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L'editoriale Azzurro
lunedė 13 maggio 2024 - 09:09
Fiorenzuola-Novara vista da Massimo Barbero
Sabato mattina il mio referente tecnico, l’avvocato Antoniazzi, mi aveva chiesto: “Firmerebbe per una vittoria a Fiorenzuola con due gol di scarto?” Al momento ho risposto senza esitazioni “Si, senz’altro”. Oggi col senno di poi, quel gol di Anelli quando eravamo padroni della situazione mi brucia un po’. E’ finito solo il primo tempo, i nostri avversari non hanno certo mollato. E la seconda frazione giocata dai rossoneri ci deve far tenere le antenne dritte in vista della gara di ritorno.
La squadra di Tabbiani per quello che ha fatto vedere nel girone di ritorno non meriterebbe la retrocessione. Il tabellino della gara di ieri ci dice che i padroni di casa hanno messo nel confronto la giusta dose di agonismo. E che ci hanno provato fino alla fine come conferma la lunghissima serie di calci d’angolo battuti.
Questo inciso ingigantisce ovviamente i meriti del Novara che nei due confronti giocati in questa pazza primavera ha piazzato un provvisorio 5-1 a tale Fiorenzuola.
Gli emiliani avevano preparato una gabbia a protezione degli inserimenti di Urso, a costo di spendere qualche cartellino giallo. Al tecnico azzurro è bastato invertire gli esterni per sorprendere la difesa di casa con un’azione da manuale. Bentivegna ha pennellato una palla con il contagiri per l’inserimento sul secondo palo del nostro Oliver.
Sull’1-0 abbiamo vissuto qualche minuto di sofferenza con un lungo brivido per un’uscita non irreprensibile di Minelli. In quel frangente però il Fiorenzuola si è sbilanciato troppo consentendo due ripartenze letali alla formazione azzurra. Il Var ha rimediato ad una svista del direttore di gara che aveva ignorato un mani abbastanza evidente di Cremonesi. Poi Ongaro è stato strepitoso nel difendere palla, nel resistere ad un paio di falli e nel piazzare di punta il gol del 3-0.
Nell’intervallo il pensiero volava a quell’illusorio 6-1 di agosto. Tabbiani invece è stato bravo a riorganizzare i suoi nello spogliatoio, a mandarli all’assalto senza concedere troppo spazio al contropiede azzurro. Abbiamo subito un’infinità di calci d’angolo. Il gol incassato (Anelli era davvero troppo solo) rappresenta un premio meritato per la lunga pressione dei locali.
Ora dobbiamo proteggere questo doppio vantaggio mettendo il più possibile il naso fuori dalla nostra metà campo. Guai a rimanere bassi ed impauriti. Il modo migliore per difenderci è attaccare mettendo a nudo le fragilità della difesa rossonera che ha ormai gli uomini contati. Fossi al posto di Gattuso, facendo i debiti scongiuri affinchè in settimana non capitino altri contrattempi, azzarderei la squadra che ha terminato il primo tempo con Bentivegna, Corti ed Ongaro. Ci sarà tempo per inserire in corsa i vari Bonaccorsi e Ngamba (o Schirò). Inizialmente è di fondamentale importanza spaventare i nostri avversari per evitare che i vari Ceravolo ed Alberti facciano subito la voce grossa nella nostra area di rigore.
E’ stato un bel week end. Sono felice per la promozione in A1 dell’Azzurra. E per la grande impresa del Como del “nostro” Charlie Ludi che ieri mi ha scritto un beneagurante “Forza Novara” proprio quando avevamo appena imboccato l’Autostrada A1.
Ma ci aspetta un fine settimana ancora più intenso. Dobbiamo celebrare a dovere l’impresa di Brusa e compagni riempiendo il “Dal Lago” sabato sera per la sfida, platonica ma spettacolare, contro lo Scandiano di Cupisti.
Ma soprattutto è indispensabile gremire il “Piola” domenica pomeriggio per quella che non sarà una passerella, ma un autentica battaglia, da vivere in apnea. I cuori azzurri che hanno riempito il settore ospiti del “Pavesi” non mancheranno di certo. Faccio un appello agli indecisi: non commettete l’errore di disertare lo stadio pensando che il risultato sia ormai in cassaforte. Ci aspettano 90’ da vivere in tensione nel quale abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce a sostegno di Ranieri e compagni. E se alla fine dovesse andare come tutti speriamo… ci aspetta una festa bellissima, liberatoria. Perché non dobbiamo mai dimenticare come era nata quest’annata. Il volto dell’amico Obbedio presente in Tribuna mi ha ricordato la frustrazione per quello 0-3 incassato ad inizio novembre dall’Albinoleffe quando tutto sembrava compromesso. Non molliamo… non ora… un ultimo sforzo… poi saranno meritate vacanze per tutti… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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