L'editoriale Azzurro
lunedė 15 settembre 2025 - 10:18
Pro Patria-Novara vista da Massimo Barbero
Il calcio è fatto anche, o soprattutto, di corsi e ricorsi storici. E così ieri sera mentre tornavo da Busto con gli Amici-colleghi, mi è tornata in mente la mia prima volta allo “Speroni”. Era l’autunno del 1984 ed il Novara di “Peo” Maroso era riuscito, incredibilmente, a rimontare due gol di svantaggio alla Pro Patria nel giro di pochi minuti, dopo essere rimasto in 9 contro 11 per colpa di due espulsioni ravvicinate.
Ovviamente non avevo certo in testa quel precedente durante il nostro assalto finale. In quei frangenti, sportivamente drammatici, avevo in testa solo e soltanto quel magico 19 ottobre 2008 quando, anche allora contro con una Pro Patria ridotta in 9 (noi però avevamo finito in 10) dopo tanti tentativi infruttuosi, l’avevamo finalmente sbloccata in pieno recupero grazie all’incornata di Rubino che poi si era aggrappato alla ringhiera di un settore ospiti gremitissimo, impazzito di gioia.
Ero proprio convinto che, in una maniera o nell’altra, sarebbe finita così anche stavolta. E mi sono francamente stupito quando ho sentito il nostro Danny annunciare alla radio con flemma okfordiana il ritorno al gol di Lanini, mentre la nostra panchina era già tutta in campo ad esultare. Evidentemente il suo allenato occhio da arbitro (ed assistente) gli aveva già fatto cogliere che qualcosa invece non andava in quello che sarebbe stato per noi un epilogo estremamente godurioso. E così il nome dell’arbitro Iannello di Messina ci ha fatto tornare alla mente invece un'altra bandierina alzata in una sfida da lui diretta: quella del suo primo assistente in un Casale-Novara di serie D, ai tempi del testa a testa con la Sanremese, a soffocare in gola l’urlo di gioia di noi “4 moschettieri” per il guizzo vittoria di Diop in pieno recupero.
Al via Zanchetta ha proposto, un po’ a sorpresa, una difesa a tre, evidentemente alla luce dell’emergenza offensiva e nel rispetto del valore dell’attacco dei “tigrotti” nel quale agiva un certo Mastroianni (brutti ricordi per noi nell’era Viali) che era sempre andato a segno nelle gare precedenti. Stavolta la Pro Patria che nelle prime giornate aveva capovolto il risultato con la Pro Vercelli, rimontato due gol all’Inter ed impegnato fino alla fine la Giana ha creato obiettivamente poco. Paradossalmente i rischi maggiori li abbiamo corsi quando siamo rimasti in 11 contro 10 e ci siamo allungati pericolosamente, esponendoci alle ripartenze dei padroni di casa.
A proposito dell’espulsione di Masi (probabilmente il secondo giallo è stato sin troppo fiscale) mi sono ricordato quanto avvenuto in un dopogara al “Piola” quando il difensore ex Pro Vercelli militava nell’Atalanta Under 23. Uscendo dallo stadio un collega che ha forti simpatie rossonere aveva detto ad alta voce: “Stasera Masi ha picchiato come Gatti l’altro giorno in Milan-Juve…”. Un commento che è arrivato involontariamente allo stesso Masi che aveva prontamente replicato: “Talvolta in campo bisogna fare anche quello…”. Già, ma ricorrendo al fallo sistematico si corre poi il rischio di incappare nelle conseguenze disciplinari rimediate ieri dalla squadra di Greco quando si incontra un direttore di gara dal cartellino facile…
Il rovescio della medaglia era rappresentato dalla quasi scontata “fagiolata” in mezzo al campo scaturita da un confronto tra due squadre schierate con uno speculare 3-5-2. Per quasi un tempo Pro Patria e Novara si sono praticamente annullate con buona pace dello spettacolo. Ed i sei centrocampisti impiegati inizialmente dai due allenatori hanno disputato così una prestazione non esaltante proprio per il poco spazio a loro disposizione. Detto questo, i due clamorosi legni colpiti in circa 100’ di gioco rappresentano un bottino comunque troppo misero alla luce della lunga superiorità numerica e della fragilità della retroguardia avversaria (7 gol subiti nelle prime 3 partite).
Oggi però voglio andare un po’ controcorrente rispetto al clima di pessimismo che si respira sul “muro” e più in generale tra tutti coloro che parlano di Novara in queste ore, alla luce delle vittorie che continuano a non arrivare. Chi mi legge con attenzione saprà che non ho lesinato critiche a questa gestione sportiva per certe scelte compiute nel corso della passata stagione, per gli innesti di gennaio e per il brusco addio a “Jack” Gattuso d’inizio primavera.
Nei mesi successivi però la società azzurra ed il ds Federico Boveri si sono ampiamente riscattati con acquisti importanti e con la scelta di giovani che stanno confermando sul campo, strada facendo, le loro qualità. Ora le prospettive sono decisamente diverse anche grazie al lavoro di un tecnico come Zanchetta che ha dato sin da subito alla squadra un’identità ed un gioco non banali. Se i “veterani” del nostro centrocampo non sono ancora al top (e questo è innegabile) è altrettanto vero che alle loro spalle ci sono ragazzi che scalpitano, di qualità e personalità come non ne avevamo mai avuti nelle due stagioni precedenti. Per il momento non riusciamo a concretizzare la mole di gioco che creiamo. Ma ai box abbiamo un certo Morosini (oltre all’interessante Perini e adesso ad Alberti). E stiamo recuperando un certo Lanini che anche nel concitato finale di ieri ha confermato di non aver smesso di vedere la porta. In questi casi il rischio peggiore per una squadra che non ottiene risultati è quello di perdere fiducia in quello che si fa. Non deve accadere, tantomeno ad un gruppo composto di numerosi Under, alle prime esperienze in un campionato professionistico. Dunque fiducia, fiducia ad oltranza, a dispetto dei primi numeri negativi.
Vado controcorrente anche rispetto al discusso Citi che ha cominciato il suo campionato indubbiamente in salita, con quell’ingresso a freddo contro l’Inter. Ieri secondo me fino all’erroraccio finale (ma personalmente reputo più grave quello di Da Graca) non aveva fatto male, chiudendo ogni spazio lasciato dai duelli tra Bertoncini e Lorenzini e gli attaccanti di casa.
Ed ora il Derby per eccellenza, quello a cui quasi tutti i tifosi azzurri tengono di più… Ci arriviamo con 0 vittorie all’attivo proprio come nel settembre di un anno fa… Tutti allo stadio incrociando le dita ed ovviamente… Forza Novara sempre!!!
Ps: in questo periodo non troppo fortunato per noi… voglio fare gli Auguri ad un altro Cuore Azzurro momentaneamente ai box per un banale incidente. Si tratta di Carlo Accornero. Forza Presidente, Ti aspettiamo presto di nuovo allo stadio!
Massimo Barbero |