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L'editoriale Azzurro
sabato 30 marzo 2024 - 21:43
Novara-Lumezzane vista da Massimo Barbero
L’errore da non fare adesso è quello di perdere quell’unità d’intenti pubblico-squadra-allenatore che è stata la nostra forza anche nei momenti più bui della stagione quando anche il penultimo posto appariva un miraggio. Dobbiamo restare compatti senza cercare comodi capri espiatori per superare la delusione di questo ottavo pareggio consecutivo.
Stasera c’è davvero poco da aggiungere. Potrei copiare pari pari quello che avevo scritto in occasione della gara con la Pro Vercelli. Per 25’ si è visto un grandissimo Novara che ha messo ripetutamente alle corde il Lumezzane. Abbiamo segnato una rete, ma ne abbiamo fallite altre tre che potevano darci un margine maggiore di sicurezza. E nella ripresa è uscita fuori la squadra di Franzini che non ha costruito nitide palle gol, ma che è andata al tiro dal limite con un po’ troppa facilità. Fino al doppio errore di Caradonna che ha lasciato spazio all’incredibile prodezza del giovane Poledri.
Non credo si possano muovere delle critiche specifiche a Gattuso. Tutti quanti avevamo invocato dei cambi dopo il promettente inizio ripresa del Lumezzane e puntualmente la panchina azzurra ha inserito forze fresche in campo. Peccato che Ongaro ed Arni abbiano commesso errori fatali ad un passo da Filigheddu (ma anche Corti aveva sbagliato parecchio nel primo tempo...) Peccato che Caradonna appena entrato in campo abbia regalato per due volte la palla agli avversari in fase di disimpegno…
Con la Pro Vercelli aveva inserito Bonaccorsi e da quel versante era nato l’errore decisivo (quella volta con la complicità di Minelli) che aveva portato al 2-2 di Rojas.
Purtroppo non si possono concedere due giocatori del calibro di Bertoncini e Lancini senza mettere in conto di dover lasciare qualcosa agli attacchi avversari. Quando avevamo la nostra difesa al completo (Bertoncini-Lancini-Lorenzini) rimanevano le briciole a chi ci giocava contro.
Preoccupa la nostra incapacità di saper gestire un risultato. Dobbiamo sempre andare a mille per non subire le rimonte altrui. Ma non si può sempre andare a mille nel corso di una gara. Ci sono anche le altre squadre e non sempre possono rimanere a guardare. Con questi chiari di luna i play out si annunciano match vietati ai deboli di cuore.
Per evitarli dovremo compiere una vera e propria impresa dopo tutti i punti che abbiamo gettato via strada facendo, specialmente in casa. L’impresa passa da un risultato positivo a Vicenza o Trieste, campi sulla carta mostruosamente proibiti.
Ora è vietato piangersi addosso. Dobbiamo guardare avanti e sperare in qualche regalo altrui. Come quelli che ci hanno fatto in questo turno Triestina, Padova e Giana Erminio. Abbiamo mancato l’occasione di rendere questa Pasqua particolarmente dolce e carica di speranze.
E’ stato bello rivedere in campo Simone Pesce e “Galagol” (Cit. Marco Foti). Sono contento che siano usciti dal campo tra gli applausi a conferma che Novara non dimentica chi gli ha fatto passare dei momenti esaltanti.
Forza ragazzi in maglia azzurra… ci saranno applausi (a vita) anche per voi se saprete cogliere la salvezza in questo campionato cominciato ad handicap e proseguito tra mille difficoltà. Questa città “grigia metallizzata” (Cit. Stefano Di Chiara) ha un cuore grande, grande e lo dimostrerà ancora una volta nelle sfide decisive della stagione.
Della conferenza stampa di Lo Monaco di ieri (non ero presente) mi conforta aver sentito che il progetto proseguirà in ogni caso, qualunque sia l’esito finale di questo campionato. E’ già una base di partenza per poter ripartire nell’ipotesi che noi tutti non vogliamo nemmeno prendere in considerazione. Teniamoci stretta questa serie C che rappresenta un grosso patrimonio per la città intera. Se ci salveremo con questa dirigenza potremo sognare traguardi che a metà 2023 parevano inimmaginabili.
Colgo l’occasione per rivolgere a tutti i tifosi azzurri i miei più cari Auguri di Buona Pasqua ed ovviamente… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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