L'intervista ad Andrea Mazzarani
giovedė 08 settembre 2011 - 02:14
di Thomas Gianotti
Primi due mesi di questo nuovo Novara,dall'esterno si puo' parlare di bilancio provvisorio assolutamente positivo..."Si direi di si, abbiamo lavorato bene sino ad oggi, abbiamo disputato solo una partita ufficiale ed abbiamo fatto bene, ma anche contro il Cesena, seppur in amichevole abbiamo fatto vedere buone cose e per quanto mi riguarda sono molto felice della scelta fatta, non saro' retorico, ma in un gruppo solido ed umile e' stato facile integrarsi. Qundi direi,sino ad ora tutto va nella direzione giusta!".
Lo scorso anno nove reti a Modena,la salvezza dei canarini e' stata anche merito tuo, sei stato uno dei giovani che maggiormente si sono imposti in cadetteria..."E' stata un'ottima stagione, avevo fatto abbastanza bene anche a Crotone, trenta presenze e tre gol, ma e' a Modena che ho dato il meglio, nove gol, quasi tutte le partite da titolare, un gol anche al Novara, aver fatto bene in gialloblu' mi ha dato la possibilita' di venire qui da voi e me la voglio giocare tutta, su questo stanne certo".
Arrivi in comproprieta' con l'Udinese, per chi non ti avesse ammirato lo scorso anno dico di prepararsi ad applaudire un ottimo giocatore, di solito la famiglia Pozzo non sbaglia quasi mai in materia di giovani promesse che sbocciano in fretta..."E' la filosofia della societa' del Presidente Pozzo, scovare i giovani piu' promettenti in Italia e all'estero, farli giocare da subito o mandarli a giocare altrove,per farli maturare e riportarli alla base, ma comunque sempre in categorie importanti. L'avermi mandato a Novara, in massima serie, per giocare e maturare appunto,mi da' grande stimolo per far bene e dimostrare che a Udine non si sono sbagliati. Ora comunque sono qua, penso a questa societa', a far bene, poi per quello che accadra' a giugno ci sara' modo e tempo per pensarci".
Parlavamo di giovani appunto,e' così difficile affermarsi nei nostri campionati? Se tu fossi nato a Rio, a Buenos Aires, piuttosto che in Olanda o a Londra, il valore del tuo cartellino sarebbe di certo maggiore e ovviamente, anche la considerazione dei maggiori clubs europei..."Temo che in Italia, globalmente manchi la voglia e il coraggio di credere in noi giovani, troppo spesso si preferisce spender un sacco di soldi per portare a casa giovani stranieri, che spesso, per vari motivi, finisco col rivelarsi autentici flop, le societa' gettano i soldi e noi, troppo sovente siamo costretti a dover andar a giocare in Lega Pro o in serie Bi piu' fortunati,pur di collezionare presenze e ritagliarsi un minimo spazio per emergere. In quasi tutti i paesi stranieri, e' pieno zeppo di 90',91' e 92' che giocano stabilmente in prima squadra, qui da noi ci si aggrappa al nome suggestivo straniero anche forse per stimolare i tifosi. Ho avuto la fortuna di fare quasi tutte le nazionali giovanili, abbiamo centrato traguardi soddisfacenti, avevo compagni davvero bravi e di prospettiva, che tutt'oggi annaspano in serie C, qualcuno in B, talenti sprecati che meriterebbero piu' considerazione".
Accorciare il mercato, tenendolo aperto solo per trenta giorni a luglio e per sette giorni a gennaio, pensi possa metter le societa' nelle condizioni di dover lanciare qualche prodotto del vivaio? "Io sono per qualsiasi soluzione possa dare spazio ai migliori giovani italiani, quindi anche per questa che tu proponi".
Tesser ti tiene in grande considerazione, la partenza di Motta ti dara' ulteriore spazio e possibilita' di giocare, inutile negare che ci si aspetta molto da te... "Dipende da me, se faro' bene ci sara' spazio".
Sognare costa poco. Qualcuno ha recentemente dichiarato di aver sempre sognato di giocare davanti a 25000 spettatori in serie B, piuttosto che farlo in serie A, in una citta' dove, a detta sua, dopo tre sconfitte ti fischiano. Quindi ora si sogna anche noi. Un'eventuale stagione giocata a livelli importanti, ti potrebbe regalare l'ingresso nel giro della nazionale, visto anche il momento difficile che gli azzurri di Prandelli stanno vivendo? "La nazionale e' il sogno di tutti i calciatori, ma piedi ben saldi a terra, facciamo bene questa stagione che gia' sara' difficile ed estenuante, guadagnamoci questa salvezza, per fare altri sogni ci sara' tempo".
Lo slittamento della prima giornata,potrebbe avervi levato un po' di quella carica emotiva che l'esordio in A poteva darvi? "Temo di si, noi ci siamo allenati per giorni con in testa solo il Palermo,eravamo carichi a mille, poi ci siamo dovuti fermare e ripartire quasi da zero, preparando un altro avversario, pero' ritengo sia un rischio comune a tutte le squadre".
Sabato 5 novembre Novara-Roma, novantesimo minuto, gol vittoria di Mazzarani. Esultanza sfrenata o composta? "Se hai visto i miei gol lo scorso anno, avrai notato che praticamente non esulto mai con troppo platealita', quasi rimango fermo, e' il mio modo di esser, pero', credimi, dentro e' un'esplosione di gioia indescrivibile. Nasco tifoso giallorosso e in caso di gol alla Roma, la mia esultanza sara' simile alle precedenti, molto tranquilla".
Ok, ho capito, facciamo così, niente gol alla Roma, in cambio mi dai almeno dieci reti alle altre squadre? "Va bene, ci sto!".
Domenica Chievo-Novara, gialloblu' gia' sconfitti nel mini torneo di Bergamo ad agosto, non resta che ripetervi..."Sì ,ad agosto li abbiamo battuti, anche se erano partite di un tempo solo, loro vorranno rifarsi e partire bene in campionato, noi altrettanto, e' una delle squadre che ritengo esser alla nostra portata, possiamo uscire dal Bentegodi con un risultato positivo".
Thomas Gianotti |