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Argurio, il volto Amico del Novara FC
giovedė 19 settembre 2024 - 13:54
Ricordi alla rinfusa nel momento del dolore
Ho conosciuto Christian Argurio durante una puntata di “Azzurri in Radio” di fine marzo scorso. Era l’antivigilia della gara con il Lumezzane, ovviamente eravamo in zona play out, ma lui esternava tutto il suo entusiasmo per il progetto che stava nascendo e per quello che sarebbe successo in caso di salvezza. Da quel momento è nato tra noi un rapporto simpatico e cordiale. Insieme al “Jack” era un po’ il volto Amico di un Novara fin troppo distaccato dalla piazza ed anche da noi giornalisti. Era piacevole scambiare delle opinioni calcistiche con chi certamente ne sapeva molto di più del sottoscritto. Durante il mercato ci siamo sentiti spesso. Era molto difficile strappargli dei nomi, ma correttamente non mi ha mai portato fuori strada.
L’ho fatto “arrabbiare” (si fa per dire) una sola volta (credo). Con l’editoriale del post Verona quando mi ero soffermato di più sulle carenze di costruzione della squadra che non sull’operato arbitrale. “Ti leggo sempre, ma stavolta permettimi di non essere d’accordo” mi aveva detto con estrema educazione e nel rispetto dei ruoli. Mi aveva fatto notare che in fondo contro la Virtus avevamo giocato con 8/11 della squadra dell’anno precedente, dunque la mancata prestazione non poteva essere colpa della campagna acquisti. Chissà se martedì mattina ha fatto in tempo a leggere il mio “editoriale” post Lecco…
L’ho incontrato per l’ultima volta lunedì sera. Tra le urla di Baldini e le recriminazioni collettive per l’operato arbitrale lui manteneva la sua (apparente) serenità e lucidità di giudizio. Ricordava i trascorsi del signor Zoppi (in particolare i disastri in un inutile Alessandria-Vicenza dello scorso campionato) senza isterismi di sorta.
Voglio salutarlo così, in maniera semplice, com’era nel suo stile. Preferisco non dilungarmi in frasi di circostanza. Mi limito a mandare un grosso abbraccio a famigliari ed amici. Novara sportiva è vicinissima a loro in questi giorni terribili. Ciao Direttore, ci mancherai…
Massimo Barbero |
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