L'intervista al "Sindaco" Lisuzzo
mercoledė 21 settembre 2011 - 21:22
di Thomas Gianotti
A distanza di 55 anni e' tornata sotto la Cupola la serie A, Novara-Inter 3-1. Non si poteva sognare di meglio..."E' un risultato di prestigio certamente, quando una piccola batte una grande c'e' sempe grande rumore attorno, se ne parla forse oltre misura, ma siamo ovviamente felici di quanto fatto contro i nerazzurri. Una vittoria così ti da' autostima, morale e convinzione, eravamo reduci da due risultati non troppo positivi, avevamo bisogno di respirare e una vittoria del genere ci da' fiato ".
La partita di Cagliari e' stata un po' deludente, quantomeno dal punto di vista del risultato, incontrare l'Inter, per lo piu' in crisi, non era, a parer mio l'avversario piu' agevole da affrontare. Ne siete usciti alla grandissima... "Sono convinto che la verita' stia nel mezzo, noi abbiamo disputato una partita eccellente che ha rasentato la perfezione, certo che loro, giocando una partita di basso profilo, ci hanno agevolato non poco, rimane la soddisfazione di aver battuto una grandissima squadra come l'Inter, giocandocela senza timore. A Cagliari siamo scesi in campo cercando di fare la partita, mentre ieri sera abbiamo impostato la gara secondo quello che e' stato il nostro credo in questo biennio, difesa chiusa e ripartenze micidiali, piano piano i nuovi stanno capendo il nostro stile di gioco che tanto ci ha fatto vincere, ci vuole tempo per assimilare gli automatismi, ma i nostri attaccanti hanno dimostrato di saper interpretare bene quanto chiesto loro ".
Rimarra' sotto gli occhi di tutti pero' la vostra superiorita' sia fisica che tattica... " Tralasciando i demeriti altrui, penso sia stata davvero una gara perfetta, forse irripetibile, magari se rigiochi la stessa partita cento volte le rivinci tutte e cento, ma rivincerle giocando alla perfezione come ieri sera temo sia quasi impossibile, bella sensazione comunque ".
Dopo Cagliari, avete avuto solo due giorni per preparare la gara contro i nerazzurri. Sveliamo il segreto? "Nessun segreto, non e' retorica, ma queste gare si preparano da sole, assieme al lavoro specifico del tecnico ovviamente, forse a livello di stimoli incontrare una grande ti carica di piu', anche se non e' corretto a modo mio di vedere,fare distinzioni di avversari quando sei in serie A. Poi ognuno di noi ha un modo soggettivo di avvicinarsi ad una partita e alla massima serie, io ci sono arrivato a trent'anni suonati e sono felice perche' ci sono arrivato nel momento giusto, con la serenita' giusta, dopo una vita passata a giocare su campi di provincia, dopo autentiche partite che piu' che tali sembravano vere e proprie battaglie. Questa mia serenita' cerco di trasmetterla ai miei compagni, soprattutto a quelli nuovi, mi devo far vedere pronto e tranquillo, contagiarli in questo senso e aiutarli ad esperimersi nel modo migliore ".
Tu, Paci e gli esterni bassi siete stati perfetti, la fase difensiva vostra ha permesso di annullare Milito, Forlan, Pazzini e Zarate, per non parlare di Sneijder. Non e' un caso che Gasperini abbia alternato tutti i suoi attaccanti, compreso Castaignos. A tratti sembravano frastornati, le prendavate tutte voi... "Dubito che giocatori che hanno vinto competizioni nazionali, europee, mondiali e con le rispettive nazionali, possano emozionarsi davanti a noi, abbiamo fatto il nostro dovere al meglio e siamo stati premiati ".
I quindicimila e passa spettatori novaresi vi hanno aiutato a compiere l'impresa. "Si, sicuramente ci hanno dato una grossa mano, stadio rinnovato, le curve rialzate, il tabellone, il tunnel, tutto da serie A, come e' stato da serie A il tifo che avete fatto voi, siamo partiti due anni fa e tu te lo ricordi bene perche' c'eri, da San Giovanni Valdarno contro il Figline con quattrocento spettatori, per arrivare poi a Novara-Inter con lo stadio pieno, noi e voi tutti insieme ci siamo tolti e ci toglieremo altre soddisfazioni " .
Piu' passa il tempo e piu' non smettete di stupirci, quando sembrate arrivati al vostro apice, dove oltre non si puo' ragionevolmente andare, sfoderate sempre la prestazione che non t'aspetti, che forse manco sognavi... "Sinceramente riesco a stupirmi ancora anche io, solitamente io sono un freddo, sono uno che non si emoziona mai in campo, riesco ad esser distaccato, ma devo esser sincero, anche io come te, mi stupisco ancora di quello che facciamo! ".
Domenica si va a Bergamo, tassativo scordare l'Inter e gettarsi in battaglia... "L'inter e' gia' un capitolo chiuso, giusto il tempo di godersi l'estemporanea gioia e di tener qualche giornale per ricordo, mio figlio e troppo piccolo per capire e vorrei avesse qualche ricordo di suo padre calciatore quando sara' grande, a Bergamo sara' un'altra partita, un'altra battaglia, andiamo la' a fare la nostra partita consci di arrivarci col morale alto e la consapevolezza che in questa categoria ci sia perche' ce lo meritiamo e ci siamo per rimanerci, stanne sicuro ".
Thomas Gianotti |