Il punto della 20a giornata
domenica 13 gennaio 2008 - 20:57
di Giovanni Chiorazzi
Altro che sogni di gloria… Peggior modo per festeggiare l’inizio del programma relativo al Centenario azzurro, davvero non lo si poteva immaginare… La sconfitta maturata oggi contro il Foligno, avversario ostico ma obiettivamente spregiudicato ed assai cinico, ridimensiona i traguardi di una dirigenza apparsa, a fine gara, estremamente delusa per aver gettato al vento l’ennesima occasione di un rilancio in classifica. La gara, in se stessa, non ha evidenziato cali di condizione da parte di singoli giocatori, (a parte qualcuno che per correttezza non citiamo), ma ha offerto preoccupanti limiti in fase di creazione del gioco ed il consueto problema di una retroguardia troppo vulnerabile, sebbene vada sottolineato che il secondo gol degli ospiti è giunto a seguito di un contropiede e con la quasi totalità della squadra riversata in avanti alla ricerca del pareggio. Certo, se su quel rigore assegnato attorno allo scadere Ciuffetelli avesse fatto centro, ora il commento della gara sarebbe ben diverso… recuperare una partita quando si va sotto di due reti non è da tutti. Ma il vero problema degli azzurri è proprio questo: perché iniziare a giocare con la giusta mentalità, affrontando l’avversario con quella cattiveria agonistica che alla fine determina le vittorie, soltanto quando si passa in svantaggio ? Oggi è parso più che evidente che la squadra abbia necessità di rinforzi, mirati e ben definiti, che rilancino alcuni giocatori apparsi quasi sfiduciati per come si stanno evolvendo le cose. Encomiabile la gara di Luca Matteassi, oggi miglior giocatore azzurro ed autentica spina nel fianco della difesa umbra, al punto da guadagnarsi numerose punizioni che, in alcuni frangenti, sarebbero potute essere sanzionate dal direttore di gara in modo più severo. Resta lo sconforto di un gruppo che fatica a risollevarsi dopo le ultime sconfitte patite. Una squadra che sembra non credere nei propri mezzi, fatte salve poche eccezioni. Aggiungiamoci, senza per questo cercare scuse o alibi che non rispecchierebbero la reale situazione, che complice di questo malessere generale è anche un pizzico di sfortuna che oggi ha indirizzato la gara in salita per gli azzurri, con gli ospiti a segno sulla prima ed unica azione di gioco fino ad allora prodotta. Il campo, molto pesante ed al limite dell’impraticabilità per la pioggia caduta, ha messo in risalto ancor di più la fatica che la squadra di Discepoli incontra, ogni qual volta l’avversario di turno imposti una gara dai ritmi veloci, con ripartenze rapide e marcature strette. Quasi tutte le azioni azzurre sono risultate troppo macchinose e prevedibili e questa è risultata la causa principale di un attacco apparso sterile e non in grado di impensierire a dovere la squadra umbra. Neppure mezzora di supremazia territoriale, per l’espulsione di un giocatore ospite, ha facilitato il compito degli azzurri nel raggiungere il pareggio… anzi, proprio pochi istanti dopo questo episodio, è giunto il raddoppio del Foligno che ha spezzato il ritmo e le speranze del Novara. La sfida di oggi, che in sostanza rappresentava un vero e proprio esame per capire le reali pretese di questo gruppo, non fa altro che avvalorare la tesi di chi, da tempo ormai, allarmava sul fatto di non disporre di un organico completo ed adatto per una serie come
la C1, dove i valori in campo sono fondamentali per la vittoria finale. Ormai, per questo Novara che non vince più dalla gara interna contro il Verona per 1-0, non si può più parlare di semplici episodi negativi. Urge trovare al più presto una soluzione che riporti tranquillità ad un ambiente che risente di pressioni, forse più interne che esterne, prima che la situazioni peggiori ulteriormente. Concentrazione e spirito di sacrificio dovranno essere, da domani fino al termine del campionato, le uniche motivazioni di coloro che scenderanno in campo con la maglia azzurra. La società, nel frattempo, dovrà fare alcune doverose valutazioni e capire se non sia il caso di correre ai ripari, operando le necessarie correzioni. Perché è pura utopia, ormai, affermare che l’attuale organico basti a centrare traguardi importanti. Nell’anno del Centenario tutti i Tifosi azzurri si aspettano qualcosa di importante da questa società; ottime e degne di nota le iniziative fin qui intraprese: un nuovo centro sportivo, un nuovo Novara Store, un importante programma che celebri la gloriosa storia degli azzurri… Ma ciò che realmente conta è solo ed unicamente VINCERE ! Ovviamente sempre nei limiti della correttezza e del rispetto degli avversari. La consueta analisi degli altri risultati, accresce ancor di più la rabbia per il risultato finale del Novara. Il Cittadella, con la vittoria interna per 3-1 sul Venezia, consolida il primo posto in classifica ai danni del Sassuolo, che si deve accontentare di uno scialbo 0-0 casalingo contro
la ProPatria.Approfitta di questo stop
la Cremonese, che trova un’importante vittoria per 2-1 sulla Cavese all’ultimo minuto dell’incontro. Battuta d’arresto anche per il Padova, sconfitto di misura dal Legnano. Monza - Ternana termina con la vittoria dei lombardi per 4-2, mentre in coda alla classifica il Manfredonia scavalca
la Paganesegrazie alla vittoria interna per 1-0, il Lecco si impone sul Foggia per 2-1 (gol vittoria di Savoldi a due minuti dal termine) ed il Verona resta fanalino di coda, a seguito del pareggio scaturito nell’anticipo di sabato contro
la ProSestoe terminato 1-1. Chiuso amaramente il capitolo di oggi, al Novara non resta che rimboccarsi le maniche e provare a risollevarsi. Non sarà facile ma i giocatori azzurri, che sono dei professionisti, hanno il dovere nei confronti dei propri tifosi di provarci fino in fondo. Vogliamo tutti tornare ad elogiare le giocate dei nostri beniamini, siamo stufi di raccogliere soltanto delusioni, fra l’altro alcune decisamente pesanti. La speranza è che questo concetto lo recepiscano non solo i giocatori, ma anche (e soprattutto) la dirigenza azzurra. Forza Novara sempre !
Giovanni Chiorazzi |