Conferenza Stampa a “Novarello”
mercoledì 30 marzo 2011 - 21:50
di Marco Cito
Presente alla conferenza stampa di questa mattina, anziché due giocatori della rosa come di consueto, il direttore sportivo del Novara Calcio Pasquale Sensibile. “In questi 19/20 mesi ho sempre cercato di apparire poco ed oggi ho ritenuto opportuno parlare. I giocatori vanno lasciati tranquilli. Per la prima volta ho avuto la sensazione, nel secondo tempo, che la squadra avversaria potesse dilagare. Non sono qui per dire che questa squadra negli ultimi tre mesi sta facendo bene, bensì meno bene di come ci aveva abituato; in fondo siamo pur sempre terzi in classifica. I ragazzi stanno lavorando con la stessa serietà per fare il meglio possibile. Ci è capitato, in alcune partite, di subire l’iniziativa ma questo è il calcio. E' e rimane un biennio straordinario. Tutti abbiamo perso il senso della misura, io per primo, credendo fossero nella norma certe prestazioni; ora dobbiamo spostare le nostre aspettative su un concetto di normalità”.
Sensibile torna poi sulla famosa storia dei mugugni: “il mio sfogo dopo Sassuolo era rivolto solo ad una stragrande minoranza e ciò che non riuscivo ad accettare erano solo le offese, non i mugugni. Quello di Novara è un pubblico che non finirò mai di ringraziare, una tifoseria calda ed appassionata. Ribadisco ancora oggi che quella gente che ha offeso può stare a casa o andare sul lago, ma la stragrande maggioranza apprezza quello che facciamo e ci sta vicino”.
Sensibile ci tiene a dire che la situazione attuale non è collegata al suo futuro o a quello dei giocatori: “C’è chi dice che si potrebbe essere creata qualche frattura ma non è così; io lavoro per il Novara, con il quale ho un contratto di altri tre anni. Se si dovesse concretizzare una possibilità diversa andrei prima di tutto a bussare alla porta del dottor De Salvo, con il quale ho un rapporto sincero. Potete chiedere conferma direttamente a lui se ciò è avvenuto. La squadra è sul pezzo e lavora per un obiettivo clamoroso e deve essere rispettata da tutti. I ragazzi ancora oggi non guardano al terzo o al quarto posto, lavorano con la stessa serietà di sempre per fare il meglio possibile. Mancano 9 partite alla fine e se per un attimo non considerassimo Atalanta e Siena, giusto per meglio comprendere la situazione, sarebbe evidente quello che di buono si è fin qui fatto. Abbiamo disputato 20 partite in un certo modo… poi abbiamo rallentato e domenica c’è stata una gara dove ci siamo disuniti, ma se succedesse una cosa del genere ogni 65 - come è avvenuto - ci metterei la firma. Non penso che questo calo sia dovuto a paura, bensì a disabitudine. Non dobbiamo dimenticarci che questo è l’organico che per l’85% ha fatto la serie C. Ora c’è qualcuno che inizia a parlare del mercato, per questo sono qui a dirvi di attendere la fine della stagione prima di esprimere giudizi. Pinardi e Parola per diversi motivi, fino ad oggi, non hanno dato quello che ci si aspettava e loro stessi sono i primi ad esserne consapevoli. Sono però due giocatori che non si discutono tecnicamente e che volevano essere la ciliegina sulla torta per impreziosire - almeno nei nostri piani – l’organico attuale. La voglia di raggiungere un traguardo importante è sempre la stessa. Non dimentichiamo che anche giocatori come Ventola, Drascek, Shala e Gemiti venivano da un periodo dove giocavano poco. D’altronde è sotto gli occhi di tutti che questo Novara abbia rallentatola la propria corsa, è giusto fare un’analisi ma restando sempre obiettivi e senza tirare in ballo nessuno in particolare. Per quanto riguarda Gonzalez si trova in un momento che può colpire qualsiasi giocatore.
Rinforzare le difesa ? Ritengo che Centurioni abbia fatto benissimo e stiamo apprezzando la crescita di Gigliotti, è stata fatta una scelta che solo il tempo potrà dire se è giusta: io sono ancora convinto che il mercato sia stato condotto con grande attenzione. Tornando all’operazione Gonzalez ci ha permesso di portare liquidità e patrimonio, con il 50% di due giocatori che stanno facendo bene anche nelle loro Nazionali, inoltre è stato importante averlo tenuto con noi fino a giugno, perché è un giocatore che si integra alla perfezione con Bertani”.
Qual è la medicina per superare il momento ? “Dobbiamo tutti tornare ad offrire quel 10% in più che manca e metterlo a disposizione della squadra. Abbiamo piena fiducia. Siamo convinti di fare 9 partite ad altissimo livello e di raggiungere i play-off, non per presunzione ma perché conosco questi giocatori e chi li conduce. Non finirò mai di dare la giusta importanza alla gente che di questa squadra si è innamorata”.
Marco Cito Settimanale l’Azione Novara |