L'editoriale Azzurro
domenica 26 gennaio 2025 - 12:27
Novara-Pro Patria vista da Massimo Barbero
A cura di Massimo Barbero
Ovviamente questo è un “Editoriale” molto particolare...
Il pensiero va innanzitutto e quasi esclusivamente a Raffaele. Tutto passa in secondo piano di fronte al dramma che abbiamo vissuto ieri e che stanno vivendo tuttora famigliari ed amici. Raffaele è un tifoso che condivide la nostra stessa passione, seppur con colori diversi, per una squadra del proprio territorio. Chissà quante volte è stato al “Piola”.... quante altre allo “Speroni” nei sempre sentitissimi “Derby del Ticino”...
Oggi siamo tutti con Lui, con i suoi cari. Dai Raffaele, lo sappiamo che un “tigrotto” non molla tanto facilmente...
Vi confesso che sono stato tentato di non scrivere null'altro.
Parlare di calcio di fronte a certe cose non ha molto senso (benissimo hanno fatto le due società a bandire conferenze stampa ed interviste). Ma poi ha prevalso il senso del dovere, mi sono ricordato di aver scritto qualcosa di pallone anche nel week end nerissimo della notizia dell'improvvisa scomparsa del nostro Jean Paul Bonomi...
Ed allora...vi dico che nel primo pomeriggio di venerdì, in conferenza stampa avrei voluto abbracciare forte il nostro mister “Jack” Gattuso.
Nelle sue parole c'era l'orgoglio di essere il Novara, di rappresentare il Novara, di difendere il Novara. Ma anche e sopratutto di difendere il “suo” calcio. Un calcio che forse purtroppo non c'è più, annientato da interessi superiori e dalla forza sempre più dirompente dei procuratori.
Ho ripensato in questi giorni all'ultimo Novara che ha vissuto il “Jack” da calciatore. In quello spogliatoio c'erano professionisti del calibro di Luca Righi, Tiziano Polenghi, Francesco Colombini, Mattia Notari, “Ciccio” Braiati, “Max” Brizzi. E sicuramente ho dimenticato qualcuno degno di essere citato...
E c'era un ragazzo di nome Paolo Morganti che un paio di anni dopo avrebbe giocato contro l'Alto Adige (oggi SudTirol) dei supplementari da urlo... seppur con il cuore gonfio di tristezza per la fresca scomparsa della nonna...
Torniamo alla partita di ieri.
Nell'intervallo ero fermamente convinto che non l'avremmo pareggiata. O tutto o niente. Pensavo che se fossimo riusciti a segnare l'1-1 avremmo fatto crollare di colpo le certezze di una Pro Patria in crisi di risultati ed un po' in credito con la fortuna.
E così è stato...Forse Gattuso l'aveva preparata così. Per lavorare ai fianchi un avversario abilissimo a chiudersi finchè il vento della gara era a proprio favore. Eppoi colpirlo con la freschezza e l'entusiasmo di un Owusu e di un Da Graca pronti a subentrare ad un Ongaro chiamato ad una partita di estremo sacrificio.
Quel che è il nostro mister non poteva immaginare è che avremmo spianato la strada all'undici di Colombo con un errore grave da parte di un centrale che di solito non sbaglia mai.Lo svantaggio l'ha indotto a rompere gli indugi già ad inizio ripresa passando ad un 3-4-2-1 più consono al modulo speculare adottato dalla formazione ospite.
Siamo stati bravi a reggere alle avversità del gol incassato, all'infortunio di Calcagni a cambi quasi ultimati, ai problemi che hanno costretto Khailoti ed Agyemang a finire zoppi a sostituzioni finite.
E' il segnale di quanto sia importante avere una panchina all'altezza da spendere a gara in corso per cambiare l'inerzia di un match che pare segnato.Ero arrivato allo stadio un po' preoccupato per il successo della Pergolettese a Salò visto che io la classifica continuo a guardarla verso il basso.
Anche perchè in settimana dovrebbe arrivare la famigerata penalizzazione a dare un volto più reale ai nostri punti in graduatoria.
Ne sono uscito sportivamente rinfrancato dal carattere di una squadra che non molla mai e che in questo 2025 viaggia ad una perfetta media inglese (con un + 5 rispetto alle stesse prime 5 gare del girone d'andata).
Ed ora una Pro Vercelli in grande salute che ha sfiorato il colpaccio a Padova pur senza il capocacannoniere Comi (che tornerà puntualmente contro di noi).
Quanta strada abbiamo fatto da quel lunedì sera di un anno fa e quasi mezzo fa nel quale ci eravamo recati al “Piola” vercellese senza reali e concrete speranze di potercela fare... Un grazie a società, tecnici e giocatori per questo cammino è semplicemente doveroso...
Forza Novara sempre, ma oggi soprattutto Forza Raffaele!!! |