L'editoriale Azzurro
domenica 20 luglio 2025 - 14:00
il punto di Massimo Barbero del 20 luglio
A cura di Massimo Barbero
Il Novara 2025-26 sta prendendo forma. Certamente logica ed azzeccata la scelta di mister Zanchetta di schierare nella prima “sgambata” di ieri pomeriggio due formazioni che, seppur con in campo ancora tanti elementi dati in uscita, si presentassero con il 4-3-1-2 ipotizzato sin dai primi giorni di costruzione della nuova squadra.
Ovviamente non è il caso di dare giudizi visto il valore di un avversario assemblato per l'occasione. Ricordo bene di essermi fatto travolgere due estati fa da un ottimismo decisamente prematuro (e purtroppo rivelatosi fuori luogo) dopo le prime, e talvolta roboanti, vittorie estive della truppa di Buzzegoli contro compagini di C e D.
Però sul terreno di Dormelletto ho visto da parte dei nostri giocatori lo spirito giusto, la costante ricerca del gioco e del gol, malgrado il caldo, le tossine accumulate nella prima settimana di allenamenti ed un punteggio fattosi sempre più vistoso ed appagante.
Mi piace l'atmosfera che si respira attorno a questo Novara. Lo dimostrano i dati incoraggianti dei primi giorni della Campagna Abbonamenti, il sorriso radioso sui volti dei tifosissimi presenti, Clementoni in primis, aggrappati alla rete di un “Andrini” dalla tribunetta inagibile.
Mi è tornato in mente quando giocavamo le amichevoli lì, nell'ultima estate della presidenza di Santino Tarantola, con tante incertezze davanti, ma nel cuore ancora un po' della poesia che quel calcio sapeva regalare.
In fondo non siamo una piazza difficile. Saremo diffidenti e talvolta brontoloni, ma ci basta poco per tornare ad innamorarci della nostra amata squadra...
Se interpreto bene le prime avvisaglie del calcio di Zanchetta, credo che il nuovo mister abbia in mente una squadra ambiziosa (dal punto di vista tattico intendo) e propositiva. Con una difesa a quattro che possa contare su due terzini giovani che spingono molto.
Con due punte fisse davanti, alimentate da un trequartista dalle caratteristiche spiccatamente offensive. Non posso dire oggi se il progetto riuscirà. Ma so che... se riuscirà... potremo finalmente tornare a divertirci allo stadio anche in una categoria in cui per molti vale la regola del “primo non prenderle” ed in cui la noia di sfide tra formazioni che si annullano affrontandosi con un 3-5-2 a specchio la fa spesso da padrone.
Comprendo bene lo spirito con cui è arrivato a Novara il tecnico di Gaglianico. E' stato un giocatore capace di una lunga carriera a buoni livelli e da allenatore ha finito col vincere tutto nei settori giovanili.
Ora, a 50 anni appena compiuti, vuole misurarsi nel calcio dei grandi, senza remore e con tante ambizioni, praticando una strada calcistica sua, nella quale crede fermamente.Con ogni probabilità la differenza, in un senso o nell'altro, la faranno il valore ed il contributo che sapranno garantire gli uomini dell'asse centrale. Mi riferisco al nuovo portiere Boseggia, al rendimento dei vari Bertoncini, Lorenzini e Khailoti, alla sostanza che sapranno darci Collodel, Ranieri e forse Di Munno, alla profondità ed alla qualità che potranno aggiungere Da Graca, Morosini (quando si riprenderà dall'infortunio), Alberti e soprattutto la punta che dovrà arrivare. Sono questi gli elementi che dovranno consentire agli esterni di difesa e agli altri giovani sparsi in ogni reparto di crescere e migliorare con calma e qualche volta persino di sbagliare.
Fermo restando che i 2004, specialmente quelli con alle spalle qualche altra esperienza tra i professionisti, non sono proprio dei ragazzini, calcisticamente parlando. A 21 anni circa si deve già essere in grado di dimostrare qualcosa, almeno in terza serie.
Non vedo l'ora che arrivi il week end del 16-17 agosto, il primo di calcio “vero”.
Le amichevoli infatti lasciano il tempo che trovano, anche quelle contro le avversarie di pari categoria. Nelle partite di Coppa Italia invece, specialmente in quelle giocate prima dell'inizio del campionato, si comincia a capirci qualcosa. L'anno scorso, contro Renate e Milan Futuro, Gattuso ci aveva proposto un Novara un po' in maschera, schierato con un'insolita difesa a quattro, quasi mai più riproposta in campionato, ovviamente fino all'arrivo di Mascara.
Stavolta invece sono convinto che Zanchetta insisterà sin dalla prima sfida ufficiale con il modulo che ha in testa per il suo Novara.
e solo allora cominceremo a capire quanto valgono i vari Boseggia, Deseri, Dell'Erba, Ledonne...
E scopriremo se Alberti è quell'ariete che ci aveva fatto scattare ammirata curiosità all'epoca delle tante sfide ravvicinate con il Fiorenzuola... o un mero omologo di alcuni suoi predecessori transitati nell'attacco azzurro in questi anni...
Forza Novara sempre!!! |