Alla scoperta della...Pro Sesto
martedė 18 ottobre 2022 - 09:29
Una panoramica dei nostri prossimi avversari
Turno infrasettimanale delicato per gli azzurri di Cevoli che, dopo le due cadute consecutive contro Albinoleffe e Lecco, vorranno rialzarsi per riprendere la marcia. Le due squadre arrivano da due situazioni completamente differenti a livello di classifica. Gli azzurri sono alla ricerca della vetta della classifica mentre i padroni di casa ristagnano nella zona bassa, non troppo lontani dal Piacenza ultimo.
Andiamo a scoprire la storia dei nostri avversari e cosa mister Andreoletti riserverà agli azzurri.
UN PO’ DI STORIA
Nei primi anni del Novecento il calcio fa la comparsa nell'hinterland milanese, parallelamente alla nascita della grande industria pesante, la Società Ginnico Sportiva Pro Sesto. Primo presidente è Iginio Trasi che oltre alla funzione di presidente svolge anche la mansione di allenatore. L’affiliazione alla FIGC avviene nel 1914 iscrivendosi al Campionato Regionale di Terza Categoria organizzato dal Comitato Regionale Lombardo terminato al terzo posto. Dopo la Prima guerra mondiale la Pro Sesto partecipa al girone B di Promozione 1919-20, agguantando immediatamente la Prima Categoria. Lo sforzo economico, però, è troppo pesante e il 10 marzo del 1922, una nota dalla Presidenza Federale, sancisce la fine dell’attività sestese. I sestesi riescono a risorgere all'inizio della stagione 1927-28 grazie al sostegno di oltre duecento soci in una nuova società chiamata Unione Sportiva Pro Sesto che riparte dalla Quarta Divisione.Parallelamente alla Pro sesto nascono altre società sportive che trovano miglior fortuna dei biancocelesti. La società salita più in alto nel firmamento calcistico italiano è il Gruppo Sportivo Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck che riesce nell'impresa di raggiungere la Serie C.La Pro Sesto, nel periodo del secondo dopoguerra, vive i momenti migliori della sua storia, disputando per quattro stagioni consecutive il campionato di Serie B. Nel 1945 il sodalizio sestese si fonde con la Falck e ne acquisisce i diritti sportivi, e, grazie al piazzamento nella stagione precedente, viene ammesso al torneo misto riservato a squadre di Serie B e C del Nord Italia. La Pro Sesto si piazza all'ottavo posto nel girone B e di conseguenza stacca il biglietto per la nuova Serie B.La presidenza Merati, e la guida tecnica di Eraldo Monzeglio, sono i cardini delle migliori stagioni nella storia della Pro Sesto. Nel 1946-47 arriva l'undicesimo posto, vincendo tutti i derby milanesi tra le mura amiche, eccezion fatta per l'incontro con il Seregno.Nella stagione successiva la Pro Sesto raggiunge l'ultima piazza disponibile per la permanenza nel campionato cadetto ma in coabitazione con il Crema. La Pro Sesto ha la meglio sulla formazione cremasca per 2-1 e si assicura così un altro anno nella Serie B. L'annata successiva è la migliore in assoluto per la formazione sestese. Al termine del campionato i biancocelesti si classificano in settima posizione. Nel giro di tre anni, però, Nel giro di tre anni cade il mito della Pro Sesto, passando dalla Serie B alla Promozione.A partire dal 1985 inizia l'era Peduzzi, Pasini, Fontana, triade presidenziale che con l'allenatore Alfredo Spada, nel 1987, conquista la promozione in Serie C2 e la Pro Sesto torna così nei professionisti. La forza del tandem Peduzzi-Pasini, alla guida societaria e tecnica, permette ai biancocelesti di raggiungere un altro traguardo importante: la Serie C1. All'inizio del nuovo millennio, la squadra retrocede in Serie C2. La Serie C1 viene riconquistata sul campo alla fine del campionato 2004-05 sotto la presidenza di Luca Pasini. Nel torneo successivo, però, la formazione bianco-blu finisce ai Play-out e, perdendoli, torna subito in C2. Forte del primo posto nelle graduatorie di merito, la Pro Sesto resta dunque in C1. Nel 2006-07 un campionato con alti e bassi caratterizzato da un forte livellamento verso il basso riporta la Pro Sesto ai play-out, contro l'Ivrea conquistando una faticosa salvezza. Tuttavia, la retrocessione in Seconda Divisione, arriva l'anno successivo. Seguita dalla retrocessione in serie D nella stagione 2009-2010 Il 31 marzo 2010 il club viene dichiarato fallito, Il 6 luglio nel frattempo nasce l’Associazione Sportiva Dilettantistica Nuova Pro Sesto Esattamente un anno dopo vince il campionato di Eccellenza ritornando in Serie D. Nel 2020 la Pro Sesto vince il girone B del campionato di Serie D conclusosi anzitempo causa emergenza Covid e viene promossa in Serie C.
STATO DI FORMA
Dopo 8 gare ufficiali i numeri della Pro Sesto sono: 1 punto a partita, 1,75 gol subiti a partita, 1 gol segnato a partita per un totale di 2 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte. Gli 8 punti guadagnati dalla squadra di Andreoletti la assestano al sedicesimo posto in coabitazione con il Mantova. A questi dati va aggiunta anche una carente organizzazione di gioco, con pochissime occasioni da rete, con un centrocampo scarsamente coinvolto nella manovra e con una difesa perennemente in difficoltà. L’allenatore Andreoletti, arrivato a giugno 2022, non ha finora convinto e rispettato le aspettative e, sui social i tifosi hanno le idee chiare e i riferimenti a Francesco Parravicini, l’allenatore della promozione in Serie C sono sempre più insistenti.
PROBABILE FORMAZIONE
Sicuro assente Gabriel Bianco che deve scontare la seconda delle tre giornate di squalifica comminate dopo l’espulsione rimediata durante la gara contro la Triestina. Sono invece indisponibili per infortunio Caverzasi, Marchesi, Suagher e Vaglica. Per quanto riguarda la formazione il modulo resta il 3-4-3. Rispetto alla gara contro la Juventus Next Gen Capogna dovrebbe riprendersi il posto in attacco in tandem con Bruschi e D’Amico dovrebbe sostituire lo squalificato Bianco.
PRO SESTO (3-4-3): Botti; Marzupio, Toninelli, Giubilato; Radaelli, Gattoni, Corradi, Maurizi; D’Amico, Capogna, Bruschi. ALLENATORE: Matteo Andreoletti.
Alessio Farinelli |