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L'editoriale Azzurro
domenica 16 gennaio 2022 - 15:32
Il punto sul girone d'andata...
Diavolo d’un editoriale ho passato in rassegna vizi e virtù di tutti gli azzurri e mi sono dimenticato di parlare di quello che assieme a Vuthaj rappresenta il più insostituibile di tutti: “Manlio perforante” Di Masi. Rimedio esaltandone le qualità di stantuffo sulla fascia, sempre pronto a trasformare un’azione difensiva in offensiva, sempre in grado di creare pericoli all’ingresso dell’area avversaria. Oltre ai 5 gol segnati si contano un’infinità di assist a rendere il suo girone d’andata eccellente.
Detto degli azzurri, grande merito va sicuramente a mister Marchionni per come ha assemblato la squadra in pochi giorni e per come l’ha fatta crescere in questi mesi. Nelle giornate più difficili non ha mai cercato la comoda via dell’alibi come fanno diversi colleghi “di categoria”, ma ha sempre spronato i propri giocatori a dare il meglio. Contro il Chieri ha fatto il suo capolavoro cambiando sei undicesimi della squadra che aveva battuto (a fatica) il Gozzano, ma proponendoci un Novara competitivo e spettacolare.
Questa squadra aveva cominciato il proprio cammino in Coppa con l’Rg Ticino cogliendo un 3-0 che ci ha illuso che la strada in categoria fosse fin troppo facile. Puntuale è arrivata la doccia gelata sette giorni dopo ad opera di un Asti sornione, capace di ridurre al minimo i rischi in fase difensiva e pronto a colpirci alla prima occasione utile. Col Borgosesia è stata la classica gara dai due volti: l’abbiamo dominata ad inizio partita e generalmente finchè abbiamo giocato undici contro in undici. In superiorità numerica (ed ancor più in doppia superiorità numerica) invece abbiamo peccato di presunzione esponendoci alle ripartenze del micidiale Omoregbe.
Ci voleva una scossa e quella è arrivata con il Varese: un 2-1 carico di adrenalina raggiunto quando i biancorossi già pregustavano una vittoria dal sapore di fuga. Già tre giorni dopo sul campo dell’Imperia si è vista una squadra diversa, più consapevole nei propri mezzi. Sull’1-0 in superiorità numerica stavolta non ha alzato il piede dall’acceleratore, ma ha continuato a premere fino al gol della sicurezza. Contro il Bra abbiamo giocato in scioltezza, quasi convinti che il gol sarebbe arrivato prima o poi in un modo o nell’altro.
Sul piccolo campo del Ligorna sono cominciate le sofferenze esterne che hanno caratterizzato il periodo centrale del girone d’andata. Per un tempo abbiamo sofferto aggrappandoci al solito gol di Dardan. Nella ripresa abbiamo sprecato molto, ma una volta trovato il 2-1 con Pablo su rigore non siamo riusciti a difendere il prezioso vantaggio ed anzi se fosse durata qualche minuto in più… Tre giorni dopo abbiamo patito molto anche l’esuberanza dell Rg Ticino e solo una doppietta di Vuthaj ci ha regalato un successo sofferto. Vuthaj non è bastato a Sestri Levante a cogliere un'altra vittoria: una volta in vantaggio sono riemerse le paure che caratterizzano le nostre prestazioni fuori casa di questo periodo.
Tutt’altra musica in casa dove il Vado è stato letteralmente spazzato via da una “manita” a festeggiare l’esordio di Laaribi. Sette giorni dopo è giunta la prima sconfitta sul campo di una Sanremese più motivata di noi. Soltanto sul 2-3 ed in inferiorità numerica abbiamo tirato fuori un po’ di carattere giungendo ad un passo dal pareggio.
La sfida con il Casale rappresentava così già il crocevia del campionato. Un esame superato a pieni voti, con un Vuthaj straordinario, malgrado l’immediato vantaggio dei nerostellati. Sette giorni dopo il bis sul campo di una Caronnese poco fortunata in alcune segnalazione arbitrali. E’ la domenica della svolta perché per la prima volta il Novara guadagna la vetta della classifica con l’intento di non mollarla più. Una domenica più tardi la facile goleada al Saluzzo al termine di una settimana caratterizzata dalle polemiche per l’improvviso addio al ds Di Bari.
Dicembre cominciava nel peggiore dei modi con un micidiale uno-due incassato sul campo del Pont Donnaz. L’espulsione di Bonaccorsi affievoliva le speranze di rimonta, ma nella ripresa gli azzurri trovavano l’orgoglio per andare a riacciuffare il risultato in inferiorità numerica.
Il resto è storia recente: dall’1-0 alla Lavagnese in una gara giocata su una patina di neve al rotondo 3-0 di Fossano. Dall’1-0 al Gozzano in una partita che nessuno ha visto per la nebbia al netto 4-2 al Chieri che ha chiuso nel migliore dei modi il 2021.
Non resta che attendere il momento in cui riprenderemo a scrivere questa storia…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero |
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