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L'editoriale Azzurro
domenica 23 gennaio 2022 - 12:35
Le vacanze sono finite (speriamo) č tempo di tornare ai posti di combattimento
Ha ragione Paolo Molina: alla ripresa delle ostilità dopo una sosta così lunga ci aspetta un campionato completamente differente rispetto a quello che avevano lasciato alle porte del Natale. Gli esempi relativi a quando giocavamo in serie B non mancano. Nel 2013 da Empoli in poi scese in campo una squadra assolutamente diversa da quella tremebonda che aveva chiuso il girone d’andata tra mille sofferenze. E nel 2016, da Latina in poi non ritrovammo più il Novara che nel girone d’andata ci aveva fatto sognare, in particolare nel mese di dicembre. D’accordo, in questi due casi hanno influito anche le mosse della campagna acquisti. Nel 2013 sarebbe arrivato un certo Seferovic e venne promosso in pianta stabile un certo Bruno Fernandes (senza dimenticare gli innesti di Colombo e Crescenzi). Nel 2016 dovemmo rinunciare ad un certo Poli che aveva rappresentato una delle colonne della squadra che fino a Modena non aveva mai incassato gol nei primi tempi. Quest’anno, per fortuna, non ci dovrebbero essere scossoni: sono partiti Capone e Bortoletti è arrivato Gyimah, movimenti che non dovrebbero mettere in discussione l’ossatura della squadra. Saranno le avversarie però ad essere cambiate. A cominciare da quell Rg Ticino che ha alternato 36 giocatori in una campagna acquisti senza soste. Per le grandi sarà sufficiente qualche piccolo innesto (o anche solo la possibilità di lavorare un mese senza partite) per farci trovare un avversario differente. Dovremo guardarcela da tutte. In particolare da Varese e Casale a cui dovremo andare a fare visita sul loro campo. I biancorossi sono stati indicati da Marchionni in tempi non sospetti come la rivale più pericolosa. Nel frattempo grazie al recupero contro la Caronnese sono scesi sotto il muro dei dieci punti di distacco. Sarà determinante uscire imbattuti dal Franco Ossola nello scontro diretto in programma tra qualche settimana per continuare a guardare Piraccini e compagni dall’alto in basso. Stesso discorso dicasi per le trasferte di Tortona e Casale: fondamentale fare risultato per non rilanciare pericolose dirette concorrenti.
Insomma la strada verso il traguardo è ancora lunga e dobbiamo affrontarla con lo spirito migliore. Vorrei rivedere anche in trasferta il Novara che in casa ha triturato Casale e Chieri. Giocando sempre in quella maniera non ce ne sarebbe davvero più per nessuno, ma non sempre sarà possibile esprimersi su quei livelli. Ed allora mi basterebbe vedere la squadra cinica che ha piegato la Lavagnese con un pizzico di fortuna e tanto cuore.
Si giocherà ogni tre giorni e ci sarà poco spazio per recuperare uomini ed energie. Per questo non condivido la scelta di cedere un guerriero come Bortoletti che alla distanza sarebbe potuto tornare utile anche per sopperire ad inevitabili infortuni e squalifiche. In difesa sarà di fondamentale importanza giocare sempre con un Under (Amoabeng e Vimercati hanno dimostrato di essere affidabili) per guadagnare un over da piazzare in mezzo al campo. Sulla fascia occorre un’alternativa a Paglino che è stato sin qui elemento insostituibile per il suo correre su e giù per la corsia esterna.
Davanti non possiamo prescindere dal miglior Vuthaj, capace di capitalizzare al meglio tutti i palloni che gli capitano e di dare profondità al reparto avanzato. Con lui finora l’elemento che si sta esprimendo in maniera più congeniale è Pereira, fantastico anche come uomo assist. Non dobbiamo dimenticare però quanto di buono ha fatto Gonzalez nella prima parte del girone d’andata. E le potenzialità di Alfiero che è stato preso per fare il titolare in un tridente atomico.
In mezzo al campo proverei titolare con una certa continuità quel Di Munno che all’esordio sul campo del PontDonnaz ha fatto vedere di che pasta è fatto. Capano e Tentoni rappresentano due valide alternative per una mediana che non può rinunciare al miglior Di Masi.
Le vacanze sono finite (speriamo) è tempo di tornare ai posti di combattimento per portare a casa un campionato che ne varrebbe tre per come è nata questa stagione e per le incertezze e per i ritardi che hanno caratterizzato la nascita del Novara FC. Uscire subito da questa categoria vorrebbe cancellare nella maniera più rapida l’incubo di una categoria che non avremmo mai voluto vivere da protagonisti…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero |
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