L'editoriale Azzurro
domenica 15 agosto 2021 - 08:43
di Massimo Barbero
E’ un ferragosto di caldo ed attesa per noi cuori azzurri.
Lunedì 16 infatti conosceremo il nostro destino. E’ ingeneroso da fuori fare il tifo per una soluzione piuttosto che per un’altra. Personalmente, a parità di garanzie, preferisco sempre sapere il Novara in mano ad un singolo imprenditore piuttosto che a cordate messe su in fretta e furia che rischiano di spaccarsi al primo refolo di vento negativo.
Non me ne voglia l’ottimo Barbone che ha svolto un gran lavoro, nei giorni più neri della storia azzurra, quando sembrava utopia anche solo immaginare di vedere in campo un Novara nella prossima stagione, però una considerazione va fatta: le cordate nella storia del Novara Calcio non hanno mai funzionato.
Non credo sia il caso di scomodare il disastro appena combinato dallo strano condominio 80+20 per cento. Ho in mente soprattutto cos’accadde alla “corazzata” Finnova (Armani, Bossetti e Montipò) che in un’estate di discussioni e polemiche mai chiarite riuscì nell’impresa di vanificare una promozione tra le più belle ed entusiasmanti dell’intera storia del Novara Calcio.
Mi raccontava il compianto presidente Stipari nel corso di un’intervista rilasciata nei giorni del centenario azzurro di come ogni decisione che prendessero in quel direttivo fosse il frutto di discussioni, lungaggini, compromessi che mal si conciliavano con le tempistiche del mondo del calcio.
Le cose sono molto più semplici quando a comandare c’è un solo uomo, eventualmente affiancato da persone (soci) di massima fiducia.
Da quanto trapela dagli articoli che divoro ogni mattina su questa vicenda per l’ennesima volta sembra emergere un grande disinteresse da parte degli imprenditori novaresi. A parte un paio di eccezioni, nessuno vuole impegnarsi e mettere faccia e capitali al servizio della propria squadra di calcio. I soliti noti sono pronti a dare il loro contributo a fondo perduto, gli altri latitano.
Per fortuna il Novara ha conservato un po’ di appeal fuori provincia anche per quello che ha saputo realizzare nell’ultimo decennio, ma il vuoto cittadino è destinato a rimanere come una ferita anche in questa storia bruttissima.
La velocità con cui quasi tutti i calciatori azzurri hanno trovato o stanno trovando sistemazione è la migliore conferma di come la nostra rosa fosse ricca di qualità e giocatori di prospettiva. Una constatazione che accentua il rammarico ed il dispiacere per il disastro realizzato da Pavanati con la silente complicità di De Salvo.
Ha ricevuto delle proposte anche Pablo Gonzalez, ma sarebbe bello fosse lui l’uomo della rinascita, l’elemento in grado di fare da testimone del nuovo ciclo azzurro con un incarico pluriennale dentro e fuori dal campo. Ricominciare da Pablo sarebbe un gran bel messaggio di continuità all’intera città.
Nel mio mondo ideale sarei ripartito da Pablo, Buba, Schiavi, Bellich e da uno zoccolo duro della squadra che ha vinto il proprio girone di Primavera 3, ma la realtà è diversa.
Comandano i procuratori ed è difficile chiedere ancora pazienza a chi è rimasto appena scottato dalle promesse di Pavanati e C.
E’ uno strano agosto che sta scivolando via senza il punto di riferimento delle prime amichevoli e delle prime gare ufficiali della squadra azzurra. Sbircio la Coppa Italia senza poter nascondere l’invidia che provo nei confronti di coloro che hanno una squadra da seguire, da analizzare, da veder crescere.
Rimpiango persino quelle giornate di Ferragosto nelle quali eravamo aggrappati ad internet alla ricerca di notizie sul nostro possibile ripescaggio in B.
Evidentemente al peggio non c’è mai fine anche se è difficile pensare di fare peggio di quello che hanno combinato Pavanati e De Salvo in questa torrida estate.
Parole come bando e manifestazione d’interesse hanno sostituito nel nostro parlare quotidiano il consueto gergo calcistico. Siamo aggrappati alla speranza di vedere in campo undici giocatori con la maglia azzurra in un campionato da disputare (salvo rinvii) dal 19 settembre in poi.
Al sindaco Canelli ed a tutti coloro che saranno chiamati ad esprimere un parere sull’incarico di rappresentare la città di Novara nella prossima stagione calcistica rivolgo il mio più sentito in bocca al lupo per una scelta che si basi su parametri oggettivi, senza farsi condizionare da ragioni territoriali o da legami personali.
Chiunque verrà scelto comunque da lunedì sera avrà il nostro pieno sostegno e l’appoggio incondizionato dell’intera tifoseria novarese…
Non resta che attendere notizie ufficiali…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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