un merito particolare va al direttore di gara, il Sig. Calvarese Gianpaolo di Teramo ed i suoi assistenti, che non si sono mai fatti abbindolare dai numerosi tentativi degli avversari, di procurasi un calcio di rigore con le più svariate simulazioni possibili. Un segnale incoraggiante che testimonia come, in una classe tanto bistrattata, ci siano ancora professionisti in grado di salvarne l’onore.
Infine un appunto nei confronti di Mister Bellotto: in più di un’occasione, alcune sue scelte tattiche sono apparse quantomeno azzardate. L’esclusione di alcuni giocatori, in primis fra tutti Luca Matteassi, ha fatto discutere tifosi ed addetti ai lavori. Il gioco espresso dai suoi schemi non può considerarsi entusiasmante, ma la realtà dei fatti premia il trainer azzurro, che alla mancanza di spettacolo sopperisce con punti importanti per l’economia della classifica e che in qualche modo alimenta ancora una flebile speranza di giungere al traguardo dei play-off. L’importante sarà continuare in questa direzione.
Analizzando la 30a giornata si possono scorgere risultati eclatanti; primo fra tutti il 3-3 scaturito nel derby pugliese fra Manfredonia e Foggia, con i rossoneri abili a recuperare uno svantaggio di due reti nello spazio di una decina di minuti, che permette loro di mantenere la quinta posizione in solitaria. In testa alla classifica il Sassuolo, con una vittoria corsara per 1-0 in casa del Lecco, tenta la fuga, anche se il Cittadella, capace di piegare il Foligno fuori casa per 2-0, supera proprio
la Cremonese di Mondonico e si porta al secondo posto, a sole tre lunghezze dalla vetta. Torna al successo anche il Padova, che di fronte al pubblico amico si impone per 2-1 sulla Pro Patria, mantenendosi nel gruppo di testa al quarto posto. Il pareggio a reti bianche fra Legano e Pro Sesto permette agli azzurri di agganciare in classifica i lilla al settimo posto, mentre il Verona, con una prestazione molto generosa ed un pizzico di fortuna, riesce a tornare dal “Brianteo” di Monza con un’importante vittoria in chiave salvezza: un 3-2 che mantiene qualche speranza per la squadra scaligera, anche se il gol definitivo giunge soltanto in pieno recupero e
la Paganese, ultima in compagnia dei gialloblù, trova anch’essa la vittoria per 3-1 nei confronti di un Venezia ormai allo sbando. Chiude l’analisi la vittoria interna della Ternana per 1-0 sulla Cavese, che permette agli umbri di uscire momentaneamente dalla zona a rischio dei play-out. Il prossimo impegno per gli azzurri sarà in casa della Pro Sesto. Difficile ipotizzare un pronostico, ma lecito aspettarsi un’accoglienza non troppo felice. Una ragione in più per continuare a sostenere la squadra come avvenuto oggi, senza fare troppi calcoli sulle possibilità di raggiungere in extremis la zona calda della classifica, ma affrontando ogni singolo impegno con la necessaria grinta e determinazione. Soltanto in questo modo, se ancora vi saranno i presupposti, potremmo dimostrare che il campionato del Novara non è ancora concluso…
Forza Novara sempre !
Giovanni Chiorazzi |