Il sogno č diventato reAltā
lunedė 13 giugno 2011 - 09:07
di Massimiliano Cristina
Ci sono segnali, spunti, coincidenze ed attimi che valgono una stagione. Ci sono segnali ridondanti che fanno pensare alla cabala, alla scaramanzia o che non vengono presi in considerazione per lo stesso motivo. Ci sono attimi, quegli stessi attimi che segnano la differenza tra un gol o un palo, tra un fuorigioco ed un'azione buona, tra una parata ed un rigore. E ci sono sensazioni. Se di tutti questi ingredienti ci facciamo un bel frullato, viene fuori la ricetta della stagione del Novara.
Emozionante, intensa, sognata, forse insperata, ma oggi certamente vissuta sull'onda dell'entusiasmo della prima promozione, quella dalla Lega Pro dopo 33 anni di Purgatorio. Oggi, come un anno fa, sembra non essere cambiato nulla, un anno vissuto con l'entusiasmo a mille per una squadra modellata per far divertire. Missione compiuta. Perché alzi la mano chi non si è divertito al “Piola” questa stagione.
I play-off, poi, sono stati il riassunto perfetto della stagione azzurra. L'esaltazione per un traguardo mai così vicino da 55 anni; la disperazione quando tutto sembrava perduto (e per qualcuno già scritto da parti terze); l'incredulità, per il gioiello di Rigoni a tempo scaduto e la suspance della finale con lo spauracchio di El Shaarawy e del Padova spazzato via con 180' tatticamente perfetti.
Sensazioni si diceva, ma anche segnali ed attimi. Sì perché l'attimo colto da Rigoni con la Reggina è stato anche un chiaro segnale che gli dei del pallone volevano premiare chi ha fatto divertire i tifosi durante l'anno, proprio in un momento in cui il calcio sembra essere sempre più malato. Un attimo appunto, sintesi perfetta di coordinazione, genialità e balistica.
E' giusto così però, il campo (sintetico o non) ha premiato le tre squadre più forti, non a caso le prime tre classificate della regular season e, dopo 42 partite, i valori in campo non possono che essere veritieri.
Ora è tempo di festeggiare e di godersi le meritate vacanze dopo un anno infinito, sapendo che quando tutto ricomincerà, nel parcheggio del “Piola” spunteranno Ibrahimovic, Totti, Del Piero, Eto'o...
Ma finalmente non ci sarà una sveglia ad interrompere bruscamente il sogno.
Il sogno è diventato reAltà.
Massimiliano Cristina |