Comincio questo “editoriale” con un grosso in bocca al lupo a Bonaccorsi ed Urso per gli incidenti occorsi in una gara sfortunatissima. Forza ragazzi, vi rivogliamo presto di nuovo in campo!
Detto questo è allarme rosso per il Novara. Più che gli infortuni (comunque tanti) preoccupa l’assoluta pochezza di questa squadra. Facciamo una fatica terribile a fare gioco. Un 3-5-2 imporrebbe una spinta sulle corsie esterne che è completamente venuta a mancare.
Abbiamo ceduto a gennaio gli unici elementi capaci del “cambio di passo” (Peli e Goncalves) ed anche la manovra sembra rassegnata a questa pochezza. Ieri non cercavamo praticamente il gioco sulle fasce. Buttavamo palla in avanti nella speranza che succedesse qualcosa dal lancio lungo ad innescare l’inserimento di Vuthaj.Come se non bastasse la difesa si è fatta sorprendere ancora alla prima occasione.
Il gol della Pro Sesto è il frutto del differente atteggiamento con cui le due squadre sono scese in campo. Loro pressavano, si muovevano, si proponevano. Noi eravamo fermi e lenti. Nell’azione decisiva abbiamo cercato goffamente di mettere in fuorigioco Gerbi: qualcuno è salito, qualcun altro no. Così l’attaccante ospite ha avuto vita facile nell’andare a segnare la rete decisiva.
Voglio fare i complimenti a mister Andreoletti per il lavoro svolto in questi mesi alla guida della formazione milanese. All’andata la Pro Sesto sembrava la classica squadra a caccia di punti salvezza. Il giovane tecnico però aveva dato alla squadra un’identità tattica capace di resistere ad imbarcate come quella presa a Vicenza all’esordio in campionato. Mesi dopo ho rivisto un undici molto diverso consapevole della propria forza e delle proprie potenzialità.
Il Novara invece ha cambiato strada troppe volte nel corso di questa disgraziata stagione. Da ieri l’obiettivo salvezza non è più solo la frase dietro cui si nascondono le solite cassandre, ma è il traguardo massimo (e allo stato difficile da raggiungere) di un undici che non ha un suo volto preciso.
Dopo Pelagotti è arrivato Varone, l’ottavo acquisto di questo 2023. Chissà se giungerà ancora qualcuno dopo gli infortuni di sabato.
Di certo la confusione è davvero tanta all’interno del Novara Fc. Mi sarei aspettato che qualcuno venisse a parlare (Pitino? Il presidente Ferranti?) dopo l’ennesima sconfitta.
Invece il microfono è stato lasciato a mister Marchionni ed a Gonzalez che non sapevamo come commentare il terzo kappao casalingo consecutivo. Dobbiamo ritrovare lo spirito di Lucca di due anni fa. Anche allora tutto sembrava perduto dopo il derby perso con la Pro Vercelli e le conseguenti squalifiche. Ed invece la squadra si compattò al proprio interno trovando la quadra per una risalita quasi incredibile nel girone di ritorno.
Attacchiamoci alla cabala. Come dicevo ieri sera al mio amico Carlo di solito contro le squadre venete facciamo bene. Chissà che non la tradizione non venga confermata anche contro il Padova.
Di sicuro mister Marchionni avrà i suoi problemi per mettere in campo undici giocatori.Mancano 10 giornate. Un’eternità per una squadra a pezzi. Mi appello al carattere di Pablo perché sappia mettere lo spogliatoio di fronte alle proprie responsabilità.
La classifica scotta, il calendario si presenta tutt’altro che facile. Qui deve venire fuori il carattere di giocatori veri. Non so davvero che altro aggiungere se non sperare che il futuro non si riveli tanto brutto come io l’ho immaginato stamattina…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero